mario vattani

C’È MOLTA AGITAZIONE TRA LE FELUCHE PER LA PROMOZIONE DEL CONSOLE “FASCIO-ROCK” MARIO VATTANI AD AMBASCIATORE DI GRADO – SECONDO LE MALELINGUE LA NOMINA È ARRIVATA “SEGUENDO NON UN CRITERIO DI MERITO, MA DI FEDELTÀ POLITICA” – SULL’OPPORTUNITÀ DELLA SCELTA, IN PARLAMENTO IL PD HA GIÀ PRESENTATO UN’INTERPELLANZA URGENTE…

Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “La Stampa”

Mario Vattani

 

Tra i grandi marmi bianchi della Farnesina, in queste ore, i diplomatici bisbigliano in modo meno discreto del solito. Nelle loro discussioni si sussurra soprattutto il nome di Mario Vattani, promosso giovedì sera in Consiglio dei ministri al ruolo di «ambasciatore di grado», la più alta carica delle carriere diplomatiche. È la premier Giorgia Meloni ad averlo voluto rendere ambasciatore a vita, consigliata soprattutto - raccontano - dal suo sottosegretario Giovanbattista Fazzolari.

 

Le feluche ne parlano, dunque. E quando lo fanno il loro tono si fa aspro, perché nella rosa di nomi presentata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani a Palazzo Chigi «c’erano anche persone con più anni di ruolo e punteggi più alti di Vattani», racconta una fonte a La Stampa.

 

mario vattani

Nessuno […] mette in dubbio «l’intelligenza e le qualità lavorative di Vattani», ma lungo i grandi corridoi del ministero degli Esteri scivola facilmente il sospetto che quella nomina sia arrivata «seguendo non un criterio di merito, ma di fedeltà politica». Non si sarebbe guardato a sufficienza […] il punteggio ottenuto con gli anni di servizio e le operazioni svolte da «ministro plenipotenziario di I classe» (il grado precedente a quello di ambasciatore), che Vattani aveva ottenuto nemmeno un anno fa, «anche se […] è qualcosa che si è già visto in passato».

 

Uno scontento che investe anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che proprio di fronte agli ambasciatori, riuniti al ministero poche settimane fa, assicurava che con lui nessuno avrebbe fatto carriera bussando alle porte giuste.

 

mario vattani

[…] in Parlamento, le opposizioni guardano invece all’opportunità politica di questa scelta. Nel mirino viene messo il credo mai nascosto da Vattani, il «console fasciorock», che si conquistò questo non invidiabile soprannome suonando con la sua band «SottoFasciaSemplice» ad un evento organizzato dal movimento di matrice neofascista CasaPound, durante il quale avrebbe sfoggiato un braccio teso dal palco. E lui, in fondo, per difendersi rivendicava la sua posizione: «Non ho fatto il saluto romano su quel palco, ma non dico nemmeno di non averlo mai fatto in vita mia».

 

Ecco, quindi, che «di fronte alla Giornata della Memoria, è uno schifo che questo Paese venga rappresentato da gente che non capisce che cosa vuol dire fare quel saluto romano», dice […] il vicecapogruppo dell’Alleanza verdi-sinistra, Marco Grimaldi. «Dopo l’amichettismo arriva il cameratismo: invece di essere rimosso da ogni incarico è stato promosso ad ambasciatore di grado». La definisce una nomina «scandalosa» anche il responsabile esteri del Pd, Peppe Provenzano, di fronte alla quale «abbiamo già presentato alla Camera un’interpellanza urgente». […]

mario vattani con la moglie yumiko foto di bacco

 

I Dem si augurano, quindi, che per lo meno Vattani «resti fuori ruolo». Invece, per lui, potrebbe esserci un incarico prestigioso dietro l’angolo. L’attuale ambasciatore a Tokyo Gianluigi Benedetti tra non molto andrà in pensione, lasciando vuota una poltrona di prestigio su cui Vattani avrebbe già posato gli occhi, anche in virtù del suo matrimonio con una donna giapponese e della sua esperienza come console a Osaka.

 

«Questo segno di fiducia da parte del governo», dice non a caso Vattani, «mi è di grande supporto per il mio incarico attuale come Commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka». […]

ambasciatore mario vattanigennaro sangiuliano mario vattani foto di bacco

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…