ivanka trump maria elena boschi

LE CHICCHE SU TRUMP A ROMA - ALFANO SI IMBUCA ALL’AEROPORTO: NON ERA PREVISTO L’INCONTRO CON IL MINISTRO DEGLI ESTERI, MA ANGELINO VOLEVA LA FOTO CON LA STRETTA DI MANO - PAPÀ RIPARTE ALL’ORA DI PRANZO, IVANKA RESTERÀ ALTRE 24 ORE: IN PROGRAMMA CI SONO ALTRI RISTORANTI TURISTICI E UN VERTICE DELLA GNOCCA AL POTERE CON MARIA ELENA BOSCHI? 

1. CIBO E POLITICA, LA VISITA LAMPO DELLA TRUMP FAMILY

Giovanna Vitale per la Repubblica - Roma

 

I TRUMP SBARCANO A ROMAI TRUMP SBARCANO A ROMA

Stavolta non ci ha provato nemmeno, the Donald, a stringere la mano di Melania, scendendo dall' aereo presidenziale che alle 18,30 atterra a Fiumicino, con un po' d' anticipo rispetto all' orario previsto. Appena il portellone dell' Air Force One si spalanca sul sole di Roma, il capo degli Stati Uniti alza le braccia per salutare, ma ad afferrare la moglie di nero vestita accenna appena e poi subito desiste, non vuol certo rischiare il bis di Tel Aviv, quel gesto stizzito della first lady che si ritrae con fastidio al solo pensiero del tocco maritale.

 

melania si sistema i capellimelania si sistema i capelli

Spetterà alla figlia Ivanka in total white - e colori invertiti rispetto alla matrigna il giorno prima in Israele - recitare con Jared Kushner la parte della coppia felice, le dita intrecciate e sorrisi larghi. POTUS, nome in codice del presidente degli Stati Uniti alla sua prima visita in Italia da commander-in- chief, guadagna velocemente il comitato d' accoglienza: la delegazione vaticana e quella italiana rappresentata dal ministro degli Esteri Angelino Alfano, la cui presenza inizialmente non era in programma perché la missione lampo di Trump nella capitale prevede un' unica tappa ufficiale: il colloquio con Papa Francesco, stamattina alle otto alla Santa Sede, seguito da quello con il cardinale Pietro Parolin e da un breve tour alla Cappella Sistina e alla Basilica di San Pietro.

ivanka trump e jared kushner a roma  1ivanka trump e jared kushner a roma 1

 

Gli incontri successivi, con il presidente Mattarella e con il premier Gentiloni, prima della ripartenza per Bruxelles, sono semplici visite di cortesia, seppure molto importanti per le relazioni tra i due Paesi.

 

Elicottero vietato per arrivare a Villa Taverna, la residenza dell' ambasciatore Usa nel cuore dei Parioli, dove la famiglia presidenziale dormirà per una notte e giunge a bordo di un corteo di 70 auto, facendo impazzire il traffico: anche il sorvolo sulla grande bellezza gli hanno vietato, specie dopo l' attentato di Manchester, che ha elevato ancora di più i dispositivi di sicurezza e scombinato un bel po' di piani. Non però quelli di Ivanka, che ha fatto appena in tempo a cambiarsi d' abito ed già era fuori, a zonzo per il centro storico, dove ha cenato insieme all' inseparabile marito e a un gruppo di amici da Sabatino alle Cave di Sant' Ignazio.

donald trump angelino alfano donald trump angelino alfano

 

Hanno cominciato con gli antipasti, ovvero il piatto forte del ristorante: una grande varietà di verdure grigliate e gratinate; polpettine di vitella, funghi, prosciutto di Parma, mozzarella di bufala e ricotta di pecora.

 

«Li hanno voluti assaggiare tutti», racconta Loreta, che con le due sorelle gestisce la trattoria tipoica romana. E poi hanno ordinato una cacio e pepe, altra specialità della casa.

Vacanze romane. Che proseguiranno pure oggi, al netto degli impegni istituzionali. Già alle 7,30 la first family tutta salirà a bordo della "Bestia", la cadillac blindata da 1,5 milioni di dollari, per raggiungere il Vaticano, fra zone rosse e blocchi temporanei con inevitabile dirottamento di auto e bus, dove resterà fino alle 10,30.

 

l air force one a fiumicinol air force one a fiumicino

Per poi separarsi. E seguire ognuno un proprio programma. Donald si recherà al Quirinale per vedere Mattarella e poi a Villa Taverna, per il faccia a faccia con Gentiloni. Melania visiterà il reparto di terapia intensiva cardiochirurgica dell' ospedale pediatrico Bambino Gesù al Gianicolo, già addobbato con piante e fiori ornamentali. Ivanka, invece, andrà alla Comunità di Sant' Egidio, la piccola Onu di Trastevere, dove incontrerà alcune donne vittima di tratta. Un appuntamento sollecitato dalla Casa Bianca, che ha molto incuriosito gli uomini di Sant' Egidio: «Con l' amministrazione americana abbiamo rapporti ultraventennali su una serie di dossier di peace-making», dicono, «e la figlia del presidente è da sempre attiva sui temi di carattere umanitario».

 

melania scaccia la mano di donaldmelania scaccia la mano di donald

Intorno all' ora di pranzo si rivedranno tutti nella residenza dell' ambasciatore Usa per congedarsi. Donald e Melania voleranno a Buxelles, Ivanka e Jared resteranno altre 24 ore, promettendo nuove incursioni enogastronomiche. E probabilmente anche una visita della first daughter a Palazzo Chigi, dalla sottosegretaria Maria Elena Boschi. Ma ancora nulla è confermato. Motivi di sicurezza. E un copione che, trattandosi di Ivanka, può sempre cambiare all' improvviso.

 

 

2. L’ALTRA AMERICA DI OBAMA A CENA IN TOSCANA

Paolo Valentino per il Corriere della Sera

 

michelle obama a montalcinomichelle obama a montalcino

Poco più di 400 chilometri separavano ieri sera in Italia il 44mo e il 45mo presidente degli Stati Uniti. Una piccola distanza per due uomini, ma una grandissima differenza quanto al racconto del potere. Barack Obama, con la moglie Michelle, era in Toscana, ospite del suo ex ambasciatore in Italia, John Phillips. Si godeva il fascino medioevale di Borgo Finocchieto, dopo alcuni giorni trascorsi tra partite di golf, una visita a Siena, un giro per la Val d' Orcia. E avrà sicuramente ripensato ai «dì che furono», proprio mentre il suo successore giungeva nella Città Eterna.

 

Reduce dall' Arabia Saudita, Donald Trump con la first lady Melania era infatti a Villa Taverna, residenza ancora priva di un nuovo ambasciatore nel cuore di Roma. Forse non avrà gradito che alle pareti siano appesi molti quadri del padre di Robert De Niro, uno che di lui dice il peggio possibile. Ma in compenso lì, a due passi dal Foro Romano, l' ego imperiale del presidente americano avrà sicuramente trovato conforto e nutrimento. Due uomini, il potere che fu e quello attuale. L' America dialogante e quella assertiva. L' America conosciuta dell' intellettuale meticcio e quella imprevedibile del tycoon bianco. Nell' uno e nell' altro caso, al netto di rimpianti e nostalgie, l' America con cui dobbiamo fare i conti.

gli obama nel duomo di sienagli obama nel duomo di siena

 

gli obama a siena copiagli obama a siena copiagli obama a siena copia 8gli obama a siena copia 8gli obama a sienagli obama a sienagli obama a siena copia 9gli obama a siena copia 9

 

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...