
C’ERAVAMO TANTO ODIATI - CONTE, DE LUCA E QUELL’ASSE IN CAMPANIA TRA (EX) NEMICI - IL M5S È PRONTO A SCHIERARE ROBERTO FICO COME CANDIDATO GOVERNATORE DEL CENTROSINISTRA MA PESA L’INCOGNITA VINCENZO DE LUCA. CONTE HA RIBADITO CHE NON BISOGNA LASCIARE LA GUIDA DELLA REGIONE AL CENTRODESTRA. E SULLA PRESENZA AL TAVOLO PER LA COALIZIONE PROGRESSISTA DI "DON VICIENZO", PEPPINIELLO NON HA USATO LA CLAVA: “NON E' CORRETTO DA ROMA IMPORRE DIKTAT, ANDRÀ FATTO UN TAVOLO CON TUTTE LE FORZE PROGRESSISTE”
Emanuele Buzzi per il Corriere della Sera - Estratti
C’eravamo tanto odiati. I percorsi della politica, si sa, sono tortuosi e capita a volte che per ottenere un risultato comune due «nemici» facciano asse. In Campania si va al voto nei prossimi mesi e il M5S è pronto a schierare Roberto Fico come candidato governatore del centrosinistra. Sulla via dell’ex presidente della Camera, però, pesa l’incognita Vincenzo De Luca. Giuseppe Conte ha ribadito che non bisogna lasciare la guida della Regione al centrodestra.
Ha preferito glissare sui nomi: «Non parlo di candidati, ma di un progetto politico che va costruito e non imposto.
M5S in Campania ha un ruolo importante e un dialogo costante con i cittadini». Ma sulla presenza al tavolo per la coalizione progressista del governatore campano, il presidente M5S non ha certo usato la clava: «Il tavolo non lo faccio io, non credo che sia corretto da Roma imporre diktat, andrà fatto un tavolo con tutte le forze progressiste».
Le parole di Conte sembrano il preludio di un asse che solo pochi mesi fa sarebbe sembrato impossibile. Le Regionali campane per il Movimento sono «la nuova Sardegna», come sottolinea un contiano di ferro, ricordando la vittoria di Alessandra Todde che diede improvvisa linfa al campo largo e ai Cinque Stelle.
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