
I MIRACOLI DEL CAMPIDOGLIO - COME HA FATTO LO STIPENDIO DELL'ASSESSORA PAOLA MURARO A TRIPLICARSI NEGLI ANNI DI ALEMANNO SINDACO? LA CONSULENZA È PASSATA DA 30MILA DEL 2004 A 100MILA EURO NEL 2010 - E FINO AL 2014 LA MURARO NON HA PRESENTATO NESSUNA DENUNCIA SULLE IRREGOLARITÀ NEGLI IMPIANTI. PERCHÉ?
Gabriele Isman per “la Repubblica”
Nel 2004 erano 30mila euro, nel 2008 con Alemanno sindaco e Panzironi amministratore delegato arrivano a 80 mila, nel 2010 a quasi 100mila e l' ultimo contratto, terminato il 30 giugno scorso, ne prevedeva 115 mila.
In 12 anni 1 milione e 136 mila euro: è quanto ha avuto dall' Ama Paola Muraro assessora ai Rifiuti della giunta Raggi (nominata il 7 luglio) in guerra con l' Ama municipalizzata guidata da Daniele Fortini. Uno scontro durissimo, che parte dal blitz dell' assessora con diretta via Facebook e processo in streaming ai vertici dell' azienda, passa alle cinque ore di deposizione del manager in Procura e arriva alla minaccia della Muraro: «Ho pronto un mio dossier ».
E di carte dovrebbe averne parecchie, visto che a lungo è stata la responsabile dell' Autorizzazione integrata ambientale di Ama, la persona incaricata di verificare e certificare che quanto entrava e quanto usciva dagli impianti fosse in regola con le norme sui rifiuti.
I LEGAMI CON FISCON
«Muraro era il braccio destro di Fiscon» dicono in azienda. Giovanni Fiscon in Ama ha significato tanto: direttore operativo tra il '93 e il '95, direttore Operazioni nel 2007, direttore Direzione Esercizio nel 2010, direttore generale dall' aprile 2013 fino a quel 2 dicembre 2014 che a Roma segna la prima raffica di arresti di Mafia Capitale. Quel giorno finì in manette anche Panzironi.
A febbraio 2014 l' allora sindaco Marino aveva chiamato all' Ama Fortini, all' epoca presidente di Federambiente (l' associazione di categoria delle municipalizzate dei rifiuti poi confluita in Utilitalia): nella stessa Federazione Muraro vanta esperienze tra il 2010 e il 2012, come spiega il suo curriculum. «La portò Fiscon. Roma qui non ha mai avuto la presidenza in 40 anni, ma, come Milano, ha sempre ottenuto una delle due vicepresidenze» spiegano in Utilitalia. E dopo Mafia Capitale anche in Ama il ruolo della Muraro viene ridimensionato.
LE MANCATE DENUNCE
Si arriva ai giorni nostri, al blitz del 12 luglio con la sindaca Raggi e l' assessora Muraro all' impianto Ama di Rocca Cencia. «Fa tre-quattro tonnellate invece delle 200 previste, questo impianto è stato inaugurato ufficialmente ma è stata un' inaugurazione beffa per tutta la città, queste cose vanno denunciate» tuona l' assessora che aggiunge: «Io l' ho detto negli ultimi anni». In realtà non risulterebbero sue segnalazioni fino all' avvento di Fortini che in compenso dal suo arrivo in azienda ha presentato 14 esposti in procura.
IL NUOVO DG DI AMA
Nel dicembre 2014, dopo l' arresto di Fiscon, in Ama era arrivato da Acea Alessandro Filippi che però, nel suo primo giro negli impianti, si convince che qualcosa non va. Decide di rivolgersi a un consulente esterno conosciuto in Acea che gli conferma i dubbi.
Soltanto allora Muraro comincia a scrivere per spiegare perché non aveva segnalato in passato le anomalie.
L' INTERVENTO DEL NOE
Muraro interverrà di nuovo a inizio 2016, quando i carabinieri del Noe si presentano a sorpresa a Rocca Cencia - ma anche all' impianto sulla Salaria e nei due di Manlio Cerroni a Malagrotta - per eseguire campionamenti dei rifiuti trattati. I Noe intervengono nell' ambito degli accertamenti disposti dalla Commissione bicamerale Ecomafie. Ai campionamenti devono essere presenti anche i responsabili Aia delle singole aziende. Per l' Ama c' è Paola Muraro, che contesta i metodi del campionamento.
Quanto raccolto dai carabinieri finisce nei laboratori scelti dalla Procura, e quelli di Rocca Cencia sarebbero non a norma. Viene sentita anche la responsabile Aia di Ama, ancora Muraro, ma non si raggiunge un accordo e quindi dal confronto bonario si passa all' indagine, che prevede da parte di Ama la nomina di consulenti tecnici di parte. E il procedimento è ancora in corso.
I VECCHI PROCEDIMENTI
Non è la prima contestazione che viene mossa ad Ama negli anni, ma stavolta c' è una differenza rispetto al passato. In almeno altri due casi la figura della responsabile Aia per l' azienda e del consulente tecnico di parte per Ama erano coincidenti. E chi era? Paola Muraro, ma questo in alcuni casi non era bastato all' azienda per evitare le multe.