francesca bria

BRIA COL VENTO - GRAN CASINO NEL PD PER LA CANDIDATURA DELLA PRESIDENTE DEL FONDO NAZIONALE ITALIANO PER L’INNOVAZIONE, FRANCESCA BRIA, AL CDA RAI: LO SPONSOR DI PESO È IL MINISTRO ORLANDO, CHE NON DISDEGNA FICCARE IL NASO NEGLI AFFARI DI VIALE MAZZINI - CONTRARI FRANCESCHINI E LA CORRENTE DI "BASE RIFORMISTA" DI LOTTI E GUERINI CHE PUNTANO SU MELANDRI E BONACCORSI - BRIA NON PIACE ANCHE PER CERTE SUE "FREQUENTAZIONI" CON DI BATTISTA E ASSANGE...

Il Sigillo per www.tag43.it

 

francesca bria 5

Oltre che per il pateracchio delle candidature a sindaco di Roma, una lotta tutta al femminile per le poltrone del cda Rai rischia di segnare  la fine della tregua tra il neosegretario del Pd, Enrico Letta, e le varie correnti del partito.

 

Il vice segretario Andrea Orlando, che non disdegna certo occuparsi di Rai e delle relative lotte di potere (questa volta al femminile) che ruotano intorno a viale Mazzini, ha convinto Letta che la sua candidata, Francesca Bria, sia la più adatta al ruolo di consigliere di amministrazione al posto dell’attuale Rita Borioni.

 

andrea orlando 1

Dopo la questione sindaco, il Pd rischia di spaccarsi sulla Rai

La cosa ha provocato una mezza sollevazione nel partito. Soprattutto da parte del ministro della Cultura Dario Franceschini e di Base riformista, la corrente maggioritaria di Guerini e Lotti, che preferiscono donne di grande esperienza politica e parlamentare come Giovanna Melandri o Lorenza Bonaccorsi.

 

francesca bria

A scatenare i malumori del partito verso la Bria non solo i suoi controversi trascorsi internazionali, ma segnatamente come sta interpretando il ruolo di presidente del Fondo di Innovazione della Cassa Depositi e Prestiti – ruolo assegnatole sempre grazie alla sponsorizzazione di Orlando - dove battibecca di continuo con l’ad Enrico Resmini e con alcune consigliere di grande peso ed esperienza come Lucia Calvosa e Isabella De Michelis.

 

francesca bria con il marito e julian assange

Le frequentazioni con Assange e Di Battista

La Bria si è fatta le ossa al seguito di Sir Geoff Mulgan, il professore inglese creatore di Nesta (National Endowment for Science Technology and the Arts) che l’ha poi spinta ad andare in Spagna dove per un periodo è stata assessora all’Innovazione tecnologica del comune di Barcellona.

 

francesca bria con alessandro di battista

Suo il progetto di un costoso progetto pilota sulle ‘smart-city’, che non è stato esente da critiche. Sposata con Evgenij Morozov, il sociologo bielorusso che ha studiato in Bulgaria e riconosciuto guru della Rete, entrambi vantano una solida frequentazione con l’ex grillino Alessandro di Battista.

 

francesca bria 4

Bria inoltre si è sempre battuta a favore di Julian Assange, il programmatore e attivista australiano balzato noto come colui che ha rivelato, tramite Wikileaks, documenti statunitensi classificati top secret.

 

paola severini melograni

Stop di Mattarella su Andreatta, spunta Marcegaglia

Oltre alla Bria ci sono donne di diversa estrazione tra le candidate per le ambite poltrone di consigliere d’amministrazione: Paola Severini Melograni dal mondo cattolico e del volontariato, Elisabetta Ripa in uscita da OpenFiber e, a sorpresa nelle ultime ore, anche l’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.

 

Mattarella Descalzi e marcegaglia

Mentre la candidatura di Eleonora “Tinny” Andreatta, dopo una lunga carriera a viale Mazzini ora a Netflix, pare sia stata stoppata addirittura da Sergio Mattarella. Il quale, per via dell’amicizia che lo legava al di lei padre Beniamino, non vuole che neanche lontanamente si possa adombrare un suo intervento a favore della figlia dell’economista democristiano più volte ministro nei governi della Prima Repubblica.

francesca bria 2francesca bria 3francesca bria 1

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…