BUFERA “SCONTRINI PULITI” IN REGIONE: SI DIMETTE IL BRACCIO DESTRO DI CALDORO - COME USA I SOLDI IL PD? I VELENI SU UNA ‘SPESA’ DI 30 MILA €…
1- Carlo Tarallo per Dagospia
Paura e delirio al Centro Direzionale: le dimissioni di Gennaro Salvatore da capogruppo del Nuovo Psi in Consiglio Regionale sono la prima scossa dell'inchiesta "scontrini puliti" della Procura di Napoli, che ha iscritto nel registro degli indagati 57 consiglieri su 60. Spifferi attendibili segnalano una conversazione telefonica tra Salvatore e il governatore Stefano Caldoro, di cui l'ex capogruppo è il braccio destro, prima delle dimissioni.
Ma la domanda che circola è una sola: "Stefano ha scaricato Gennaro?" In effetti, Salvatore conserva ancora la poltrona di "consigliere del Presidente Caldoro per i rapporti tra giunta e consiglio". Mollerà anche questo incarico? Ah saperlo...
Tensione alle stelle anche sul versante Pd: in particolare, gli addetti ai livori si chiedono dove siano finiti i 30mila euro spesi (impropriamente secondo l'accusa) attraverso contratti ad aziende del settore pubblicità e comunicazione. Il terrore, alimentato dal solito chiacchiericcio di corridoio, è che venga fuori qualche spesa più che imbarazzante, magari con musica, drink e belle ragazze scatenate in pista...
Incredibile ma vero, l'inchiesta ha scatenato anche una faida interna ai vari gruppi, con i leader nel mirino dei consiglieri. Quando è stato reso noto l'elenco dettagliato di quanto ha intascato ciascun componente dei gruppi, è scattata la domanda: "Perchè a lui (o lei) così tanto e a me così poco"?
2-SPRECHI IN REGIONE, SALVATORE SI DIMETTE DA CAPOGRUPPO
Conchita Sannino per La Repubblica-Napoli
Cade la prima testa in consiglio regionale, dopo lo scandalo dei 2 milioni e mezzo di euro del Fondo 5011 sperperati in spese più o meno personali. Dopo l'inchiesta del pm Giancarlo Novelli coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco che ha travolto con l'accusa di peculato 60 politici (compresi tre parlamentari, due del Pdl e uno del Pd) arrivano le dimissioni - ma da capogruppo di "Caldoro Presidente" - del consigliere Gennaro Salvatore, recordman dell'uso improprio di quel denaro: 93.215 euro spesi in due anni.
«Ho rassegnato le mie dimissioni. Si è chiusa una fase politica, e ritengo utile fare una scelta di sensibilità », scrive Salvatore. Probabile che subentri al suo posto Angelo Marino, consigliere legato a Città Nuove di Salvatore Ronghi e Renata Polverini. Posizione imbarazzante per due motivi, quella di Salvatore. Primo: era il capogruppo che ha incassato la cifra più alta del Fondo 5011 che serviva al "Funzionamento dei gruppi" senza presentare congrua giustifica; anzi, tra le improbabili pezze d'appoggio figura l'acquisto di una tintura per capelli.
Secondo: Salvatore è il socialista più vicino al governatore, col paradosso che il presidente Caldoro non ha attinto a quei fondi. Possibile che il governatore non sapesse nulla di come venivano utilizzate, dall'assemblea, quelle risorse? Dimissioni di scambio, le chiamano, tuttavia, in Regione. Poiché giravano voci di conseguenze giudiziarie più serie a carico del capogruppo Salvatore, la sua scelta punta (responsabilmente) ad arginare i danni.
C'è chi ricorda, ad esempio che, nell'analogo scandalo che travolse la Regione Lazio, all'allora capogruppo Idv Vincenzo Maruccio non bastò dimettersi da capogruppo per evitarsi provvedimenti restrittivi, sebbene vada chiarito che Maruccio aveva incassato unacifra 6volte superiore, 550mila euro. Intanto continuano gli interrogatori flop, dopo gli inviti a comparire consegnati dal colonnello Altiero della Tributaria.
Defezioni, rinvii, c'è chi si avvale della facoltà di non rispondere, chi dice: «Non mi riconosco nel Regolamento regionale».
Intanto dalla consulenza del perito del pm, Paolo Barba, si confermano gravi irregolarità . Per il Pd, «447mila e 832 euro, la somma di cui si sono appropriati», emergono: 9.500 euro di tipografìa; 15mila per contributi ad emittenti come Luna set, Televomero, Teleoggi; 6mila per soggiorni presso manifestazioni, e ben 29mila euro per Comunicazione per contratti con Kidea o Pubblicità & Progresso.
Il consulente contesta che esiste già un altro fondo cui attingere per la Comunicazione. Gustosi i dettagli che arrivano dalla perizia sul Pdl: mille euro sono andati in fumo solo per i kit "cialde-caffè", il cui nesso con il "Funzionamento del gruppo" sfugge. E poi: 10.089 euro per bar-pizzerie e ristoranti; 1200 euro di telegrammi e necrologi, 25mila euro l'anno solo per «prestazioni rese» da terzi, collaboratori o altro, comunque non documentate.
Emerge anche un altro dato inquietante: le banche su cui sono radicati i conti dei singoli consiglieri, a cui veniva girato il denaro via assegni da parte dei capigruppi, non collaborano.
«Non hanno ancora fornito la documentazione, nonostante sia stata avanzata richiesta», scrive il consulente. Intanto, sono fissati per oggi altri 5 interrogatori.
Ci saranno defezioni? Almeno uno, il consigliere Corrado Gabriele, difeso dall'avvocato Manuela Corbo, dice di no. La Corbo sottolinea: «II consigliere Gabriele si presenterà e renderà dichiarazioni: un'ulteriore dimostrazione di serenità . Ritengo non si possa attribuire al mio assistito un solo elemento che raffiguri una condotta non corretta sul piano politico e giuridico».



