ius scholae 1

SULLA CITTADINANZA AI FIGLI DEGLI STRANIERI FINISCE IN CACIARA, COME AL SOLITO - LA DESTRA PROVA A FARE OSTRUZIONISMO ALLA CAMERA SULLO "IUS SCHOLAE", LA NORMA VOLUTA DA SINISTRA, RENZIANI E CINQUE STELLE PER FAR DIVENTARE ITALIANI I RAGAZZI DI OGNI NAZIONALITÀ CHE FREQUENTANO ALMENO 5 ANNI NELLE NOSTRE SCUOLE - LEGA E FRATELLI D'ITALIA PRESENTANO MIGLIAIA DI EMENDAMENTI: "VOLETE LA SHARIA!" - MA AGLI ITALIANI LO SPAURACCHIO AGITATO NON FA COSÌ PAURA: SECONDO I SONDAGGI IL 60% È FAVOREVOLE ALLA NORMA...

Carlo Bertini per "La Stampa"

ius scholae 3

 

«State usando i bambini per la vostra campagna elettorale!», attacca la leghista Simona Boldonari, spalleggiata dal collega in cravatta verde Edoardo Ziello, che per non far mancare nulla al dibattito chiede libertà sull'outfit istituzionale. «Siccome il presidente si è tolto la giacca, la togliamo pure noi!».

 

serracchiani

Debora Serracchiani, che del Pd è la capogruppo, ha allertato tutti: pronti alla seduta fiume, la destra vuol far saltare l'arrivo in aula domani (oggi, ndr) dello ius scholae dilatando i voti sul Pnrr, per impedire il voto in commissione che sblocca la legge sulla cittadinanza. Trappola sventata: lo ius scholae passa in commissione e oggi è in aula.

 

SILVIO BERLUSCONI LAURA RAVETTO

La destra ruggisce: «Volete la sharia in Italia, con i genitori che decidono per i loro bambini!», urlano i pasdaran, come la forzista Laura Ravetto.

 

«Siamo a un passo dalla svolta liberale», si fanno forza i renziani e i dem, la sinistra e i grillini. «Loro dicono di no, invece cambia eccome avere la cittadinanza!», dice Boldrini.

 

Sala del Mappamondo, quella delle grandi occasioni, ore 17,30: mentre in piazza Capranica in un flash mob si snocciolano i numeri di You trend («il 60% degli italiani, anche di destra, vuole lo ius soli. E un milione di ragazzi attende la cittadinanza»), cento metri più in là, in piazza Montecitorio, si combatte la battaglia dello ius scholae.

 

ius scholae 4

La legge che la destra vuole stroncare sul nascere e che la sinistra vuole battezzare. I leghisti e i meloniani si inventano un «doppio ostruzionismo», per dirla con Andrea Giorgis, che del Pd è uno dei difensori di questa «norma minima di civiltà», per concedere lo status di italiani ai bambini che frequentino un ciclo scolastico di cinque anni.

 

Doppio ostruzionismo, dunque, in aula e in commissione: uno sugli ordini del giorno del Pnrr in modo da impedire che in commissione - secondo ostruzionismo - si voti il mandato al relatore per portare la norma sulla cittadinanza oggi in aula come previsto dal calendario. Dettaglio non da poco, per provare a saltare un altro mese e arrivare ad agosto.

 

ius scholae 2

L'azione a tenaglia della presidenza grillina di Giuseppe Brescia e dei giallorossi fa sì che alla fine si voti l'ok alla legge, senza aver finito di esaminare 200 dei 500 emendamenti. La maggioranza si divide: Lega e Fdi votano no, Fi si spacca a sua volta: Polverini dice sì, la Calabria no.

 

Dopo tre mesi di lotta, dopo aver provato a contingentare i tempi, Brescia infatti forza la mano, «una cosa poco simpatica», lo attacca Igor Iezzi, braccio destro di Salvini. Pronto a scodellare in aula un migliaio di emendamenti per strappare un rinvio che suoni come campana a morto: «Ci saranno i decreti urgenti, poi la sessione di bilancio a settembre, e via».

 

ius scholae 1

Dettaglio cruciale: se la legge fosse arrivata in aula a luglio, salterebbe il voto a settembre per una questione di regole. «Venticinque sedute per votare centinaia di emendamenti», scuote la testa il capogruppo di Leu, Federico Fornaro, «ed è chiaro cosa vogliono fare: niente».

 

renata polverini foto di bacco

Il motivo è semplice: il fronte del sì alla Camera potrebbe ottenere il primo via libera: il Pd, tutti i grillini, «anche tendenza Di Maio», Leu, Iv e anche mezza Forza Italia.

 

ANNA GRAZIA CALABRIA SILVIO BERLUSCONI face

«Noi - annuncia Iezzi - faremo ostruzionismo, useremo tutte le armi. E poi chiedo: se un ragazzo non è d'accordo ad avere la cittadinanza italiana, chi lo protegge? Nessuno lo sa». Forza Italia è divisa alla meta: aveva votato il testo base, ma ora ha condizionato il suo sì a una modifica che allunghi il periodo di frequentazione scolastica a otto anni, elementari e medie.

 

«Bisogna eliminare qualunque automatismo», frena Anna Grazia Calabria, dopo aver litigato con Renata Polverini, la più morbida tra gli azzurri. Dietro le quinte, il mandatario di Letta, Matteo Mauri, sta provando a stringere un accordo con i berlusconiani, dando l'ok alla richiesta di essere promossi alle elementari per avere la cittadinanza. «Lo fanno solo per i genitori - insiste Iezzi - che con il figlio italiano non saranno mai espulsi...». Veleni e colpi di coda.

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…