messina orcel

DA CARLO MESSINA A ORCEL, I BANCHIERI DANNO LA BENEDIZIONE AL GOVERNO DI CENTRODESTRA: “IL VOTO DI DOMENICA HA ESPRESSO UNA CONDIZIONE POLITICA CHE DÀ SICURAMENTE STABILITÀ” - L’AD DI INTESA FISSA LE PRIORITÀ: “È INDISPENSABILE CHE IL NUOVO ESECUTIVO AFFRONTI COME PUNTO NUMERO UNO I TEMI DELLA POVERTÀ E DELLE DISEGUAGLIANZE. E POI L'ATTUAZIONE DEL PNRR, LE CUI EVENTUALI MODIFICHE NON SONO UN TABÙ”

CARLO MESSINA

Estratto dell’articolo di Christian Martino per “il Messaggero”

 

I grandi banchieri italiani si schierano a fianco del nascente governo indicando quali, secondo loro, sono le priorità che vanno affrontate per evitare uno sfilacciamento della società in previsione di una nuova stagione di austerità quale effetto di una frenata della crescita più forte del previsto. «È indispensabile che il nuovo esecutivo affronti come punto numero uno i temi della povertà e delle diseguaglianze», ha esordito ieri l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina […] secondo cui il voto di domenica ha espresso «una condizione politica che dà sicuramente stabilità» […] Messina ha indicato come priorità «una frenata alla crescita del debito pubblico e l'attuazione del Pnrr, le cui eventuali modifiche non sono un tabù».

 

andrea orcel

Analoga la posizione espressa da Andrea Orcel, ceo di Unicredit […] secondo cui «un elemento positivo, per ora solo in parte riconosciuto dal mercato, è che abbiamo una maggioranza chiara e la capacità di formare un governo rapidamente, che era un tema di grande preoccupazione». […] le priorità del nuovo governo devono essere «l'esecuzione delle riforme, l'attuazione del Pnrr e il sostegno all'economia».

 

[…] Orcel […] ha sottolineato di non temere livelli fuori controllo, perché «i titoli di Stato sono al 50% in mani italiane, al 30% della Bce e solo al 20% in mano a investitori esteri con un 80% quindi abbastanza stabile». […] Per il banchiere di Unicredit, inoltre, nei giudizi strumentali sull'Italia «si tende a minimizzare alcuni fattori come la straordinaria ricchezza delle famiglie, un debito pure elevato ma in calo, l'export in sensibile crescita e gli investimenti del Pnrr in cammino». […]

  

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