L’ELEFANTINO FERRARA: ‘’IL SUCCESSORE DI BERLUSCONI PUÒ ESSERE SOLO BERLUSCONI’’. AMEN

Da "il Foglio"

Berlusconi non vuole mollare. Non vuole darla vinta ai magistrati e giudici politicizzati che ne hanno decretato la decadenza con una sentenza infida e con una scarica di processi assurdi, frutto di avversione pregiudiziale all'Arcinemico e di una cultura inquisitoria dell'azione penale. Non vuole darla vinta ai posseduti di Arcore, i cacciatori di streghe sempre in funzione, che come suggerisce Guido Vitiello in prima pagina dovrebbero prendersi un periodo di riposo, la famosa pacificazione.

Berlusconi ha fondato un partito, due partiti (Forza Italia e poi il Pdl) di cui è sempre stato l'alfa e l'omega, l'ispiratore e il caoticissimo leader personale. La successione a Berlusconi è Berlusconi, donec aliter provideatur. Più lo corcano più reagisce. E' umano e politicamente e civilmente comprensibile. Potrebbe reagire diversamente, lasciare spazio a progetti e ambizioni di diverso genere?

Forse, se si fosse manifestata in autonomia, e a partire dalla capacità di ricomprenderlo senza trucchi nella partita, una strategia alternativa. Non se ne vede nemmeno un piccolissimo spunto. Manca il quid, non c'è che dire. Non mancano invece le vocazioni opportunistiche (tradimento è parola moralistica e malata, che non usiamo).

In questa situazione quel che a Berlusconi non è riuscito alle Camere, sfiduciare il governo Letta e ridurre alla sua ragion politica la pattuglia dei ministeriali e altra carne da Parlamento, può riuscirgli nel suo partito, che torna a essere denominato secondo il brand originario nell'ambito di una chiara operazione di (ri)presa di possesso della leadership dopo lo schiaffo del 3 ottobre, quando i ministeriali lo obbligarono a una fiducia dell'ultimo minuto, sulla quale il Cav. mise sfrontatamente e giocosamente, ma non "senza tormento" come volle precisare, la propria faccia.

Da quella occasione nulla è sortito di serio: ex nihilo nihil fit o gignitur. Uno la può pensare come vuole (italiani coglioni e corrotti o altre ipotesi che vanno per la maggiore tra la gente che piace) ma il miracolo politico è il consenso restato appiccicato a Berlusconi, nonostante la forza e la virulenza dell'assedio mediatico, giudiziario e politico, esterno e ora anche interno al suo partito o movimento. Bene: Alfano e gli altri sono i primi a sapere come stanno le cose.

Faranno, se secederanno, la fine di un Fini, il padrone di un manipolo di parlamentari senza patria e senza onore che non è rientrato in Parlamento nonostante il giro di giostra da destra a sinistra e con scappellamento al centro. Non esiste alcuno spazio europeo, perbenista, coccolato da Repubblica, per una destra di Sua Maestà. E' solo un penoso equivoco. E allora la piantino di far finta di esistere, e si rassegnino a stare sotto l'ombrello capace di chi li ha politicamente inventati.

 

SILVIO BERLUSCONI CON LA FIGLIA MARINA SILVIO E MARINA BERLUSCONIlls18 silvio marina berlusconi mau vanadiagiuliano ferrara a spasso con i cani foto colantoni gmt francesca pascale e marina berlusconiALFANO E BERLUSCONIalfano berlusconi adn x

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