VENTI DI GUERRA AL LARGO DI TAIWAN – LA CINA HA SUPERATO LA "LINEA MEDIANA", CHE SEGNA IL CONFINE CON L'ISOLA DI FORMOSA, CON 68 CACCIA E 13 NAVI DA GUERRA IN RISPOSTA ALLA VISITA A TAIPEI DELLA SPEAKER DELLA CAMERA AMERICANA NANCY PELOSI – PECHINO HA ANCHE SOSPESO I COLLOQUI CON WASHINGTON SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI – GLI STATI UNITI CONVOCANO L’AMBASCIATORE CINESE ALLA CASA BIANCA...
ESERCITAZIONI CINESI SULLO STRETTO DI TAIWAN
Gli aerei e le navi da guerra cinesi hanno attraversato la “linea mediana” dello Stretto di Taiwan nel secondo giorno di esercitazioni militari su vasta scala in risposta alla visita a Taipei della presidente della Camera americana Nancy Pelosi: in una nota, il ministero della Difesa dell’isola ha definito le ultime manovre come «altamente provocatorie».
Il ministero delle Difesa di Taipei ha reso noto che, nel conteggio fino alle 17 locali (11 in Italia) 68 caccia e 13 navi da guerra cinesi hanno attraversato la linea media informale che divide lo Stretto di Taiwan.
Intanto secondo il Washington Post gli Stati Uniti avrebbero convocato l’ambasciatore cinese alla Casa Bianca per discutere la crisi di Taiwan.
Pechino ha inoltre annunciato la chiusura della cooperazione con gli Stati Uniti su diversi dossier. La Cina «sospenderà i colloqui sui cambiamenti climatici tra Cina e Stati Uniti» e annullerà un incontro tra i leader militari e due incontri sulla sicurezza, ha affermato il ministero degli Esteri cinese, citando «il disprezzo» mostrato da «Pelosi per la forte opposizione della Cina» alla sua visita a Taiwan.
Cina: «Taiwan è questione di sovranità non di democrazia»
L’essenza della vicenda di Taiwan «non è una questione democratica, ma una questione di principio importante sulla sovranità e l’integrità territoriale della Cina», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying.
Blinken: «Manovre Cina escalation significativa»
ESERCITAZIONI CINESI SULLO STRETTO DI TAIWAN
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha condannato le esercitazioni militari della Cina intorno a Taiwan definendole «una escalation significativa». Secondo Blinken non c’è «alcuna giustificazione» per le manovre decise da Pechino in risposta alla visita a Taiwan della presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi.
Sul fronte interno, la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen ha rivolto un appello alla comunità internazionale affinché «sostenga» l’isola di fronte alla minaccia cinese e «impedisca qualsiasi escalation nella regione».
Il governo e le forze armate di Taipei, ha scritto su Twitter, stanno «monitorando da vicino» le esercitazioni militari cinesi. I militari di Taiwan, ha aggiunto, sono «pronti a rispondere se necessario».
Sanzioni contro Pelosi per visita a Taipei
Come conseguenza della visita la Cina ha annunciato «di voler imporre sanzioni» alla presidente dei deputati americani Nancy Pelosi e alla sua «famiglia» dopo la visita a Taiwan, che ha scatenato la rabbia di Pechino e il lancio di vaste esercitazioni militari.
Con la sua visita, la Pelosi ha «seriamente interferito negli affari interni della Cina e minato la sua sovranità e integrità territoriale», ha affermato il ministero degli Esteri, senza fornire però dettagli sulle possibili sanzioni.
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