GLI ARTIGLI DEL DRAGONE SU TAIWAN – A POCHI GIORNI DALLE ELEZIONI NELL'ISOLA, LA CINA HA LANCIATO UN SATELLITE NEL CIELO SOPRA TAIPEI (UFFICIALMENTE PER “FINI SCIENTIFICI”) – IL GOVERNO DI TAIWAN HA INVIATO UN MESSAGGIO DI ALLERTA SUI TELEFONINI DELLA POPOLAZIONE: “C’È UN MISSILE NEL NOSTRO SPAZIO AEREO” – NEI COLLOQUI AVVENUTI AL PENTAGONO, LA DELEGAZIONE MILITARE DI PECHINO HA AVVERTITO GLI AMERICANI: “NON SCENDEREMO MAI A COMPROMESSI O NON FARÀ MAI MARCIA INDIETRO...”
1 – TAIWAN, MESSAGGIO D'ALLERTA SUI TELEFONINI SUL LANCIO DI UN SATELLITE CINESE
Estratto dell’articolo da www.ansa.it
Taiwan ha inviato intorno alle 15 locali (8 in Italia) messaggini d'allerta sui telefonini relativi al lancio della Cina di un satellite che stava sorvolando il cielo del sud dell'isola, allertando i cittadini sulla possibile caduta di detriti. Qualche istante dopo, il network statale cinese Cctv ha riferito "il successo del lancio del satellite Einstein Probe".
Duro il commento del ministro degli Esteri Joseph Wu: "Un lancio in questo momento molto delicato delle nostre elezioni (sabato ci sono le presidenziali, ndr), lo classificherei attività della 'zona grigia' della Cina per ricordare a Taiwan che esiste il pericolo di guerra". […]
Il messaggino di allerta era scritto in mandarino con una parte in inglese in cui si parlava di "allarme per raid aereo", con "un missile" in volo sullo spazio aereo di Taiwan: ipotesi di attacco, tra l'altro, subito esclusa e chiarita dal ministro della Difesa.
cina taiwan tensione alle stelle
La vicenda è avvenuta proprio mentre il ministro degli Esteri Wu stava tenendo una conferenza stampa a Taipei con una rappresentanza di giornalisti stranieri in vista delle elezioni di sabato. Wu, inoltre, ha assicurato che si trattava di un satellite "volato molto in alto", spiegando che l'allerta era legata alla possibile caduta di detriti. […]
"Quando un razzo vola apertamente nel nostro cielo, alcuni dei suoi tubi o detriti cadono in questa regione", ha osservato, spiegando la ragione dell'allerta, già attivata in passato. La tensione resta comunque alta per la pressione esercitata da Pechino che considera l'isola parte "inalienabile" del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario.
esercitazione militare delle truppe di Taiwan
Il ministero della Difesa di Taipei ha riferito che ieri sono stati rilevati altri 4 palloni aerostatici che hanno sorvolato l'isola, mentre sono stati osservati anche 10 aerei e quattro navi da guerra cinesi intorno a Taiwan.
Il satellite, nella spiegazione data, "funge da ricevitore per le esplosioni cosmiche ed è in grado di catturare sorgenti transitorie più distanti e più deboli e di corpi celesti in eruzione esplorando i segnali di raggi X provenienti da sorgenti di onde gravitazionali". L'agenzia Xinhua ha aggiunto che il satellite sarà utilizzato per effettuare osservazioni astronomiche, in particolare dei "misteriosi fenomeni transitori nell'universo paragonabili allo sfarfallio dei fuochi d'artificio". […]
2 – CINA A USA, 'SU TAIWAN NON SCENDEREMO MAI A COMPROMESSI' ++
(ANSA) – La Cina "non scenderà mai a compromessi o non farà mai marcia indietro sulla questione di Taiwan": è quanto ha detto la delegazione militare di Pechino alla controparte Usa nei colloqui avuti al Pentagono lunedì e martedì, durante la prima visita a Washington del suo genere in quattro anni. La delegazione, si legge in una nota diffusa oggi dal ministero della Difesa cinese, ha "esortato gli Stati Uniti a smettere di armare Taiwan". (ANSA).
La Cina, si legge nella nota, ha dichiarato di essere disposta a sviluppare "una relazione militare sana e stabile con gli Stati Uniti sulla base dell'uguaglianza e del rispetto, e ad attuare congiuntamente l'importante consenso in campo militare raggiunto dai due capi di Stato a San Francisco". A tale scopo, gli Usa dovrebbero affrontare "le preoccupazioni della Cina e fare più cose che favoriscano lo sviluppo delle relazioni tra i due eserciti".
Pechino "non scenderà mai a compromessi sulla questione di Taiwan e richiede agli Stati Uniti di rispettare il principio della Unica Cina, di attuare con serietà gli impegni pertinenti, di smettere di armare Taiwan e di opporsi all'indipendenza di Taiwan", a pochi giorni dalle delicate elezioni presidenziali e parlamentari dell'isola in programma sabato.
La Cina esorta anche Usa "a ridurre il suo dispiegamento militare e le azioni provocatorie nel mar Cinese meridionale e a smettere di sostenere le violazioni e le provocazioni da parte dei singoli Paesi". Washington, poi, dovrebbe "comprendere appieno le cause profonde dei problemi di sicurezza marittima e aerea, limitare con rigore le proprie truppe in prima linea e smettere di esagerarle e pubblicizzarle".
Nell'incontro, infine, sono stati discussi temi bilaterali e dossier più urgenti a livello internazionale. I presidenti americano Joe Biden e cinese Xi Jinping avevano concordato a San Francisco, a margine dell'Apec di novembre, di riavviare i colloqui militari bilaterali, fermi da oltre un anno. In seguito, il generale Charles 'CQ' Brown ha parlato con il generale cinese Liu Zhenli a dicembre, discutendo "dell'importanza di lavorare insieme per gestire in modo responsabile la concorrenza".
I colloqui di questa settimana al Pentagono sono stati guidati dal vice segretario aggiunto americano alla Difesa, Michael Chase, e dal maggiore generale cinese Song Yanchao, secondo il Pentagono. La parte Usa ha sottolineato l'importanza di "mantenere le linee aperte di comunicazione tra militari per evitare che la concorrenza viri verso il conflitto". Chase ha detto che l'America "continuerà a volare, a navigare e ad operare in modo sicuro e responsabile ovunque il diritto internazionale lo consenta", sollevando il tema delle "molestie" cinesi alle navi filippine e "l'importanza di pace e stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan".
joe biden xi jinping joe biden durante l incontro con xi jinping