viktor orban giorgia meloni

“COME VA CON MATTEO?” – L’AFGHANISTAN E I MIGRANTI, CERTO, MA IL VERO MOTIVO DELL’INCONTRO TRA ORBAN E GIORGIA MELONI A ROMA ERANO LE ALLEANZE IN EUROPA: IL “VIKTATOR” UNGHERESE, RIMASTO SENZA UN GRUPPO, SOGNA DI RIUNIRE CONSERVATORI E SOVRANISTI. MA SALVINI HA UN’ALTRA IDEA IN MENTE, ANCHE PERCHÉ DEVE INIZIARE A PRENDERE LE DISTANZE DAGLI EURO-APPESTATI PER POTER ANCHE SOLO SPERARE DI CONTARE QUALCOSA IN FUTURO…

VIKTOR ORBAN GIORGIA MELONI

Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera”

 

Tarda mattinata dell'ultimo sabato di agosto, Hotel Minerva, a pochi passi dal Pantheon, nel cuore della Capitale: Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, accompagnata dall'europarlamentare Carlo Fidanza, varca l'ingresso e si dirige verso una sala riservata che si trova al pianterreno dell'albergo, dove ecco il premier ungherese Viktor Orbán e il ministro della Famiglia e vicepresidente di Fidesz, Katalin Novak. L'incontro è stato tenuto coperto fino all'ultimo secondo utile.

 

Da qualche giorno Orbán si trova a Roma con la famiglia - «è nel suo albergo preferito» - ed è stato anche avvistato in un ristorante di Trastevere. Ufficialmente è in Italia per una vacanza e per prendere parte al Meeting delle rete internazionale dei legislatori cattolici. Fatto sta che Meloni e Orbán si sentono e fissano una colazione per confrontarsi sui principali argomenti di attualità. Nasce così il faccia a faccia.

 

mateusz morawiecki viktor orban matteo salvini

«Ci vediamo sabato mattina all'Hotel Minerva» le dirà il premier ungherese. «D'accordo» risponderà la leader di FdI. Davanti a un caffé e a un cappuccino, con tanto di foto di rito che farà il giro dei social, per un'ora e un quarto la presidente dei conservatori europei e il premier ungherese passano in rassegna una serie di temi. L'incipit ruota tutto attorno alla crisi afghana.

 

I due sono preoccupati dal flusso migratorio che potrebbe gravare ulteriormente sull'Europa. Il ragionamento che fanno entrambi suona più o meno così: «La comunità europea si faccia carico di questi rifugiati sostenendo l'accoglienza nei paesi limitrofi, senza gravare ulteriormente sull'Europa». E ancora: «Occorre vigilare attentamente sulle possibili infiltrazioni terroristiche».

giorgia meloni e viktor orban

 

Capitolo pandemia e ricette per la ripresa economica. Meloni si complimenta per i risultati della crescita ungherese, il dato migliore degli ultimi 30 anni. «Come fate? Qual è la ricetta?». Risposta di Orbán: «Abbiamo aiutato le imprese». «Da noi invece i ristori non sono arrivati, e il denaro lo abbiamo destinato alla spesa dei monopattini» ironizza lei. Non si segnalano commenti su Mario Draghi e il suo governo. «Nemmeno una battuta», giurano.

 

STAY HUNGARY, STAY FOOLISH - SALVINI E ORBAN BY CARLI

Sia come sia, la discussione entra nel vivo - ed è forse il verro motivo dell'incontro - quando i due affrontano il dossier «destra in Europa». Meloni dirà dopo l'incontro che «continuiamo a lavorare sull'obiettivo comune di avere una destra europea sempre più forte e decisiva».

 

D'altro canto, al momento Orbán e i suoi parlamentari a Strasbrugo non sono iscritti ad alcun gruppo. E non è un mistero che il progetto di Orbán sia quello di riunire i conservatori (Ecr) e i sovranisti (Id). Eppure il leader ungherese vuole prima vedere come andranno a finire le elezioni in Germania.

 

GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN

«Un conto è se la Cdu sarà il primo partito, un conto è se non lo sarà più». Nell'attesa Orbán è incuriosito da quali siano oggi i rapporti fra la presidente dei conservatori europei e il leader della Lega. A un certo punto domanda: «Come va con Salvini?». Risposta: «Siamo uniti ma la competizione c'è». Già, Salvini. Avrà anche lui un colloquio con il premier ungherese? «Non è in agenda. Forse la prossima settimana». risponde lo staff di via Bellerio. E a fine giornata il meloniano Fidanza parlerà «di un confronto a tutto campo tra due leader uniti da una forte sintonia e da idee chiare e molto forti».

MATTEO SALVINI VIKTOR ORBANsalvini orban

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