luca morisi

UN COMPLOTTO A OROLOGERIA? ECCO LA CRONISTORIA DELLA NOTTE PAZZA DI LUCA MORISI - È IL 14 AGOSTO, UNA CALDA SERA A BELFIORE, PAESINO IN PROVINCIA DI VERONA. MORISI È IN COMPAGNIA DI UN 50ENNE (IL SUO COMPAGNO?) E DI DUE RAGAZZI ROMENI GIUNTI DA MILANO - SI IPOTIZZA CHE IL FESTINO A CASA MORISI, DURATO OLTRE 12 ORE, ABBIA PRESO UNA PIEGA BALORDA. UNA DISCUSSIONE? UN LITIGIO PER SOLDI? I VICINI VENGONO SVEGLIATI DAL FRACASSO. E NON SONO SORPRESI. CONOSCONO IL "CONTINUO VIAVAI" DI CASA MORISI - SALVINI HA ALZATO LO SCUDO IN DIFESA DEL SUO BRACCIO DESTRO. MA POTEVA FARE DIVERSAMENTE? UN AMICO CHE MOLTO HA FATTO E TANTO HA VISTO, NON SI PUÒ MOLLARE AL SUO DESTINO. CHISSÀ, POTREBBE VENIRGLI VOGLIA DI APRIRE IL CASSETTO DEI RICORDI…

DAGOREPORT

 

LUCA MORISI

Un complotto anti-Salvini? Un'inchiesta "a orologeria" per fermare la Lega? Lo scandalo che ha travolto Luca Morisi, il guru della comunicazione della Lega beccato con la cocaina e markette in casa, ha dato la stura alla solita dietrologia. In barba alle fanta-ricostruzioni, le ipotesi che circolano tra gli inquirenti riportano gli eventi a una dimensione più elementare. Un caso di cronaca che, come una palla di neve, si è gonfiato con una serie di circostanze a catena, fino a diventare una valanga.

 

LA CASA DI LUCA MORISI

I fatti.

È il 14 agosto, una calda sera a Belfiore, paesino in provincia di Verona. A palazzo Moneta, un ex complesso colonico restaurato, nell'appartamento al primo piano di via Corte Palazzo, Luca Morisi è in compagnia di un misterioso 50enne (che alcuni indicano come suo compagno) e di due ragazzi romeni, contattati attraverso l’app gay Grindr, giunti da Milano.

 

matteo salvini e luca morisi 5

I quattro si godono la serata, consumano quello che i giornali hanno descritto come "festino". Probabilmente non è la prima volta che accade. I vicini di casa hanno raccontato ai giornali che a casa del social-guru di Salvini c'era "un continuo viavai". Qualche orecchio indiscreto, di quelli sempre allerta nei comprensori numerosi (e lì abitano 46 famiglie), aveva già intercettato in passato rumori molesti, schiamazzi, forse urla, musica a manetta.

 

luca morisi

Qualcuno dei dirimpettai di Morisi aveva già segnalato ai carabinieri quell'appartamento fin troppo movimentato per gli standard familiari di Belfiore. Le stesse forze dell'ordine, d'altronde, conoscevano bene il residence: era finito al centro di una puntata di "Report", di ottobre 2019, sulla macchina di propaganda della Lega, la famigerata "Bestia", e sui suoi presunti finanziatori occulti.

 

La trasmissione di Sigfrido Ranucci rivelò che Morisi aveva comprato l'appartamento a Belfiore nel 2007 da una società (la Socec) di Andrea Lieto, imprenditore con aziende in paradisi fiscali e in strette relazioni con uomini d’affari russi. Molto del residence, dei suoi inquilini, delle dinamiche notturne in casa Morisi, quindi, è già noto ai carabinieri.

matteo salvini e luca morisi 4

 

Si arriva alla sera del 14 agosto. Si ipotizza che, a un certo punto, il festino a casa Morisi sul finale abbia preso una piega imprevista. I due ragazzi romeni, secondo le ricostruzioni, erano lì da almeno 12 ore, forse anche di più. Qualcosa potrebbe essere andato storto. Un'incomprensione? Una discussione? Un litigio per soldi? La tensione sale, e con essa il tono di voce di chi è in casa. I vicini vengono svegliati dal fracasso. E non sono sorpresi. Conoscono il "continuo viavai" di casa Morisi. Ma fa caldo, è ferragosto, l'insofferenza sale alle stelle, e qualcuno chiama i carabinieri.

 

matteo salvini e luca morisi 3

I militari, che probabilmente già avevano maturato le loro convinzioni su ciò che stava accadendo a Belfiore, intervengono. Arrivano in zona e s'appostano con l'obiettivo di vederci chiaro. Restano in attesa fino a quando fermano l'auto con a bordo i due ragazzi romeni.

 

Come scrive Fiorenza Sarzanini sul "Corriere": "Il sospetto è che il controllo fosse mirato. E che i militari li abbiano fermati perché convinti che nell'auto avrebbero trovato droga". E' quel che avviene. Uno dei due ragazzi "canta": racconta di avere nello zaino la droga liquida, indica Morisi come la persona che gliel'ha fornita (come pagamento della serata?). I carabinieri partono con la perquisizione in casa del social-guru e salta fuori la cocaina nascosta nei libri e nei piatti di ceramica.  

matteo salvini e luca morisi 2

 

A quel punto la frittata è fatta e Morisi è nei guai: scatta la segnalazione al prefetto per uso personale di cocaina e le dichiarazioni dei due giovani portano la procura di Verona ad aprire un fascicolo ipotizzando la cessione di stupefacenti.

 

PERQUISIZIONE A CASA DI LUCA MORISI

E’ il 14 agosto. La notizia-bomba è innescata eppure non esplode. Nulla trapela nell'immediato né nei giorni successivi. Anche perché all'interno della procura veneta non si respira di certo un clima "ostile" alla Lega e ai suoi esponenti. La stessa procuratrice di Verona ha precisato: "Non abbiamo divulgato noi la vicenda".

 

Passano due settimane. Il primo settembre, sottolinea la Sarzanini, Luca Morisi e Matteo Salvini sono a confronto. Stanno discutendo animatamente di strategie elettorali. Il "Capitone" rimprovera alcune scelte sbagliate, teme per la rimonta di Fratelli d'Italia, lo accusa per il cedimento nei sondaggi. Il faccia a faccia s'accende fino a quando il sistema nervoso di Morisi crolla: racconta tutto al suo leader. La cocaina, i romeni, la perquisizione.

luca morisi

 

Salvini è una furia: ha capito che quella storia è una granata lanciata sotto i suoi piedi. Non c'è via d'uscita: il "Capitone" impone a Morisi le dimissioni dalla ‘’Bestia’’. Che arrivano più di venti giorni dopo: il 24 settembre il 47enne laureato in Filosofia lascia il suo incarico adducendo generiche "questioni personali".

 

La notizia dell'addio di Morisi rimbalza su tutti i giornali, siti, social network. E' possibile che, a quel punto, uno dei ragazzi romeni coinvolti nel festino abbia riconosciuto chi lo aveva ospitato poche settimane prima. E con cui non era finita per niente bene, fra urla e strepiti.

 

LA CASA DI VILLEGGIATURA DI LUCA MORISI

L'ipotesi degli inquirenti è che il ragazzo, per qualche ruggine pendente, abbia voluto spifferare tutto. Ecco perché prende piede il sospetto che sia quella del romeno la "gola profonda" che ha consegnato a "Repubblica" la notizia-bomba. Una vendetta da consumare a mezzo stampa.

 

La vicenda che ha svelato le "fragilità esistenziali irrisolte" di Luca Morisi improvvisamente scoperchia il tema dell'omosessualità (e dell'uso di droga) all'interno della Lega. Nel suo libro "Senza paura", Alessandro Zan ha rivelato di aver visto a Mykonos un deputato leghista slinguazzare un altro uomo.

LUCA MORISI

 

Il senatore della Lega, Simone Pillon, in un colloquio con "il Foglio", ha parlato apertamente di una "corrente Mykonos" nel Carroccio: "I gay del mio partito. Sono tantissimi. Li conosco tutti. Tra Camera e Senato non bastano due mani per contarli". Un tema delicato e scivoloso per la Lega salviniana, mai tenera con il mondo Lgbt e le sue battaglie, e ancora legata al celodurismo di Bossi.

 

Sul caso Morisi, Salvini non ha avuto incertezze. Ha alzato lo scudo in difesa del suo braccio destro: "Ti voglio bene amico mio, su di me potrai contare. Hai fatto male a te stesso ma su di me potrai contare sempre". Una presa di posizione molto criticata dai social e dagli osservatori politici, Giuliano Ferrara in testa. Come a dire: ma neanche una parola di autocritica? Un pentimento? Una resipiscenza?

MATTEO SALVINI LUCA MORISI MEME

 

Facile a dirsi. Ma il "Capitone" poteva fare diversamente? Un amico e suo braccio destro, che molto ha fatto e tanto ha visto, non si può mollare al suo destino. Chissà, potrebbe venirgli voglia di aprire il cassetto dei suoi ricordi…

 

tweet su luca morisi indagato 6tweet su luca morisi indagato 3IL POST DI MATTEO SALVINI SU LUCA MORISIMATTEO SALVINI E LUCA MORISI MEMEandrea paganella matteo salvini luca morisiluca morisi, matteo salvini e lo staff della lega festeggiano la vittoria alle europeeSALVINI E MORISI CON MITRAGLIETTA LUCA MORISILUCA MORISIluca morisi MEME SU MATTEO SALVINI E LUCA MORISI

Ultimi Dagoreport

meloni salvini chat fratelli d'italia

CACCIA ALLA TALPA! - DIVERSI ESPONENTI DI FRATELLI D'ITALIA AVREBBERO INTENZIONE DI RIVOLGERSI AL GARANTE DELLA PRIVACY DOPO LA PUBBLICAZIONE DEL LIBRO "FRATELLI DI CHAT. STORIA SEGRETA DEL PARTITO DI GIORGIA MELONI” – MA VE LI IMMAGINATE MELONI, LA RUSSA, CROSETTO, URSO CONSEGNARE VOLONTARIAMENTE IL LORO CELLULARE ALLE "TOGHE ROSSE" PER SCOVARE "L’INFAME"? - LA TALPA, INVECE, PASSANDO PER VITTIMA E DENUNCIANTE, ALLONTANA DA SE’ LA POSSIBILITÀ DI VERIFICA, COSTRINGENDO LA MAGISTRATURA A GUARDARE AL DI FUORI DEI PARLAMENTARI: QUINDI GLI STAFF, LE SEGRETERIE, I PORTAVOCE, GLI ANELLI PIÙ DEBOLI…

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?