
GIRAMENTO DI MELONI PER BERLUSCONI - IL CAV ATTACCA LA LEADER DI FRATELLI D’ITALIA: “NON HA RISPETTATO I PATTI. LEI E TUTTI GLI ALTRI CANDIDATI PER IL CAMPIDOGLIO SONO PURE COMPARSE A CONFRONTO DI BERTOLASO” - AFFONDO SU TRUMP: “UN INCROCIO TRA SALVINI E GRILLO”
Paolo Emilio Russo per “Libero Quotidiano”
Nessun arretramento, anzi. «Io credo che vinceremo, possiamo farcela». Visto che Silvio Berlusconi non è volato a Roma, è stato Guido Bertolaso a raggiungerlo - ieri pomeriggio - nella sua casa-ufficio di Arcore. L' ex premier è sembrato molto preparato ai suoi interlocutori, aveva studiato a lungo le ultime rilevazioni.
«Tutti i sondaggisti dicono che il Pd non può aumentare il suo consenso, anzi. Se i Cinquestelle dovessero arrivare al ballottaggio sarebbe sicura la loro vittoria, per loro voterebbero elettori della Lega e purtroppo anche i nostri...». Il Pd e il premier in carica, a suo dire, sono destinati a «calare sistematicamente», mentre il centrodestra deve riuscire a recuperare parte dei voti «fuoriusciti» verso il Movimento 5 stelle.
Per questa ragione l' ex premier è convinto di avere scelto le persone giuste nelle grandi città, tutti "non politici". Ma che le Amministrative siano le "ultime" prove in vista delle Politiche dell' anno prossimo, lo ha detto chiaro e tondo quando, a sera, è intervenuto telefonicamente a Radio radio, garantendo per il "suo" candidato e martellando gli "alleati", specie - stavolta - la leader di Fratelli d' Italia. «Guido Bertolaso è l' uomo giusto, un uomo del fare, e su di lui non ho mai avuto dubbi».
E le gaffe, la ragione per cui ha convocato l' ex capo della Protezione civile nel suo quartier generale?
«Lui non è un politico come gli altri, dice pane al pane. E queste battute fanno crescere la simpatia nei suoi confronti», ha garantito l' ex premier.
Il "suo" candidato ce la può fare, dice nell' intervista radiofonica: «Abbiamo appena fatto una "passata" su tutti gli ultimi dati, tutti molto favorevoli. Già raggiunge Giorgia Meloni, che pure ha una antica conoscenza presso i romani». Alla presidente di Fdi, l' ex premier riserva anche qualche battuta acida: «Lei e tutti gli altri candidati per il Campidoglio o aspiranti tali sono pure comparse a confronto di Bertolaso...».
A lei e al leader della Lega Matteo Salvini, che si trova in Israele e che non incontrerà prima di lunedì, Berlusconi rimprovera il «dietro front» improvviso, forse frutto «dei litigi nella destra romana». Certo il Cavaliere ci è rimasto male: «È una cosa che non si fa nella vita quella di non rispettare i patti».
L' ex ministro della Gioventù è finita nel mirino pure per la battuta sulla leadership del Cavaliere, che potrebbe traballare in caso di sconfitta del candidato azzurro nella Capitale: «Potrebbe risparmiarsi certe affermazioni che sicuramente non le fanno bene», ha aggiunto il Cavaliere. Meloni ha risposto da un' altra frequenza radio, seppur senza alzare troppo i toni: «Spero lui capisca che c' è una possibilità sola di vincere e non è quella sulla quale insiste, la sua candidatura...».
Nonostante tutto, il leader di Fi prova a ridimensionare la «situazione» romana come «un problema locale», anche se «coinvolge la Capitale e dunque è un problema per cui bisogna attribuire a un capriccio una certa importanza». Capriccio o no, prosegue il pressing dei suoi su Alfio Marchini, candidato "civico", che potrebbe consentire un "salto di qualità" a Bertolaso.
L' ex premier sembra comunque convinto che le fratture di oggi non si ripercuoteranno sul "listone" che tutti i partiti del centrodesta dovranno costruire l' anno prossimo: «Sul futuro della coalizione non ho alcun timore di andare divisi alle Politiche», garantisce.
Aiuterà questo processo, secondo quanto riferisce ai suoi collaboratori, il risultato di Stefano Parisi, candidato del centrodestra unito a Milano, che secondo Tecnè, è al 32%, solo tre punti dietro a Giuseppe Sala, che soltanto qualche settimana fa pareva imbattibile. Anche a Napoli, nonostante il fuoco amico di Fdi, Gianni Lettieri non va male.
«Donald Trump? Non c' entra niente con me, sembra un incrocio tra Salvini e Beppe Grillo», risponde secco, a domanda diretta.
SALVINI MELONI
SILVIO BERLUSCONI E GUIDO BERTOLASO FOTO LAPRESSE