C’è PUNZO DI CONFLITTO D’INTERESSE - IL SOCIO DI MONTEZEMOLO IN NTV PREPARA DUE MEGAOPERE PER NAPOLI, E AVERE MEZZA “ITALIA FUTURA” NELLA LISTA MONTI SARà MOLTO UTILE - IL PREMIER, DOPO IL DEBUTTO ALLA FIAT DI MELFI (CHE CHIUDE), CI RIPROVA A BERGAMO A CASA DI BOMBASSEI, ALTRO IMPRENDITORE CANDIDATO E CON UN BEL CONFLITTO D’INTERESSI - “BASTA ALL’ITALIA IN MANO AGLI INCAPACI. MEGLIO FARE QUALCOSA DI NUOVO CHE 7 ANNI DI UN INCARICO MENO RILEVANTE” (IL QUIRINALE)…
1- MARIO MONTI OGGI A BERGAMO - «STOP ALL'ITALIA IN MANO A INCAPACI»
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«Non possiamo rimettere l'Italia nelle mani degli incapaci che l'hanno portata al novembre 2011. La vecchia politica non deve tornare Il governo tecnico non sarebbe stato chiamato se la cosa pubblica fosse stata nelle mani di politici capaci e credibili». à il messaggio che il premier uscente Mario Monti porterà oggi a Bergamo alla kermesse della sua formazione politica. Parte con una giornata di studio, e difficilmente poteva accadere diversamente, la campagna elettorale del professore che oggi incontrerà tutti i candidati della sua lista al Kilometro Rosso di Stezzano, il parco scientifico alle porte di Bergamo che ha iniziato l'attività nel 2004.
Il premier Mario Monti è arrivato nel quartier generale della Brembo al Kilometro rosso alle 11. Ad accompagnarlo la moglie Elsa e ad accoglierlo all'ingresso il patron del gruppo bergamasco, Alberto Bombassei, candidato alla Camera per la lista Monti.
2- MONTI PRESENTA I CANDIDATI DI "SCELTA CIVICA" - "MODERATI? ALL'ITALIA SERVONO RIFORME RADICALI"
Repubblica.it
Il presidente del Consiglio Mario Monti è stato accolto dagli applausi al suo ingresso nella tensostruttura del "Kilometro Rosso" a Bergamo, dove il Professore presenta i 400 candidati della sua lista "Scelta Civica". Monti è arrivato insieme alla moglie, mentre il figlio Giovanni è entrato in sala poco prima. All'appuntamento sono presenti tra gli altri il ministro Andrea Riccardi, Luca Cordero di Montezemolo, il ministro della Salute Renato Balduzzi. L'applauso scrosciante è scattato alla fine della proiezione di un video sulla sua attività di premier che si è concluso con un fermo immagine del tweet attraverso il quale ha annunciato la sua "salita in politica". In risposta agli applausi, Monti scherza: "Non vorrei che mi aveste preso per un politico. Oggi abbiamo parlato di speranza e di passione e vi assicuro che la passione mi è venuta...", ha continuato ridendo.
"Associare rigore e crescita". Poi, durante il suo intervento, il Professore si fa serio e chiarisce quali saranno i due paletti dell'azione di governo se vincerà le elezioni: rigore e crescita. "Siamo all'uscita, spero, da una crisi finanziaria grave. Ora dobbiamo associare per prossimi tempi una continuazione della discilina di bilancio, che non è una cosa contabile, ma una serietà di rapporto con le generazioni future. Non possiamo imbrogliare i nostri figli e nipoti gravando sempre più di debito il loro percorso di vita. Dobbiamo invertire questa situazione in cui i giovani si aspettano una prospettiva di vita di benessere più negativa dei loro genitori e nonni", ha chiarito i premier. "A questo bisogna associare un nuovo slancio per la crescita, il lavoro e il sociale", ha aggiunto.
"Tasse giù ma con responsabilità ". "Ora si può parlare di graduale riduzione delle tasse - prosegue Monti -, ma con responsabilità e senza promesse che non si possono mantenere". "Qualcuno è stizzito perché parlo della riduzione delle tasse - osserva ancora il premier -. Non è incoerente questo, quello che gli italiani hanno fatto nel 2012 era strettamente indispensabile ma non per sempre. Le situazioni cambiano".
"Napolitano guida sicura". "Non so se la mia decisione gli faccia piacere, ma so però che è ispirata da quello stesso amore per il nostro Paese e per il desiderio di riconciliare la società civile con la politica che lo caratterizzano in modo così alto". Così Mario Monti, alla convention di Scelta civica in corso a Bergamo, ha omaggiato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un ringraziamento, ha aggiunto, "per la grande dignità , per l'orientamento civile e la sicura guida che costituisce per la Repubblica italiana".
"Moderazione? No, riforme radicali". "L'Italia non ha bisogno di moderazione, ma di riforme radicali" sottolinea ancora Monti nel suo intervento a Bergamo per l'apertura della campagna elettorale di "Scelta Civica". "Non sempre coloro che si dicono moderati in politica sono moderati nel nostro senso" e comunque "l'Italia non ha bisogno di moderazione nel senso di mezze misure, ma di riforme radicali" spiega Monti. "Non si tratta di federare i moderati, ma di federare i riformatori".
"Destra ostacolo contro corruzione". Mario Monti ha ricordato gli ostacoli arrivati dal mondo della destra nel corso del suo anno di governo. "Conflitti di interesse, falso in bilancio e corruzione" sono i temi più ostacolati "dalla destra, anche per ragioni storiche che noi tutti conosciamo", ha detto il Professore, riferendosi indirettamente al Cavaliere Berlusconi.
"Mercato del lavoro, si può fare di più". "Sul mercato del lavoro è possibile andare più avanti rispetto a quella strana maggioranza che mi ha sostenuto l'anno scorso" ha aggiunto il premier.
A Pdl e Lega: "Noi antagonisti della sinistra". Monti poi si rivolge direttamente a "Pdl e Lega". "Devono arrendersi: questa volta gli antagonisti della sinistra, e in particolare della sinistra estrema, sono due: loro, i soliti vecchi che da vent'anni promettono e tradiscono la rivoluzione liberale, e noi che con semplicità parliamo il linguaggio della verità , delle riforme e dell'Europa. Starà agli elettori - aggiunge - stabilire chi è più credibile: chi ha fallito per vent'anni o noi". Per il premier, "la Lega si vergogna dell'Italia e invidia la Germania".
"Autocritica: ma scherziamo?". "Vendola ha dichiarato, dopo una serata molto drammatica sull'emergenza Ilva, 'in fondo potremmo anche collaborare con Monti e i suoi purché faccia autocriticà . Ma non scherziamo". Sottolinea il presidente del Consiglio durante il suo intervento. Comunque, nell'incontro di due giorni fa tra Governo, parti sociali e azienda, c'è stato un "passo avanti significativo sulla spinosissima e drammatica questione dell'Ilva".
"Europa, noi sappiamo come fare". "Noi sappiamo meglio di altri come l'Europa funziona e come si possa dall'Italia far cambiare l'Europa se quell'orientamento non ci soddisfa pienamente" ha affermato Monti.
"In primo Cdm riforme istituzionali: ridurre parlamentari". "Drastica riduzione del numero dei parlamentari, riassetto dello Stato con un'organizzazione meno onerosa e più proficua, correzione della riforma del Titolo V della Costituzione". Questi i ddl di riforma Costituzionale che Mario Monti presenterebbe al primo Consiglio dei Ministri se vincesse le elezioni.
"Astensionismo è regalo ai partiti". "Chi si astiene pensa di fare un dispetto alla vecchia politica, ma in realtà fa un grande favore ai partiti" avverte il Professore. "Vi sono due coalizioni rispetto alle quali riteniamo di essere i migliori, ma ve ne è anche una terza che è quella dei non votanti. Chi non vota pensa di fare un dispetto alla vecchia politica, ma alla fine gli fa un grande regalo. Per questo dirò loro che se non vogliono fare una scelta politica facciano la scelta civica".
"Al Quirinale? Meglio premier per le riforme". "Ho pensato che per l'Italia fosse più interessante provare a promuovere questo sforzo, piuttosto che magari andare a esercitare per sette anni un incarico che è meno rilevante per il cambiamento dell'Italia".
Monti conclude commosso parlando dei nipoti. Alle ultime battute del suo discorso, Mario Monti accusa un attimo di commozione quando parla dei propri nipoti "troppo spesso trascurati in questi 13 mesi di mio impegno civile. Ho trascurato i miei nipoti - ripete il Professore con voce piegata dall'emozione - ma l'ho dovuto fare perché altrimenti avrei fatto un torto a tutti gli altri nipoti d'Italia".
3- MONTI, MONTEZEMOLO E IL CANALE DI NOLA - IL PRESIDENTE DELLA FERRARI METTE IN LISTA I SUOI - IL SOCIO PUNZO PARTE CON I PROGETTI: UNA MAXI-OPERA CHE COLLEGA IL PORTO DI NAPOLI CON IL SUO INTERPORTO
Vincenzo Iurillo per "il Fatto Quotidiano"
Conflitti d'interesse. Lo spauracchio del berlusconismo ricucinato in salsa montiana. I faraonici progetti di Gianni Punzo, il socio e amico napoletano di Luca Cordero di Montezemolo, che riemergono guarda caso in coincidenza della campagna elettorale. Oggi al Kilometro Rosso di Bergamo, sotto l'ala di Alberto Bombassei, Mario Monti presenta le sue liste e chissà se durante la convention il premier ribadirà la sua volontà di evitare conflitti d'interesse in futuro.
E se il solo pronunciare questa frase farà venire l'orticaria alla società civile dei candidati montezemoliani, molti dei quali portatori sani di interessi imprenditoriali che sarà difficile tenere separati dall'azione del prossimo governo e del Parlamento.
La spina dorsale della lista civica di Monti è composta dagli uomini di Italia Futura, il movimento-partito di Montezemolo. Un ruolo centrale nella definizione delle candidature nel Sud lo ha avuto Carlo Calenda, l'ex direttore generale di Interporto Campano di Nola (Napoli), uno dei più importanti hub logistici italiani coi suoi 4,5 milioni di mq di superficie, presieduto da uno dei soci di Montezemolo in NTV, Gianni Punzo.
Il comunicato stampa di Interporto Campano del 5 giugno 2008 riferiva che Calenda avrebbe affiancato "il Cavalier Gianni Punzo anche nel ruolo di azionista della società di NTV fondata insieme a Diego Della Valle, Luca di Montezemolo e Giuseppe Sciarrone, per partecipare alla privatizzazione del trasporto ferroviario", a conferma del ruolo di raccordo di Calenda tra Punzo e Montezemolo.
Si tratta dello stesso Punzo che attraverso il Sole 24 Ore, ha annunciato due nuovi megaprogetti per estendere il suo dominio imprenditoriale da Nola fino alla città di Luigi de Magistris: un canale navigabile per collegare l'Interporto nolano con il porto di Napoli e la contemporanea riqualificazione del waterfront partenopeo "per portare Napoli a una levatura mondiale al pari di Barcellona, Miami, Shangai". L'idrovia sarebbe lunga 11 miglia nautiche, almeno 90 metri di larghezza e 20 di profondità . Il canale sarebbe l'ampliamento dell'Inter-porto. Secondo le intenzioni Punzo così lieviterebbe del 50% il traffico di container attualmente realizzato.
Per ora siamo nella fase embrionale dell'incarico di uno studio di prefattibilità all'Università di Napoli e sarebbe più corretto scrivere di progetto ârilanciato' "perché Punzo ebbe l'idea del canale navigabile già un paio di anni fa" ricorda Raffaele Napolitano, un ex consigliere comunale di Nola tra gli animatori di un comitato che tre anni fa si è opposto all'ampliamento dell'Interporto, ingrandito anche per ospitare le officine per la manutenzione dei treni NTV.
"L'idea però rimase sospesa tra silenzi, perplessità e commenti freddi. Qui a Nola, comunque, gli scettici su Punzo sono molti, le sue imprese non hanno prodotto occupazione in queste zone". Sui giornali napoletani del progetto di Punzo ne ha parlato solo il pidiellino Gianni Lettieri, l'ex capo di Confindustria Napoli sconfitto da de Magistris alle amministrative del 2011: "Sarebbe una buona cosa, può dare una scossa a questo territorio avaro di idee e di lavoro. Purché sia affidato esclusivamente ai privati. L'ente pubblico deve procedere solo all'esproprio dei suoli".
Marco Ponti, docente di Economia dei Trasporti al Politecnico di Milano, dice: "Il progetto in sé non sembra insensato ed è anche interessante, purché si paghi da sé, con pochi o senza fondi pubblici. Ma bisogna conoscerne in dettaglio i numeri, e farli analizzare da un soggetto terzo. Purtroppo spesso questi numeri vengono gonfiati perché tanto poi si sa che dovrà intervenire lo Stato". Ovvero il prossimo governo, del quale i montezemoliani potrebbero detenere la golden share.













