cartelle esattoriali

CARTELLA DI PERICOLO - IPOTESI NUOVO RINVIO PER LA RISCOSSIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI, AL MOMENTO CONGELATE FINO AL 15 OTTOBRE. OLTRE 6,5 MILIONI DI ATTI NON NOTIFICATI RIGUARDANO IMPORTI INFERIORI AI MILLE EURO, IL 90% È SOTTO I 5MILA. I TRIBUTI NON VERSATI CORRISPONDONO AL 36% DELLE CONTESTAZIONI, MENTRE IL RESTO…

 

Marco Mobili e Giovanni Parente per ''Il Sole 24 Ore''

 

 Nove cartelle esattoriale su dieci di quelle sospese fino al 15 ottobre sono inferiori ai 5mila euro di debito.

CARTELLE ESATTORIALI

E solo nel 36% dei casi, rispetto al totale complessivo di oltre 8,9 milioni di cartelle non recapitate ai contribuenti da marzo scorso fino alla metà di ottobre, riguardano tasse non pagate. È quanto emerge dai dati di agenzia delle Entrate-Riscossione recuperati da Il Sole 24 Ore sulla sospensione fino al 15 ottobre della riscossione coattiva disposta dal decreto Agosto, proprio mentre in Parlamento cresce il pressing per un ampliamento dello stand by, magari a fine anno come chiede da sempre la Lega.

 

Un pressing che arriva non solo dai partiti politici ma anche dalle associazioni di categoria proprio ora che la nuova manovra anti-crisi da 25 miliardi avvia con le prime audizioni (si veda il servizio in basso) il suo iter parlamentare per la conversione in legge: il decreto Agosto (Dl 104/2020) dovrà, infatti, essere approvato dal Parlamento entro il prossimo 13 ottobre . Ma per l' eventuale spostamento in avanti del termine del 15 ottobre da cui far riprendere la riscossione coattiva occorre sempre e comunque dover fare i conti con il costo che lo Stato è in grado di poter sostenere in termini di copertura.

 

agenzia delle entrate

L' aver rinviato dal 1° settembre 2020 al prossimo 16 ottobre la notifica di circa 9 milioni di cartelle esattoriali è costato all' Erario 65,8 milioni di euro per l' anno 2020 in termini di saldo netto da finanziarie e 165,5 milioni di euro per l' anno 2020 in termini di indebitamento netto (comprensivo anche dello stop ai pignoramenti su stipendi e pensioni), come certifica la relazione tecnica al decreto Agosto.

 

Spostare di altri 45 giorni la ripresa della riscossione coattiva facendola decorrere dal prossimo 1° dicembre vorrebbe dire anche dover raddoppiare le risorse stanziate ora dal decreto Agosto. Anche perché questo ulteriore differimento ha comportato il congelamento per oltre 2,28 milioni di cartelle che si aggiungono alle 6,65 già sospese da marzo a fine agosto. Occorre comunque ricordare che l' attuale ripresa della riscossione è stata legata alla durata dello stato di emergenza sanitaria fissata al 15 ottobre e che nelle intenzioni iniziali si era già ipotizzato uno slittamento fino al 31 dicembre prossimo anche della ripresa della riscossione coattiva.

 

La parola ora passa alle Camere e in particolare al Senato dove entro il 13 settembre dovranno essere presentati gli emendamenti al decreto Agosto. E non saranno certo pochi quelli di opposizione e maggioranza che chiederanno di far slittare in avanti la notifica delle cartelle esattoriali targate 2020.

ernesto maria ruffini

 

In ogni caso è già allo studio da tempo l' ipotesi non far piovere contemporaneamente quasi 9 milioni di cartelle nelle caselle postali o nelle e-mail certificate dei contribuenti italiani. Il meccanismo al vaglio dei vertici di agenzia delle Entrate-Riscossione è, infatti, quello di un invio scaglionato, individuando una serie di criteri per stabilire l' ordine di priorità nella ripresa del recupero coattivo dei crediti vantati dall' Erario e dagli altri enti impositori.

 

Tornando alle cartelle sospese, i dati di Ader dimostrano comunque che i debiti per molti contribuenti dovrebbero essere in molti casi più che sostenibili, naturalmente non dimenticando che il lockdown e la frenata dell' economia imposta dal Covid ha creato tanti problemi di liquidità ad attività economiche e famiglie. In primo luogo, però, i numeri rivelano che il 90% per cento dei casi le cartelle da notificare sono inferiori ai 5mila euro. Addirittura oltre 6,5 milioni di cartelle (il 73% di quelle sospese) sono sotto i mille euro. Con percentuali sotto i mille euro che arrivano fino all' 82% nel caso di Liguria e Toscana e dell' 85% della Puglia. Ma anche nel Lazio, che è la regione con il maggior numero di cartelle sospese (quasi 1,6 milioni), il 77% degli atti di recupero non arriva a mille euro e un altro 15% si trova nella fascia da mille a 5mila euro.

 

CARTELLE ESATTORIALI

Se si guarda poi alla tipologia del debito, solo nel 36% dei casi si tratta di cartelle targate agenzia delle Entrate e dunque riferite a imposte non dichiarate, non versate o al disconoscimento di agevolazioni. Nel 18% dei casi le cartelle si riferiscono a sanzioni per violazioni del Codice della strada e a tributi locali (ad esempio Tari o anche Imu) contestati dai Comuni. Una percentuale che arriva, però, al 35% nel caso della Calabria e tocca i picchi del 41% in Campania (dove il totale delle cartelle sospese è quasi di 1.1 milioni) e del 48% in Valle d' Aosta.

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...