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CONSULTA DELLE MIE BRAME – ITALICUM E JOBS ACT FINIRANNO DI FRONTE ALLA CORTE COSTITUZIONALE E RENZI NON VUOLE SCHERZI – PER TRE POSTI DA GIUDICE GIRANO I NOMI DI AUGUSTO BARBERA, STEFANO CECCANTI, MASSIMO LUCIANI E GUIDO RAIMONDI

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Ugo Magri per “la Stampa

 

Mercoledì è possibile che vengano eletti dalle Camere, in seduta comune, i tre giudici costituzionali mancanti. La Consulta può funzionare anche senza, ma se a un paio dei 12 membri in carica venisse una banale influenza, ecco che il baluardo supremo della legalità, l' organo chiamato a vigilare sulla Carta repubblicana si troverebbe in panne per mancanza di numero legale.


Non a caso Mattarella il 2 ottobre aveva lanciato un appello al Parlamento perché procedesse con le nomine nella «massima urgenza». Da allora l' atteggiamento dei partiti è cambiato. Un po' per effetto del pressing quirinalizio.


Un altro po' perché ai piani alti del governo si sono accorti di quanto la Corte possa risultare decisiva. Per esempio, verrà chiamata a pronunciarsi sulla legge che per Renzi rappresenta la madre di tutte le riforme, vale a dire l'«Italicum». E non serve la sfera di cristallo per scommettere che sul tavolo della Consulta arriveranno altre materie esplosive, tipo il «jobs act».

mattarella in oman con la marina militare italiana  4mattarella in oman con la marina militare italiana 4

 

Nell' ottica renziana, la composizione attuale della Corte non dà garanzie. Vista la prevalenza di professori e «togati», potrebbero derivarne decisioni diametralmente opposte ai calcoli del premier. Si è visto in primavera, quando il ministro Padoan dovette provvedere di corsa a una (parzialissima) perequazione delle pensioni dopo la sentenza che, senza farsi condizionare dal governo, aveva dichiarato inammissibile il blocco. Forte dunque è la tentazione di sfruttare le tre nomine parlamentari per una «iniezione» di politica nella Corte. Improbabile che si colga l' occasione per colmare certe lacune nella composizione «tecnica», specie su diritto tributario e internazionale.

STEFANO CECCANTISTEFANO CECCANTI


Però il quorum dei due terzi, pari a 570 voti, non consentirà a Renzi di fare da solo.
Nemmeno basterebbe l' apporto del centrodestra. Per cui decisivi saranno i grillini. I quali si mostrano realisti e aperti a una trattativa con Renzi purché «tutto avvenga alla luce del sole, con lo stesso metodo trasparente che un anno fa aveva permesso di convergere su Silvana Sciarra», mette i puntini sulle «i» Danilo Toninelli, il quale nel M5S è colui che più da dentro se ne occupa. In altre parole, i nomi che Renzi indicherà lunedì dovranno ricevere un placet dei Cinque stelle.

MASSIMO LUCIANIMASSIMO LUCIANI


E per piacere ai grillini non potranno essere dei «pasdaran» governativi, perché altrimenti riceverebbero un no. Vale anche l' opposto: il candidato grillino dovrà convincere i parlamentari Pd, per cui la partita è intricata. A complicarla può contribuire la coincidenza temporale con le votazioni alla Camera sulla riforma del Senato.

 

Augusto BarberaAugusto Barbera

Circolano i nomi di Augusto Barbera, di Stefano Ceccanti, di Massimo Luciani (tutti costituzionalisti) e di Guido Raimondi, il quale avrebbe un altissimo profilo, forse addirittura troppo perché è stato da poco nominato presidente della Corte europea, davanti alla quale pendono tra l' altro i ricorsi di Berlusconi: difficile che vi rinunci.

FELICE BESOSTRIFELICE BESOSTRI


I grillini metteranno martedì in votazione on-line tutti i nomi, compresi quelli del Pd, però «cum grano salis» e senza impiccarsi al risultato di classifica. Difficilmente passerà Barbera, qualora lo candidassero, perché i Cinque Stelle temono che magari un domani possa venire indagato per un concorso accademico di cui parlarono i giornali anni fa, e mai più se ne seppe.

francesco paolo sisto  nancy dell oliofrancesco paolo sisto nancy dell olio


A loro volta i grillini punteranno su Felice Besostri o, più facilmente, su Franco Modugno, professore emerito. Il centrodestra al momento ha un solo nome, Francesco Paolo Sisto. Che però fa gli scongiuri, perché da quelle parti ultimamente non ne passa uno.
Altrimenti è pronto il referendario Giovanni Guzzetta.

 

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