LO VEDI ECCO MARINO – CARTELLO-CHOC DELL’UFFICIO COMUNALE: “NON SIATE INSISTENTI O VI PRENDIAMO A PAROLACCE” (SCOPPIA UN CASO MA ERA SOLO UNA GOLIARDATA…)

Andrea Cuomo per "Il Giornale"

Benvenuti nella capitale d'Italia targata Marino, il sindaco tutto sorrisi, bici e diritti civili. Che pensa a introdurre i matrimoni tra gay, ma nel frattempo la¬scia che i citta¬dini vengano minacciati per iscritto dai suoi dipen¬denti.

Ufficio Ge¬stione Verde Urbano. Un utente va per una pratica e si imbatte in un cartello con l'intesta¬zione Roma Capitale. «Il pubblico - vi si legge - si ri¬ceve nei gior¬ni di martedì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 pre¬vio appuntamento telefonico. L'altri giorni dobbiamo lavora¬re. Si prega di non essere insi¬stenti altrimenti ci vedremo co¬stretti, anche se contrario alla nostra educazione, a prendervi a parolacce ed insulti». Urca. Qui siamo in zona Totò e Peppi¬no.

L'utente trasecola per gli erro¬ri di grammatica, per l'esibizio¬ne di tracotanza, per il sottinte-so che ricevere il pubblico non è lavoro ma una scocciatura, per quel comico inciso «anche se contrario alla nostra educa¬zione ». Un po' ridacchia ricor¬dando la signorina Vaccaroni di una vecchia gag televisiva di Cinzia Leone, quella della «piz¬za di fango del Camerun», l'im¬piegata che apriva lo sportello «dalle otto alle otto»(«cogli l'at¬timo!»), e mostrava fantomati¬che circolari per giustificare ogni vessazione ai danni dei malcapitati utenti.Un po' ridac¬chia e molto si indigna. Si guar¬da in giro, cerca una telecame¬ra nascosta. Non la trova e capi¬sce che è tutto vero. Qualcuno, nell'ufficio capitolino, pensa davvero di poter trattare i «sud¬diti» in questo modo. L'uomo fotografa il cartello e lo posta sulla pagina Facebook romafa¬schifo .

La fotografia rimbalza di pagina in pagina, di sito in sito, e diventa un caso politico.L'en-nesimo per Ignazio Marino, il sindaco che sta battendo ogni record di velocità nel fare penti¬re i romani che lo hanno votato appena pochi mesi fa.

«Il cartello choc- attacca Igna¬zio Cozzoli, consigliere capitoli¬no dell lista Alemanno - è l'en¬nesimo scivolone dell'ammini¬strazione. La pessima gestione e la mancanza assoluta di con¬trollo sono le prerogative princi¬pali di una macchina ammini¬st¬rativa dissennata che sta indi¬gnando i cittadini». Anche il vi¬cesindaco con delega al Perso¬nale, Luigi Nieri di Sel, si indi¬gna e su Facebook parla di un «incredibile avviso, offensivo nei confronti degli utenti, espo¬sto in un ufficio dell'ammini¬strazione capitolina».

Poi però Nieri minimizza: «In qualità di vicesindaco e di assessore al Personale, ho predisposto un'immediata verifica: il cartel¬lo era effettivamente esposto presso i locali di un servizio ope¬rativo di supporto agli uffici di Gestione del Verde Urbano, spazio che, mi è stato assicura¬to, non è aperto al pubblico. Il cartello era una sorta di atto go¬liardico interno». Le risate in sottofondo sono i romani che si sganasciano per la trovata.

A dimostrare che quella di Nieri è una toppa peggiore del buco arriva Riccardo Camille¬ri, caposegreteria dell'assesso¬re all'Ambiente Estella Marino (solo omonima del sindaco), che mostra di prendere quel¬l'avviso molto più sul serio. «Ca¬rissimi- scrive su Facebook- rin¬graziandovi della segnalazione dell'increscioso cartello, vole¬vamo segnalarvi che abbiamo provveduto a far rimuovere lo stesso.

Tali episodi sono lonta¬ni e non rispecchiano minima¬mente il desiderio e lo sforzo che questa amministrazione sta ponendo in essere per riusci¬re a instaurare il più proficuo dialogo con i cittadini». Meglio così. Perché i romani, anche se contrario alla loro educazione, sono molto incavolati.

 

Rachele Brancatisano Ignazio Marino e Serena Pagnani Ignazio Marino e Anna Falchi IGNAZIO MARINO CON LA MAPPA DELLA NUOVA MOBILITA SUI FORI IMPERIALI CARTELLO ROMA CAPITALE.

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