“CI VOGLIONO UN PAIO DI TROIONE PER ZAMBETTI!”: COSì LA ’NDRANGHETA SI COCCOLAVA IL “SUO” ASSESSORE - “LO DOBBIAMO TENERE SOTTO, QUELLO ESCE PAZZO PER LE FEMMINE. LO SPELLIAMO, ORGANIZZIAMO UNA CENETTINA” - I CLAN PUNTAVANO AGLI APPALTI ALL’ORTOMERCATO - CORE DI PAPA’ BOSS, ANSIOSO DI SISTEMARE LA FIGLIA: “GLI DO TANTI DI QUEI... DEVE SISTEMARE TERESA... SE N’È FREGATO ALTAMENTE, CHE CAZZO DI UOMO DI MERDA!”…
Sandro De Riccardis per "la Repubblica"
Voti, migliaia di voti, ma anche donne. Anzi, «femmine », «troione». Per conquistare un politico per sempre, Eugenio Costantino, il boss del clan Di Grillo arrestato insieme all'ex assessore lombardo Domenico Zambetti, spiega a Ciro Simonte, altro arrestato: «Dobbiamo trovare un paio di troione, una sera dobbiamo invitare Zambetti a cena. Lo dobbiamo tenere sotto a Zambetti, quello esce pazzo per le femmine. Adesso parlo con Alessandro (Gugliotta, tra gli arrestati, ndr) che ha un amico che ha le femmine a Milano, che lo spella veramente, organizziamo una cenettina».
LE 'NDRINE E LA POLITICA
I calabresi parlano soprattutto di politica. Costantino si lamenta col padre che alle ultime Comunali a Milano nessuno ha chiesto l'aiuto dei clan: per questo la destra avrebbe perso: «Ha detto Zambetti, a me non mi ha chiamato nessuno per dirmi mi raccomando i vostri elettori fatevi dare i voti. Ormai Berlusconi è andato fuori di testa e ha perso tutto, Napoli, Milano, Torino, Bologna, De Magistris ha sbancato! Si comprano i voti! I voti si comprano! Con Scopelliti in Calabria, hanno pagato ed hanno comprato i voti... se non paghi i voti, non vinci!».
BISOGNA GIOCARE SPORCO
Quelli che non accettano il sostegno delle mafie, che si candidano e cercano di vincere senza trucchi e giocando «pulito» sono dei «poveri idioti», dice Costantino a Marco Scalambra, il medico arrestato che offriva i voti della "lobby calabrese".
LA MACCHINA ELETTORALE
I clan invece offrono un servizio completo. Del sostegno elettorale parla ancora Costantino: «Ho organizzato forse duecento cene fino adesso, io sto facendo parecchie campagne elettorali, mi sono scelto i più belli locali di Milano». Molte serate sono per Zambetti. «Oh, l'assessore che gli abbiamo fatto noi la campagna, hanno speso più di quattro milioni di euro, mamma mia, quattro milioni di euro».
L'ASSE PIRELLONE-ORTOMERCATO
I boss vogliono il «lavoro», gli appalti. Parlano esplicitamente delle società che i Morabito-Bruzzaniti- Palamara hanno all'Ortomercato di Milano, già al centro di un'indagine della Dda per droga. Costantino e Gugliotta, scrivono i pm, «intendono rivolgersi ad Antonio Paolo, titolare per conto dei clan di cooperative e società , per acquisire gli appalti gestiti dalla Regione Lombardia promessi dall'assessore Zambetti».
LE RACCOMANDAZIONI ALL'ALER
Parlando della figlia Teresa, Costantino svela il sistema di raccomandazioni all'Aler, l'Azienda regionale delle case pubbliche. «Adesso sto andando da Zambetti. Lo faccio stasera, gli do tanti di quei... deve sistemare Teresa... se n'è fregato altamente... lì arrivano tutti i raccomandati di tutti... il raccomandato di turno arriva e gli altri li buttano nella fogna... Allora tu che cazzo conti? Scusa, sei assessore all'Aler e non conti niente? Gli dico: senta Mimmo o te ne occupi come si deve... che cazzo di uomo di merda, minchia stasera, le grida si devono sentire...».
VITA DA AFFILIATO
Costantino racconta di Gugliotta. «Alessandro a volte ha dei momenti di vuoto, è uno che ci sono morti 5 o 6 familiari, una faida durata trenta anni, non è uno normale, quindi... ha fatto 10 anni di galera da ragazzo, quindi io lo vedo che a volte... quando non lo conosci bene una persona come fai a fidarti. Non vederlo che sorride, tu non te ne accorgi perché tu non sai certe cose, ma io ad Alessandro delle volte, mentre sorride, va a vuoto, a momenti lo vedi che è nel vuoto, 5 persone morte... la mamma ammazzata in casa con la sorella, e il padre che sta morendo... due ergastoli e adesso sta morendo... tu pensa questo ragazzo cosa ha subito nella vita, cose impensabili. Ha visto sterminata la famiglia, sterminata proprio, mamma sorelle fratelli, tutti, e lui è miracolato, rimasto vivo miracolato, pensa nel suo cuore cosa ha..».
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