giuseppe conte vittorio colao

QUOTE ROSA PER COLAO – CONTINUA IL PROCESSO PER SMONTARE LA CREDIBILITA’ DEL CAPO DELLA TASK-FORCE. QUANDO NON APPARE UN PEZZO CHE LO CORCA SUL “FATTO”, CI PENSA LO STESSO CONTE A DISPERDERE LE SUE PROPOSTE NEI RIVOLI DELLA POLITICA. DEL RESTO, FU ''IMPOSTO'' DA MATTARELLA A CONTE CHE TEME SEMPRE DI ESSERE OSCURATO DALLA STATURA DELL’EX AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA VODAFONE

QUOTE ROSA PER COLAO

Da “la Stampa”

TASK FORCE COLAO

 

Più donne nella task force anti-coronavirus presieduta da Vittorio Colao. Lo annuncia il premier Conte all’indomani di quanto pubblicato oggi da La Stampa: «Ho molto apprezzato – dice il presidente del Consiglio – le parole del gruppo di senatrici che oggi hanno rivendicato un maggior protagonismo delle donne nelle commissioni tecniche nate per supportare il Governo nella difficile gestione della crisi da Covid-19».

 

Colao

Conte ha annunciato una sua telefonata a Colao, «per comunicargli l'intenzione di integrare il comitato di esperti che dirige attraverso il coinvolgimento di donne le cui professionalità saranno di decisivo aiuto al Paese».

 

Allo stesso modo, nelle prossime ore, Conte chiederà anche al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli «di integrare il Comitato tecnico-scientifico con un'adeguata presenza femminile. Analogo invito rivolgo anche a tutti i ministri affinché tengano conto dell'equilibrio di genere nella formazione delle rispettive task force e gruppi di lavoro».

 

La ricetta di Colao per la ripresa: occhio ai dati locali

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

sergio mattarella giuseppe conte 8

«Progressività» «microattenzione ai dati locali» e misure economiche «mirate» che possano migliorare la «pendenza della ripresa del 2021». La ricetta per l' avanzamento della Fase 2 al quale sta lavorando Vittorio Colao è contenuta in questo schema, discusso con alcuni amici dell' associazione Cultura Italiae, una piattaforma di idee e proposte che unisce uomini di arte, sport e impresa.

 

tutte le task force del governo conte sul coronavirus

Il manager è alle prese con la nuova missione che gli ha dato da compiere Conte: scovare i modelli migliori per la ripartenza del Paese. Adesso inizia la fase più dura e la sfida per la task force di Colao sarà partorire soluzioni innovative sulla mobilità, sulla flessibilità che riguarderà la concezione degli spazi e del tempo. Colao non entra nei dettagli dell' esperienza di aver guidato per due intense settimane un gruppo di lavoro che ha fatto da advisor per Palazzo Chigi.

 

E nel quale, secondo quanto riferito alla Stampa, c' è anche chi non nasconde un po' di delusione per l' interlocuzione zoppicante con il governo e per aver visto molte proposte disperdersi nei rivoli della politica. La fretta di sbloccare il Paese, a detta di una fonte interna, non ha permesso di recepire e analizzare le diverse soluzioni offerte.

 

Per esempio, sulla rimodulazione delle categorie che sarebbero dovute tornare alla propria attività. Non è un segreto, che la proposta del team di Colao è stata anche quella di valutare di lasciare a casa le persone più anziane. Detto questo, l' ex amministratore delegato di Vodafone offre agli amici una sua analisi ottimistica dei dati.

VITTORIO COLAO

 

L' Italia è stata colpita 2-3 settimane prima di altri Paesi. Questo svantaggio si è aggravato per la concentrazione del contagio in Lombardia, dovuta a circostanze di «ipermobilità locale». Altri fattori che svelano la vulnerabilità italiana sono la «popolazione più vecchia» e «con più contatti intergenerazionali».

 

Nonostante ciò, le vittime in Italia, sia ufficiali sia quelle frutto della differenza tra le medie degli anni passati e il 2020, sono quasi uguali nel Regno Unito, in Spagna e in Francia, Paesi con popolazioni simili. Dunque, secondo Colao, è sbagliato parlare di «fallimento» e di «caos» del modello italiano.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…