gabanelli report vegas consob -4

ALLA CONSOB LA RESA DEI CONTI (CORRENTI) - DOPO L'ATTACCO DI 'REPORT', VEGAS BALLA. E SAPETE CHI AVEVA SCRITTO LA LETTERA SUL RISCHIO DEI RISPARMIATORI? CLAUDIO SALINI, DIRIGENTE POI PASSATO NEL CDA DI BANCA ETRURIA E SANZIONATO DA BANKITALIA PER I DISSESTI DELL'ISTITUTO DI AREZZO

Andrea Greco per “la Repubblica

 

gabanelli report vegas consob  4gabanelli report vegas consob 4

Lo scontro all’interno della Consob, strisciante da mesi, torna ad accendersi sul tema principe dell’informazione ai risparmiatori. Il collegio della Commissione, tornato da febbraio in formazione piena a cinque membri dopo la nomina di due commissari da parte del governo, ieri ha votato a larga maggioranza la convocazione di una Commissione entro 10 giorni, per fare definitiva chiarezza sul caso degli “scenari probabilistici” di investimento.

 

LA LETTERA DI CONSOB AGLI EMITTENTI RIVELATA DA REPORT - GABANELLILA LETTERA DI CONSOB AGLI EMITTENTI RIVELATA DA REPORT - GABANELLI

Nessuno esclude nulla, in un clima da resa dei conti che si preparava dal crac delle quattro banche che il 22 novembre scorso hanno azzerato il loro capitale oltre a 788 milioni in loro obbligazioni subordinate, di cui 340 erano di piccoli clienti.

 

Il caso torna alla ribalta dopo la pubblicazione su Report di una lettera del 3 maggio 2011 del responsabile della divisione emittenti della Consob Claudio Salini. Nella missiva, diretta al presidente Giuseppe Vegas, si parla di «rappresentazione dei rendimenti futuri secondo modalità probabilistiche» nei prospetti.

gabanelli report vegas consob  3gabanelli report vegas consob 3

 

Ossia come, basandosi su modelli matematici che attualizzano i flussi, si può esprimere il grado di rischio nell’investire, e le probabilità future di guadagnare o perdere. La situazione degli “scenari” è pasticciata. Perché dapprima, nel marzo 2009, la Consob della gestione di Lamberto Cardia ne aveva sponsorizzato l’inserimento nei prospetti di emissione, dando un dispiacere ai banchieri che in quegli anni vendevano miliardi di loro bond ai loro sportelli per compensare la minor raccolta di denaro e capitale su altri fronti.

 

Tuttavia in quello scorcio di 2011, dopo l’arrivo di Vegas in Consob, agli “scenari” si stava mettendo la sordina, per l’opposizione del neo presidente e del suo mentore politico Giulio Tremonti.

gabanelli report vegas consob  1gabanelli report vegas consob 1

 

Il mercato reagì confuso: alcuni operatori continuavano a mettere gli scenari in prospetto, altri temevano che Consob potesse così «accelerarne l’approvazione» (nota Assonime di marzo 2011).

 

Così, nella missiva di una pagina, il dirigente Salini segnalava al presidente che «gli Uffici non hanno mai rappresentato vantaggi connessi alla tempistica di approvazione del prospetto» dall’inserimento degli scenari; anzi, «conformemente alle indicazioni fornite per le vie brevi dalla S.V. al responsabile divisione studi economici», gli uffici «inviteranno gli emittenti a non inserire tali scenari nel prospetto e ne chiederanno l’eliminazione ove le riportassero per autonoma iniziativa».

 

5 lamberto cardia3 lap5 lamberto cardia3 lap

Le “vie brevi” rimanda a comunicazioni verbali, che non lascino tracce. Ma l’esperto capo Divisione emittenti la traccia l’ha lasciata, protocollata. Tra l’altro, poco dopo Salini uscirà da Consob per approdare al cda di Banca Etruria (dov’è stato sanzionato da Bankitalia nei nuovi panni di controllato): fatto notevole per un ex controllore.

 

Vegas ieri ha replicato con una “nota del presidente”, pubblicata sul sito Consob, e che secondo una ricostruzione alcuni commissari non hanno voluto sottoscrivere. Vi si spiega che già la Consob di Cardia, il 14 luglio 2009, «ritenne di non raccomandare gli scenari probabilistici» nei prospetti, per due motivi: «la forte contrarietà espressa dal mercato », che li riteneva «in contrasto con il quadro normativo europeo in vigore»; e «l’evoluzione del quadro giuridico europeo, che nell’ottobre 2009 ha respinto a schiacciante maggioranza (ma Consob votò a favore, ndr) gli scenari come mezzo di rappresentazione dei rischi, come approvato da Commissione Ue nel 2010».

 

claudio salini ex consob e banca etruriaclaudio salini ex consob e banca etruria

Nel 2012, ha ricordato Vegas, «la disciplina europea è cambiata nuovamente», armonizzando la descrizione dei titoli offerti al pubblico e i loro rischi «con informazioni che non includono gli scenari probabilistici», che pertanto i regolatori nazionali «non hanno il potere di imporre in via generale».

 

La materia però resta controversa: anche in Commissione, dove il vicino chiarimento si annuncia rilevante per i destini non solo degli scenari, ma anche di strategie e indirizzi di un’authority che negli ultimi anni riceve crescenti critiche, ed è stata esclusa dall’arbitrato sul rimborso dei bond di Banca Etruria & C, affidato dal governo all’Anac.

 

Tra l’altro sugli scenari è in corso l’ennesima consultazione: il 9 maggio Consob ha pubblicato una bozza che di fatto li abroga, per «conformarsi alle indicazioni dell’Esma» sui prospetti Mifid dei prodotti finanziari complessi; e li supera con «informazioni sui possibili rendimenti, la struttura delle cedole e la misura entro cui sussiste rischio di perdita totale o parziale del capitale».

 

claudio salini  ex consob e banca etruriaclaudio salini ex consob e banca etruria

Una formula che però finora piace più ai banchieri - l’Abi ha già formalmente approvato la bozza Consob - che non a tecnici e consumatori, i quali chiedono il ripristino degli “scenari”. Con l’argomento che ben poche persone avrebbero comprato, per dire, un bond Banca Etruria 2013 recante dicitura «rischio del 62% di perdere il 46% del capitale ». La consultazione chiude oggi.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - MELONI, CHE JELLA: HA ASPETTATO SETTIMANE PER UN INCONTRO CON TRUMP E NON APPENA GLIELO CONCEDE, IL "DAZISTA" DELLA CASA BIANCA PRIMA SE NE ESCE CON LA TRUCIDA FRASE: “QUESTI PAESI CI CHIAMANO PER BACIARMI IL CULO”, ED OGGI RINCULA COME UN SOMARO SPOSTANDO DI 90 GIORNI L'APPLICAZIONI DEI DAZI (CINA ESCLUSA) – A QUESTO PUNTO, QUALI RISULTATI POTRA' OTTENERE DAL VIAGGIO IN AMERICA? 1) UN TRATTAMENTO “ALLA ZELENSKY” E UN NULLA DI FATTO; 2) UNA PROPOSTA IRRICEVIBILE DI DAZI AL 10% SOLO PER L’ITALIA; 3) TRUMP, DI COLPO RINSAVITO, SFRUTTA L’OPPORTUNITÀ DEL BACIO DI PANTOFOLA DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' PER APRIRE UNA TRATTATIVA CON L’UNIONE EUROPEA. BUM! PER LA DUCETTA SAREBBE LO SCENARIO DEI SOGNI: ALLA FACCIA DI URSULA-MACRON-MERZ POTREBBE VENDERSI COME “SUO” IL MERITO DI AVER FATTO RINSAVIRE "LO SCEMO DEL VILLAGGIO GLOBALE"...

jerome powell donald trump

DAGOREPORT – CHE FARÀ IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE AMERICANA, JEROME POWELL? AL GROTTESCO RINCULO TRUMPIANO DI 90 GIORNI SUI DAZI AVRA' CONTRIBUITO, OLTRE AI MERCATI IN RIVOLTA, L'AVANZARE DI UNA FRONDA REPUBBLICANA  CONTRO IL TYCOON GUIDATA DAL SENATORE RAND PAUL (ORA SONO NOVE) - UNA FRONDA CHE, AGGIUNTA AL VOTO DEI DEM, POTREBBE ANCHE METTERE TRUMP IN MINORANZA AL CONGRESSO - SE IL TRACOLLO DELL’ECONOMIA A STELLE E STRISCE DIVENTERA' INGESTIBILE, L'ARMA FINALE E' L'IMPEACHMENT DEL CALIGOLA PER MALGOVERNO AI DANNI DEGLI STATI UNITI...

donald trump pam bondi laura loomer

FLASH – PAM! PAM! TRUMP FARA' LA FINE DI CLINTON CON MONICA INGINOCCHIATA?NEGLI STATES SI VOCIFERA MOLTO SULLA STRETTA VICINANZA TRA TRUMP E LA CURVACEA MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, PAM BONDIUNA STIMA PARTICOLARE, COME QUELLA RIPOSTA IN PASSATO NELL’ATTIVISTA “MAGA” LAURA LOOMER. SI SPIEGHEREBBE COSÌ L’ASCENDENTE CHE LE DUE DONNE HANNO SUL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO: SE BONDI IMPERVERSA SULLE TV AMERICANE, LOOMER È TALMENTE POTENTE DA AVER CONVINTO IL PRESIDENTE DEMENTE A CACCIARE IL CAPO DEI SERVIZI SEGRETI NSA, TIMOTHY HAUGH – L’ONNIPRESENZA DELLE DUE BOMBASTICHE ERINNI HA SPINTO MELANIA A PRENDERE LE DISTANZE DALLO STUDIO OVALE…

xi jinping donald trump usa cina

CHE FIGURA DI MERDA COLOSSALE PER DONALD TRUMP: A UNA SETTIMANA DALL'INTRODUZIONE DEI DAZI RECIPROCI CONTRO TUTTI I PAESI DEL MONDO, È COSTRETTO A RINCULARE E ANNUNCIA  UNO STOP DI 90 GIORNI ALLE TARIFFE, "TRANNE CHE PER LA CINA" (LE INDISCREZIONI CHE LUNEDÌ AVEVANO FATTO SPERARE LE BORSE ERANO VERE) - IL COWBOY COATTO DELLA CASA BIANCA, DOPO ESSERSI VANTATO CHE GLI ALTRI LEADER LO STESSERO CHIAMANDO PER "BACIARGLI IL CULO", SE L'È FATTA SOTTO DI FRONTE AL TRACOLLO DEI MERCATI, CHE HANNO BRUCIATO 10MILA MILIARDI DI DOLLARI. SOPRATTUTTO, SI È TERRORIZZATO QUANDO HA VISTO I TITOLI DI STATO AMERICANI DIVENTARE SPAZZATURA (IERI UN'ASTA DA 58 MILIARDI DI DOLLARI DI BOND TRENTENNALI È ANDATA QUASI DESERTA)  - PECHINO NON ABBOCCA ALLE MINACCE DEL TYCOON PERCHÉ HA LA FORZA DI RISPONDERE: GRAZIE AL PETROLIO IRANIANO E AL GAS RUSSO, POTREBBE PERSINO TRASFORMARE IN “AUTARCHICA” LA SUA ECONOMIA. E HA IN MANO L'ARMA DA FINE DEL MONDO: HA IN TASCA 759 MILIARDI DI DEBITO PUBBLICO AMERICANO - LA BORSA DI NEW YORK FESTEGGIA