COSA C’E’ DIETRO L’ ATTACCO DI BERLUSCONI A PUTIN? SEMBRA CHE "MAD VLAD" NON RISPONDA PIU’ AL TELEFONO AL BANANA - E QUELL'UNICA VOLTA IN CUI GLIEL'HANNO PASSATO, LO HA LIQUIDATO CON SBRIGATIVA FREDDEZZA, COME SI FA CON LO SCOCCIATORE DI UN CALL CENTER CHE TI CHIAMA MENTRE STAI CENANDO - OGGI IL BERLUSCA CONFESSA DI ESSERE “PROFONDAMENTE DELUSO” DA  PUTIN, E AMMETTE DI ESSERSI SBAGLIATO:“MI ERA SEMPRE PARSO UN UOMO DI PACE” – QUELLA VOLTA CHE PUTIN UCCISE UN CERVO E OFFRI' IL SUO CUORE ANCORA CALDO AL CAV...

Sebastiano Messina per “la Repubblica”

 

berlusconi putin

Non gli risponde più al telefono, l'ingrato. E quell'unica volta in cui gliel'hanno passato, lo ha liquidato con sbrigativa freddezza, come si fa con lo scocciatore di un call center che ti chiama mentre stai cenando. Così oggi Berlusconi confessa di essere «profondamente deluso» da Vladimir Putin, e ammette di essersi sbagliato: «Mi era sempre parso un uomo di pace. Peccato».

 

Tra gli effetti collaterali dell'"operazione militare speciale" tocca dunque annoverare anche la fine di un'amicizia che sembrava di ferro, a chi ricorda i toni idilliaci dei tempi d'oro. Quelli delle cene a tu per tu in riva al mare di Sochi. Delle nuotate nelle acque della Costa Smeralda. Delle passeggiate col colbacco nell'inverno russo. Quelli in cui i due si chiamavano «caro Silvio» e «caro Volodia», e ognuno diceva dell'altro le più belle cose. «Putin è un dono della Provvidenza».

berlusconi putin

 

«Berlusconi è uno dei più grandi politici europei del dopoguerra». «Vladimir è il più grande leader del mondo». «Sono tutti invidiosi di Silvio». In un crescendo di dichiarazioni di amicizia, di stima reciproca, di affetto sincero («Voglio bene a Vladimir come a un fratello ») culminate una sera a Mosca con la dichiarazione di Berlusconi: «Non siamo più fidanzati, ormai siamo sposati».

 

Tutto era cominciato con una telefonata. Era la mattina del 3 luglio 2001 e Putin chiamò per la prima volta Berlusconi, appena tornato a Palazzo Chigi. «Signor presidente, volevo congratularmi con lei...» esordì, rispettando il galateo dei potenti. Ma subito scattò qualcosa, perché Berlusconi richiamò, e l'altro pure, e poi ancora, al punto che dopo qualche settimana il ministro Giuliano Urbani rivelò che «la frequenza dei contatti tra Berlusconi e Putin è molto alta, decisamente molto alta».

 

putin berlusconi

Presto arrivò il tempo di incontrarsi. In autunno Berlusconi riservò a Putin la sua prima visita ufficiale all'estero, e la primavera seguente Silvio fu il primo leader occidentale a essere ricevuto nella villa di Sochi. Si piacevano. L'ex tenente colonnello del Kgb e l'ex pioniere della tv commerciale parlavano la stessa lingua, e non era quella della diplomazia.

 

Cominciarono a vedersi ogni due o tre mesi, prima senza i ministri intorno e poi senza neanche i consiglieri diplomatici. Tra i due divampò un'amicizia spettacolare. Quando Berlusconi arrivava a Mosca, Putin gli faceva trovare una limousine Zil lunga sei metri e mezzo, organizzava uno spettacolo di danza del ventre o uno spettacolo di cosacchi, lo portava ad assistere a bordo ring a una sfida di arti marziali tra russi e americani, lo sfidava a pesca nel Valdaj, poi senza preavviso si metteva al volante di una Mercedes e, rompendo il protocollo, lo portava a cena in riva al mare.

 

vladimir putin con silvio berlusconi e i figli

Berlusconi, naturalmente, non era da meno. Invitava il «caro Volodia» a Villa Certosa e gli faceva trovare Andrea Bocelli che cantava "Tu ca' nun chiagne", lo portava sul suo yacht "Principessa Vaivia" a fare il bagno nel mare color turchese, lo faceva salire accanto a lui sul caddy dei golfisti per mostrargli le 400 specie di cactus scelte da lui stesso una per una, faceva partire i fuochi d'artificio e gli faceva vedere il suo Milan che giocava la finale di Supercoppa contro il Porto.

 

Cercando di non farsi impressionare più di tanto dalla scorta con cui l'amico russo si era presentato in Costa Smeralda: l'incrociatore lanciamissili Moskva, il cacciatorpediniere Smetlivy e la nave d'appoggio Bubnov. Era come se ognuno dei due cercasse di conquistare l'altro. Nessuno assistette alla scena madre, raccontata da Mattia Feltri su La Stampa: «Erano in dacia. Neve ovunque. "Andiamo Silvio, solo io e te". Niente scorta né bracci destri. Avvertirono un'ombra. Volodia fece fuoco.

silvio berlusconi e vladimir putin con le mogli ljudmila e veronica lario a sochi, nel 2005

 

Aveva abbattuto un cervo sul colpo. Prese il coltello, gli estrasse il cuore ancora caldo e lo porse all'ospite come gesto supremo. Silvio stramazzò». Poi, certo, c'era la politica e c'erano gli affari. Ancora ieri Berlusconi si vantava di aver organizzato quello che vent' anni fa chiamava «lo sposalizio di Pratica di Mare» tra la Russia e la Nato, pomposo accordo che produsse solo tre esercitazioni navali congiunte di search-and-rescue, innocue operazioni di salvataggio.

 

Ma sorvola sulla sua firma sotto l'accordo Italia-Russia per il raddoppio del gasdotto South Stream che avrebbe dovuto aggirare l'Ucraina, suscitando i sospetti che l'ambasciatore Usa a Roma comunicò a Washington in uno dei cablo cifrati svelati da Wikileaks: «Le strette relazioni personali (e, qualcuno sospetta, anche finanziarie) tra Berlusconi e Putin hanno portato il primo a sostenere senza riserve qualsiasi iniziativa del Cremlino».

silvio berlusconi e vladimir putin 9

 

Degli affari non è mai stata trovata nessuna prova, mentre l'amicizia sembrava inscalfibile. Il 7 ottobre di ogni anno, fino al 2019, Berlusconi andava a Sochi per il compleanno del presidente russo. E puntualmente il 31 dicembre scorso i due si erano sentiti per gli auguri di buon anno, ma anche - fece sapere l'ex Cavaliere - «per un confronto sui principali dossier di politica internazionale ». Non sapeva che sarebbe stata la sua ultima telefonata con il «caro Volodia».

silvio berlusconi e vladimir putin 7silvio berlusconi e vladimir putin 5silvio berlusconi e vladimir putin 4silvio berlusconi e vladimir putin 3silvio berlusconi e vladimir putin 1silvio berlusconi e vladimir putin 10putin berlusconi e veronica lario con i cavalli nanisilvio berlusconi e vladimir putin 11berlusconi e putin a villa certosaSILVIO BERLUSCONI VLADIMIR PUTIN FRANCO ZEFFIRELLIsilvio berlusconi e vladimir putin 2berlusconi putinprodi putin berlusconi e solana nel 2003l'abbraccio di putin e berlusconia novo ogaryovoil copripiumino donato da berlusconi a putin nel 2017il cavallo nano donato da berlusconi a putin nel 2005berlusconi putinberlusconi e putin nel 2002berlusconi e putin in crimea nel 2015berlusconi e putin a krasnaya polyanaberlusconi putin george w.bushBERLUSCONI PUTIN VILLA CERTOSAPUTIN BERLUSCONIputin berlusconiputin berlusconi medvedevsilvio berlusconi e vladimir putin 8

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”