giorgia meloni mario draghi

COME DAGO-RIVELATO, MARIO DRAGHI NON HA LA MINIMA INTENZIONE DI PASSARE DA CAPRONE ESPIATORIO SUL PNRR. LO CONFERMA BRUNO TABACCI: “HA LASCIATO LE COSE IN ORDINE, HA PROMOSSO UNA TRANSIZIONE LEALE E LORO ADESSO LO TIRANO IN BALLO. DIFFICILE SUCCEDA, MA SE DRAGHI DOVESSE SECCARSI PER DAVVERO, NE VEDREMMO DELLE BELLE…” – POCHI GIORNI FA C’È STATA UNA TELEFONATA CON GIORGIA MELONI: LA “DUCETTA” HA PROVATO A SPIEGARE A “MARIOPIO” CHE IL VERO BERSAGLIO È L’UE…

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DRAGHI SI E' ROTTO IL CAZZO DI PASSARE COME IL CAPRO ESPIATORIO DEL DISASTRO DEL PNRR.E SENTE MELONI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

LA DRAGHETTA - MEME MELONI DRAGHI

L’ultimo contatto risale a pochi giorni fa. Giorgia Meloni, riferiscono fonti qualificate dell’esecutivo, telefona a Mario Draghi. Gli spiega che non è lui il vero bersaglio dell’esecutivo, semmai un certo strabismo della Ue sul Pnrr, ostile ai sovranisti e assai meno rigida col governo precedente. Prova a sedare un fastidio, quello dell’ex banchiere, sempre più marcato. Che fatica a restare negli argini, come si intuisce ricostruendo un episodio di una decina di giorni fa e che vale la pena riferire.

 

L’antefatto, dunque. Attorno alla metà del mese, il professore della Bocconi Francesco Giavazzi riceve una chiamata dalla trasmissione Mezz’ora in più .Lo invitano a partecipare alla puntata di domenica 26 marzo. L’ex consigliere economico di Mario Draghi si riserva qualche ora per decidere. Nel frattempo, sente proprio Draghi, l’amico di una vita. Sa che in tv gli chiederanno delle accuse all’ex banchiere centrale mosse dall’esecutivo di Giorgia Meloni sul Pnrr. […] Si consulta, allora. E accetta, già prevedendo […] che […] di lì a poco, la Commissione ufficializzerà l’ultimatum di un mese sulla terza tranche di finanziamenti all’Italia.

 

DRAGHI MELONI

[…] Giavazzi sfodera toni soft e concetti sostanzialmente bruschi. E così, quando gli chiedono della promessa meloniana di un’operazione verità per denunciare i ritardi frutto dell’era Draghi, il professore replica: «Chi dice oggi che il Piano è in ritardo non capisce come funziona». Pensa ai ministri dell’attuale esecutivo. Pensa alla premier.

 

Non sono parole spese a caso. Della linea da tenere, d’altra parte, ha discusso con Draghi. […] Il messaggio a Palazzo Chigi è secco: abbiamo lasciato le cose in ordine,ognuno si assuma le proprie responsabilità. Meloni risponda delle proprie.

GIORGIA MELONI - MARIO DRAGHI - VIGNETTA BY ALTAN

 

[…] Tutti, soprattutto nella strettissima cerchia di potere che circonda Meloni, interpretano l’apparizione come lo specchio di un fastidio profondo di Draghi. Il quale, intanto, non appare ad eventi pubblici (ieri è stato visto, da solo, consegnare abiti e oggetti usati nel punto di raccolta di Sant’Egidio), né interviene pubblicamente […]. E questo perché conosce il peso delle sue parole […]. Resta però il fatto che non gradisce il ping pong di accuse […]. Non è soltanto un problema di fair play . È la natura degli attacchi, spesso scomposti. La cui intensità è aumentata negli ultimi  […].

 

E siamo a qualche giorno fa. La tensione sale talmente tanto che Meloni […] decide di alzare il telefono per chiamare il predecessore.  […] C’è la convinzione che la situazione non potrà che peggiorare. Il timore è concentrato sulla rata di giugno 2023, ma soprattutto su quella di dicembre 2023. Si temono nuovi, pesanti ritardi. A quel punto l’esecutivo dovrà scegliere come muoversi, chi accusare, quanto tirare in causa (ancora) l’ex banchiere.

Giavazzi Draghi

 

«Io so solo che Draghi ha lasciato le cose in ordine – sostiene Bruno Tabacci, sottosegretario a Palazzo Chigi con l’ex banchiere – Ha promosso una transizione leale e ordinata. E loro adesso lo tirano in ballo. Difficile succeda, ma se Draghi dovesse seccarsi per davvero, ne vedremmodelle belle…».

GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI LA DRAGHETTA - BY EMAN RUSMARIO DRAGHI GIORGIA MELONI - BY EDOARDO BARALDI MARIO DRAGHI E GIORGIA MELONI

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