CAMPOSANTO DALL’ORTO A BAGNOMARIA. RENZI NON LO VUOLE SFIDUCIARE: E’ CONSIDERATO GRILLINO E POI TUTTI I TG SONO RENZIANI – SI ATTACCA "REPORT" MA L'OBIETTIVO E' L'ERETICA GABANELLI: IL CDA DEL 4/5 SARA' CHIAMATO A VOTARLA DIRETTORE DI RAI 24. IN CASO DI BOCCIATURA, CHE FARA' CDO? SE SI DIMETTE, SI FA IL NOME DI PAOLO DEL BROCCO, RAI CINEMA - SU RENZI, SI DIVIDONO CALABRESI E DE BENEDETTI
DAGONOTA
I tormenti Rai del giovane Ducetto. Dalle parti del Nazareno è suonato il “contrordine compagni”: Matteo vuole lasciare Camposanto Dall’Orto al suo posto. Ha dato ordine al cda di non sfiduciarlo. Il ragionamento renziano è piuttosto contorto. E parte dal presupposto che ormai a difendere il dg siano rimasti solo i grillini (vedasi ultimo atteggiamento di Freccero).
Quindi, le future ed eventuali mosse di Campo Dall’Orto non saranno più imputabili al Pd, ma a Grillo. Da qui, l’ordine di scuderia del Pd (partito martedì direttamente da Renzi) di attaccarlo senza pietà. Per avere la grancassa per le Primarie e successivamente perle elezioni bastano i direttori di testata. Quindi, meglio conservare lo status quo ai piani alti di Viale Mazzini. Unico rischio di questa strategia, le eventuali dimissioni del direttore generale: ma nessuno gli avrebbe ancora offerto un altro posto di lavoro.
SIGFRIDO RANUCCI MILENA GABANELLI
La vera variabile della Rai si giocherà nel consiglio d’amministrazione del 4 maggio. Quel giorno, il cda dovrà decidere se promuovere o meno Milena Gabanelli da vice direttore a direttore di “Rai 24”, la mega struttura dell’informazione Rai.
La “mamma” di “Report” – è noto – non può essere certo inquadrata fra le truppe renziane dell’informazione. E la sua nomina rischia di diventare il casus belli che rischia di far saltare le strategie di Matteo. Anche perché “Rai 24” ha le potenzialità per diventare il fulcro dell’informazione Rai.
Cosa farà il cda? Voterà la sua nomina o la boccerà? In tal caso, però, si potrebbero innescare micce a ripetizione (sul "Fatto" si fa il nome di Paolo Del Brocco, Rai Cinema).
Il caso di “Report” avrebbe spacchettato anche “Repubblica” che non ha risparmiato critiche feroci al programma di Ranucci. Mario Calabresi si sta smarcando dalla linea anti-renziana di Carlo De Benedetti, che è diventato uno dei più acerrimi nemici del Ducetto.