renzi orlando

NO AL BULLISMO FIORENTINO: ORLANDO SI CANDIDA ALLA SEGRETERIA PD ‘PERCHÉ LA POLITICA NON È SOLO PREPOTENZA’ - INTANTO, TRA I FUORIUSCITI CON BERSANI E D’ALEMA, SI REGISTRANO DEFEZIONI. ALLA FINE, SUSSURRANO I DEM, NON SARANNO PIÙ DI 15 AD ANDARE VIA. SOLO PROPAGANDA, RISPONDONO I BERSANIANI: "ADESIONI OLTRE LE ASPETTATIVE”

Da www.ansa.it

giovanni canzio andrea orlandogiovanni canzio andrea orlando

 

"Ho deciso di candidarmi perché credo e non mi rassegno al fatto che la politica debba diventare solo prepotenza". Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando a margine di una iniziativa a Ostia.

 

"Ho deciso di candidarmi - ha evidenziato - perché credo che ci voglia responsabilità e credo che il Pd debba cambiare profondamente per poter essere utile davvero all'Italia e ai problemi degli italiani, che in questo momento stanno vivendo momenti difficili".

 

andrea orlando matteo orfiniandrea orlando matteo orfini

La sua candidatura era nell'aria da giorni e verrà formalizzata oggi alle 18in un circolo romano. Intanto Matteo Renzi continua il suo viaggio negli Stati Uniti.

 

Intanto la prossima settimana un'assemblea potrebbe nominare il coordinamento del nuovo soggetto politico della sinistra. Poi a marzo si dovrebbe svolgere un evento pubblico nazionale. Il 'cantiere' dei bersaniani lavora infatti a pieno ritmo per dare da subito un segnale e indicare il percorso sia a quanti sui territori sono tentati dall'uscita dal Pd, sia al pezzo di sinistra, da Pisapia a Vendola, che dall'esterno osserva dove porterà la scissione.

ANDREA ORLANDOANDREA ORLANDO

 

Ma la scelta non è facile, tanto che all'indomani dello strappo dal Pd, tra i deputati si registrano dubbi e ripensamenti: Andrea Giorgis, che era accreditato come possibile capogruppo, decide per ora di restare nel Pd. Alla fine, sussurrano i Dem, non saranno più di 15 ad andare via. Solo propaganda, ostentano tranquillità i bersaniani: "Adesioni oltre le aspettative", dice Nico Stumpo.

matteo renzi andrea orlandomatteo renzi andrea orlando

 

Tra le fila del nuovo soggetto che mira a "riaggregare il centrosinistra non-renziano" con un'ispirazione ulivista da sinistra di governo, ci sarà Vasco Errani. L'ex presidente dell'Emilia Romagna, da sempre vicino a Bersani, non smentisce le voci che lo danno in avvicinamento al nuovo soggetto ma rinvia alla sede politica: l'appuntamento in programma sabato a Ravenna nel suo circolo Pd. Sui territori, spiegano gli ex Dem, sono più complicate le scelte: il percorso si annuncia più lungo e laborioso. In Toscana, fanno notare i renziani, seguiranno Enrico Rossi solo uno o due consiglieri regionali. Mentre in Emilia Romagna esce dal Pd Silvia Prodi, nipote del Professore.

 

Quanto a Errani, da Palazzo Chigi già fanno sapere che non verrà meno perciò alla stima e alla collaborazione quotidiana sul tema della ricostruzione post-terremoto, di cui l'ex presidente regionale è commissario.

ANDREA ORLANDO MATTEO RENZIANDREA ORLANDO MATTEO RENZI

 

Così come, affermano da entrambe le parti, continuerà la collaborazione in Parlamento e anche sui territori per le amministrative. Ma da subito, soprattutto al Senato, la dialettica tra Pd e sinistra minaccia di farsi accesa: su temi come scuola e voucher i bersaniani, che con la loro pattuglia compatta di 12 senatori saranno determinanti per la maggioranza, annunciano battaglia. E, liberi dal vincolo di appartenenza al Pd, saranno con la Cgil nella campagna referendaria.

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI