grillo casaleggio pizzarotti di maio fico

CAOS A 5 STELLE!/2 - IL RETROSCENA: MORTO CASALEGGIO SENIOR, È GUERRA TOTALE NEL MOVIMENTO. DAVIDE CACCIA PIZZAROTTI, MA L’AVVISO DI SFRATTO È PER DI MAIO: “DECIDO IO”. SCONFITTA LA LINEA ATTENDISTA - BASE IN RIVOLTA, MUGUGNI TRA I PARLAMENTARI: ''TAFAZZISMO PRIMA DELLE AMMINISTRATIVE'' - PIZZA: ''NEL DIRETTORIO SONO 5. MA 2 NON SI VEDONO MAI, DIBBA VA SOLO IN TV, GLI UNICI CON INCARICHI SONO FICO E DI MAIO''

 

1.E ALLA FINE ANCHE IL DIRETTORIO SI DIVIDE. DI MAIO: "UN ERRORE CACCIARLO ORA"

Annalisa Cuzzocrea per “La Repubblica

 

roberto fico luigi di maioroberto fico luigi di maio

«Non ci ha detto dell`avviso di garanzia per mesi, non ha risposto alla nostra richiesta di documenti. Le cose sono diverse da quel che credevamo: Federico Pizzarotti non può restare nel Movimento». La posizione dei vertici dei 5 stelle cambia nel giro di una notte. E cambia per una ragione precisa. Non c`entra solo la mai) anonima inviata dallo staff cui il sindaco di Parma si è rifiutato di rispondere. Né il fatto che l`avviso di garanzia fosse arrivato da tempo, circostanza nota già ieri mattina, quando la linea decisa nonostante gli sbuffi degli ortodossi e gli imbarazzi davanti ai tweet del Pd - era stata: «Facciamo come con Nogarin, anche stavolta non ci sono comportamenti per cui abbia senso chiedere il passo indietro».

 

luigi di maio pizzarottiluigi di maio pizzarotti

A essere decisiva stavolta, per la prima volta, è stata la posizione di Davide Casaleggio. Il figlio di Gianroberto era già stato considerato, in passato, l`ispiratore di molti dei post ostili a Federico Pizzarotti. Un sindaco che non ha mai nascosto di non capire il ruolo della Casaleggio Associati all`interno del Movimento. E che è sempre rimasto vicino al mondo di uno dei primi nemici del guru, Giovanni Favia. E al suo collega in regione Emilia Romagna Andrea Defranceschi (non ha esitato a difenderlo al momento della sua espulsione e lo aveva invitato alla "Leopolda" organizzata a Parma a dicembre 2014 sfidando le ire dell`allora appena eletto direttorio ).

 

casaleggio grillo e davidecasaleggio grillo e davide

Quella che è arrivata giovedì sera è stata la prima decisione politica di Davide Casaleggio. Presa mentre Luigi Di Maio era all`estero, impegnato nel suo tour europeo. Ispirata - tra gli altri - dall`eterno nemico d Pizzarotti, il candidato sindaco di Bologna Max Bugani. Sostenuta da Roberto Fico e Alessandro Di Battista, che ieri in una chat di parlamentari la difendeva davanti alle proteste e alle richieste di alcuni eletti. Sono roventi, le chat interne dei parlamentari. Come quelle dei consiglieri regionali e come i commenti al post sul blog o alle pagine Facebook del direttorio: molti attivisti chiedono spiegazioni sulla diversità di trattamento rispetto a Nogarin, protestano per la mancata trasparenza e per quella che viene definita l`ennesima mossa "alla Tafazzi": «Continuiamo ad autoflagellarci? Proprio prima delle amministrative?».

 

beppe grillo pubblica la mail a pizzarottibeppe grillo pubblica la mail a pizzarotti

Danno voce - per paradosso - agli stessi dubbi di Luigi Di Maio. Il candidato in pectore del Movimento non voleva l`espulsione di Pizzarotti. Non per simpatia personale, non è mai riuscito ad andarci d`accordo, neanche nelle poche settimane in cui ci ha provato, all`inizio della sua avventura come responsabile degli enti locali. Quel che pensa - il vicepresidente della Camera - è che cacciare oggi l`unico sindaco 5 stelle che gestisce una grande città dimostrandosi in grado di governarla non è la mossa migliore per vincere Roma alle prossime amministrative. Né per dimostrare di essere davvero in grado di andare al governo del Paese.

 

PIZZAROTTI BEPPE GRILLOPIZZAROTTI BEPPE GRILLO

Nessuno lo ascolta. Troppo lontano per incidere, improvvisamente indebolito e schiacciato su una posizione garantista che voleva essere puro pragmatismo, ma che è difficile da tenere. Non dopo la presa di posizione netta di Davide. Per questo tace, Di Maio. E tace il resto del direttorio lasciando che a sera a parlare sia una lettera di risposta di Beppe Grillo a Pizzarotti. Un`accusa di boicottaggio. Un post durissimo che copre la decisione di Davide facendo capire - a chi ne avesse bisogno - quanto l`asse tra il capo politico e la Casaleggio Associati sia ancora saldo.

 

 Nonostante la morte del cofondatore. Nonostante i passaggi annunciati: la nascita della fondazione, il passaggio di propriotà del simbolo all`associazione, l`avvio del blog delle stelle che presto sostituirà quello col nome di Beppe Grillo. Non è solo la senatrice emiliana Elisa Bulgarelli, tra i parlamentari, a essere sconcertata davanti a questa mossa. Ma per ora, ancora una volta, è l`unica ad avere il coraggio di scriverlo.

 

 

i whatsapp di pizzarotti a di maioi whatsapp di pizzarotti a di maio

2.M5S: PIZZAROTTI, MOVIMENTO HA SBRACATO, DIRETTORIO IRRESPONSABILE

 (AdnKronos) - "Per star così, cosa cambiava: eravamo separati in casa. Mai un sostegno, mai una chiamata. Ho il dispiacere per la disaffezione che proverà la nostra gente: politicamente è un autogol pazzesco. Siamo stati un esempio, ma abbiamo perso il senso del limite, abbiamo sbracato". La conferenza stampa indetta ieri è finita, ma il "Corriere della Sera" raccoglie in un'intervista l'amarezza e la delusione di Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, sospeso dal M5S e ormai sulla strada dell'espulsione, per non aver avvertito il direttorio dell'indagine a suo carico.

 

Pizzarotti ribatte al vertice del movimento proprio sul tema delle regole non rispettate. "Loro stanno ignorando tante regole. Penso sia altamente irresponsabile. Non lo fai neanche nel circolo delle bocce".

"Non voglio parlare con acredine - aggiunge Pizzarotti riferendosi all'atteggiamento defilato di Grillo su questa vicenda - ma in questi mesi ci sono stati atteggiamenti non comprensibili a dir poco".

DAVIDE CASALEGGIO ABBRACCIA LUIGI DI MAIODAVIDE CASALEGGIO ABBRACCIA LUIGI DI MAIO

 

"Su cinque del direttorio - continua il sindaco di Parma - due non si vedono mai e non ricoprono deleghe importanti, uno non mi pare che sia operativo dal punto di vista delle decisioni ma più dell'esserci, poi ci sono Fico e Di Maio che per le loro responsabilità e i loro incarichi sono stati contattati. Ma non hanno dato risposte. Sono deluso dall'atteggiamento irresponsabile: non è non dando risposte che si risolvono i problemi". (segue)

 

 

Pizzarotti insiste sulla questione delle regole etiche, in mano all'organismo di vertice del movimento e a Davide Casaleggio.

FICO E DI MAIO SERVONO LE PIZZEFICO E DI MAIO SERVONO LE PIZZE

"Non è che non sono chiare - dice - non ci sono. Non so cosa significhi essere sospesi. Nascondono la loro identità, si appellano a regole che non esistono, citano un regolamento sulla base del quale starebbero facendo un'istruttoria senza dirmi qual è. Nella mia risposta chiedevo questo: qual è il regolamento? Chi siete? E solo questo vorrei sapere oggi: chi inventa le regole? Chi le cambia a suo uso e consumo com'è stato per la tv?".

 

Riguardo poi al ritardo con il quale ha reso noto che c'era un procedimento giudiziario a suo carico, Pizzarotti conclude spiegando in un'intervista alla "Repubblica" che "la prima cosa fatta è stata contattare la magistratura e chiedere di essere ascoltato per cercare di risolvere la cosa nel minor tempo possibile. Dovevo tutelare le altre persone indagate: non ci sono solo politici. Noi amministratori non possiamo permetterci di fare come loro, buttare tutto sul web senza prenderci la responsabilità di nulla. Ma sarei stato disponibile a confrontarmi se ci fosse stato un rapporto".

luigi di maio dimartediluigi di maio dimartedi

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)