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IN FORZA ITALIA MONTA LA FRONDA ANTI-BERLUSCONI - BARELLI E GASPARRI (FUMO NEGLI OCCHI PER MARINA B.) HANNO SPINTO TAJANI A CRITICARE LA PRIMOGENITA DI SILVIO PER LA SUA DURA NTERVISTA CONTRO MELONI E LA GOVERNANCE DI FORZA ITALIA - IL SOGNO IMPOSSIBILE: TROVARE IMPRENDITORI CHE SI ACCOLLINO I 99 MILIONI IN FIDEJUSSIONI IN MANO ALLA DINASTY BERLUSCONI - ALTRIMENTI, L'IDEA DI VEDERE QUANTO CONTA ANCORA IL NOME BERLUSCONI NEL SIMBOLO (SONDAGGIO RISERVATO IN CORSO...)
DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE)
TAJANI RADUNA IMPRENDITORI: “ORA LIBERARSI DAL GIOGO DI B.”
Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”
Da qualche giorno la parola d’ordine tra i fedelissimi del leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani è chiara: rendersi autonomi dalla famiglia Berlusconi. Il prima possibile. L’intervista concessa lunedì scorso al Foglio in cui Marina Berlusconi, primogenita di Silvio, ha dato la linea politica al partito (con sconfessioni incluse di Tajani stesso e della premier Giorgia Meloni), sulla guerra in Ucraina, sul trumpismo e sui diritti civili, infatti non è andata giù allo stato maggiore di Forza Italia.
Colloquio che secondo alcune fonti non era stato concordato con Tajani, mentre i fedelissimi del vicepremier sostengono che era “assolutamente informato”. L’ordine, istantaneo, dato ai dirigenti forzisti, è stato quello di minimizzare pubblicamente: Marina Berlusconi è un’imprenditrice, non ha ruoli e può dire quello che vuole, è stato il diktat.
E però la reazione politica è soprattutto un’altra. Sotto traccia. Secondo due fonti azzurre a conoscenza della questione, il leader di Forza Italia si sta seriamente ponendo il problema di come liberarsi il più in fretta possibile del giogo della famiglia Berlusconi. E non solo sta provando a farlo da un punto di vista politico e comunicativo ripetendo che Forza Italia “non è più il partito di Berlusconi”.
MARINA BERLUSCONI INTERVISTATA DAL FOGLIO
[…] Tajani sa benissimo che l’unico modo per farlo sarebbe quello di liberarsi dalla famiglia dal punto di vista economico. I Berlusconi, infatti, come ha spiegato Pier Silvio al Fatto lo scorso 13 dicembre, non vogliono “vendere Forza Italia” e di fatto detengono il controllo del partito accollandosi i debiti per 99 milioni ereditati negli anni.
Come fare? Sempre secondo le stesse fonti, l’idea sarebbe quella di mettere insieme una cordata di imprenditori che possano sostenere economicamente il partito e farsi carico, nel tempo dei debiti. E una volta fatto questo presentarsi dalla famiglia Berlusconi e proporre di ripagare i debiti. La famiglia dell’ex Cavaliere a quel punto potrebbe dovrà decidere se vendere o continuare a sostenere il partito impegnarsi direttamente in politica.
La regia sarebbe stata affidata a due dirigenti di Forza Italia, fedelissimi di Tajani: il capogruppo azzurro alla Camera, Paolo Barelli, e il capo delegazione al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello. Qualche nome di possibili imprenditori facoltosi in grado di sostenere economicamente il partito inizia già a circolare: oltre alla solita Letizia Moratti, c’è anche la new entry in Forza Italia Gianfranco Librandi […].
Poche settimane dopo il suo ingresso in Forza Italia, il 18 novembre Librandi ha fatto un primo bonifico agli azzurri – regolarmente registrato e disponibile nel database delle erogazioni liberali della Camera – da 50 mila euro al partito. A inizio febbraio, poi, è stato nominato vicecoordinatore del partito in Campania.
Oltre a Librandi, c’è anche Antonio D’Amato, ex presidente di Confindustria dal 2000 al 2004, in ottimi rapporti con l’ex presidente del Consiglio Berlusconi, di cui si fa il nome anche per la candidatura alla Regione Campania (anche se a quel posto aspira Martusciello).
[…] Infine, si fa il nome anche di Antonella Ballone, presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia e da gennaio nel Cda di Ita Airways. […]