CONTE E’ COME IL MARITO CHE SI EVIRA PER FARE UN DISPETTO ALLA MOGLIE: IN PIEMONTE PEPPINIELLO MOLLA IL PD - “NON SIAMO NEMICI MA CANDIDIAMO UN 5 STELLE” (NON C’E’ MOSSA MIGLIORE PER PERDERE) - DOPO MESI DI TRATTATIVE, CONTE ANNUNCIA LA ROTTURA: “I DEM HANNO INDICATO UN LORO NOME, NOI AVREMO IL NOSTRO” - IL CENTRODESTRA GIA' FESTEGGIA: L'IPOTESI DI UNA NUOVA TRATTATIVA TRA PD E M5S (SERVIREBBE IL PASSO INDIETRO DELLA CANDIDATA DEM GIANNA PENTENERO) VIENE ACCANTONATA ANCHE DALL’ENTOURAGE DI ELLY SCHLEIN...
Sara Strippoli per "la Repubblica" - Estratti
Il Piemonte arriva ultimo al tavolo delle trattative e con il primato negativo di essere l’unica Regione al voto dove il campo largo non ci sarà. L’appello a Chiara Appendino e ai 5Stelle, partito sabato dall’assemblea Dem un minuto dopo l’annuncio della candidatura di Gianna Pentenero, 60 anni, area Schlein, due volte assessora regionale e attuale assessora della giunta di Torino guidata da Stefano Lo Russo, è rispedito al mittente.
«Abbiamo lavorato con generosità con il Pd ma abbiamo avuto difficoltà oggettive dice in una diretta su X Giuseppe Conte - A Torino la giunta Lo Russo lavora in direzione opposta a quella di Appendino. Il Pd ha avuto una fuga in avanti designando una sua candidata. Ne prendiamo atto. Il M5S procederà a designare una sua candidata o candidato». Non è una dichiarazione di belligeranza con Schlein, si affretta a precisare l’ex premier, «il Pd non diventa un nemico».
E lascia intendere che l’obiettivo della costruzione di un campo progressista potrà riprendere dopo il 9 giugno, quando si voterà in Piemonte e per le Europee. Un messaggio che intanto però a Torino sembra chiudere i giochi, preceduto domenica dalle dichiarazioni della consigliera regionale Sarah Disabato: «Non c’è più motivo di incontrarci. Sono mesi che trattiamo con un partito che non ci ha mai dato risposte credibili per un progetto condiviso».
La remota ipotesi che nelle prossime ore Conte e Schlein tornino al tavolo ma possano chiedere un passo indietro a Gianna Pentenero per trovare un accordo su un nome diverso viene accantonata anche dall’area Schlein piemontese, che ha tifato più apertamente per l’intesa. «Io penso ancora che l’accordo si possa fare ma non mi aspetto che a questo punto l’ostacolo possa essere il nome, considerato che i 5S hanno sempre dichiarato che il nodo erano i temi », sottolinea la vicepresidente del Senato Anna Rossomando. «Fino alla fine lavoriamo per l’alleanza - interviene Chiara Gribaudo - Io sono testardamente unitaria, ma non a danno del Pd. Credo che i 5Stelle possano dimostrarsi generosi, come noi lo siamo stati in Sardegna».
Se il Movimento chiude le porte, anche gli altri alleati mugugnano e contestano il metodo con il quale il Pd ha scelto la candidatura. «Un modo per uscire dai posizionamenti delle correnti interne del Pd. Ben altra doveva essere la strada per trovare il profilo migliore per sfidare Alberto Cirio», dichiara la deputata renziana Silvia Fregolent, che in ogni caso dice di aspettare la chiamata della neo candidata e conferma che Iv intende schierarsi con il centrosinistra. Graffiante il commento di Angelo Bonelli per Verdi Sinistra: «Pentenero farà la riunione con i dirigenti del suo partito. Sono veramente stupito del metodo che tutto fa, tranne che costruire un’alleanza per la corsa alle regionali».
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