giuseppe conte luigi di maio beppe grillo

CONTE? NON CONTA - ALTRO SILURO DI GRILLO A "GIUSEPPI": TRA I SEI NOMI IN CORSA PER UN POSTO NEL COMITATO DI GARANZIA "L’ELEVATO" INSERISCE ANCHE IL FEDELE DI MAIO - LA MOSSA DI RILANCIARE LUIGINO SERVE A IMBRIGLIARE L’AVVOCATO DI PADRE PIO (GLI SCHIAFFI). DOPO LA DISFATTA 5 STELLE ALLE AMMINISTRATIVE SI PREVEDE LA RESA DEI CONTI (E DEL CONTE) TRA I PENTASTELLATI...

Domenico Di Sanzo per "il Giornale"

 

beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

Giuseppe Conte, già «stanchino» di fare il capo dei grillini, è stato battuto sul tempo perfino da Beppe Grillo, uno che ai ritmi sincopati della politica ha sempre preferito l'intervento estemporaneo, un leader atipico che da qualche anno prova a giocare sulla «visione» più che sulla corsa forsennata al tema del giorno. Ma nella partita a scacchi per la gestione del potere nel M5s il fondatore ha fatto la prima mossa. Mentre Conte annaspa in un tour sempre più difficile, tra piazze semivuote, liste mancanti, gaffe e sfoghi, il Garante si è portato avanti con il lavoro.

 

Se della segreteria politica dell'avvocato di Volturara non c'è ancora traccia - probabilmente sarà nominata dopo le Amministrative di ottobre - Grillo ha scelto la rosa dei sei nomi tra i quali verranno eletti dagli iscritti i tre componenti del Comitato di Garanzia del Movimento. Nella rigida divisione dei ruoli stabilita dal nuovo Statuto, si tratta della «filiera di garanzia», distinta dalla squadra che affiancherà Conte. In pratica, sono gli uomini di fiducia del Garante chiamati a fare da controllori ai contiani. Insieme al comico, saranno i custodi dell'ortodossia grillina.

giuseppe conte beppe grillo luigi di maio 1

 

I militanti voteranno su SkyVote giovedì 16 settembre, dalle 10 alle 22. Concorrono per i tre posti Luigi Di Maio, Roberto Fico, Virginia Raggi, la deputata Carla Ruocco, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, e l'ex consigliere regionale dell'Umbria Andrea Liberati. Di Maio, Fico e Raggi sono tre esponenti storici dei Cinque Stelle, ultimamente molto vicini al Garante. Ruocco è da sempre amica di Grillo mentre Liberati attualmente collabora con l'eurodeputata del M5s Daniela Rondinelli, dopo essere stato la bestia nera del Pd nella scorsa legislatura in Regione Umbria. Con l'accordo con i dem, nel 2019 non si è ricandidato. Profili molto definiti, di fatto saranno il controcanto alla segreteria di Conte, ancora in alto mare.

 

giuseppe conte beppe grillo luigi di maio

L'ex premier, escluso qualche fedelissimo come l'ex sottosegretario Mario Turco, dovrà comunque muoversi con cautela, usando il bilancino per le circa dieci nomine nazionali, da qui la decisione di rinviare tutto a dopo le comunali di ottobre. Di Maio si dice «onorato» di far parte della lista dei nomi indicati da Grillo. «Ringrazio Beppe per la fiducia nell'indicarmi in vista di questo incarico», scrive sui social l'ex capo politico. Che sottolinea come il voto online sia «un'altra dimostrazione che la comunità di iscritti al M5s è sempre centrale e decisiva in tutte le scelte importanti da fare».

 

«L'elezione di questo Comitato sarà un altro passo concreto in avanti verso il nuovo corso del Movimento con Giuseppe Conte», dice Di Maio. «Metterò a disposizione la mia esperienza e continuerò a fare la mia parte per il Movimento che ormai più di dieci anni fa ho contribuito a fondare», commenta Fico. «Metto in campo la mia esperienza e il desiderio di portare avanti con forza quella rivoluzione gentile avviata anni fa», scrive Raggi, già pronta per la ribalta nazionale. Qualche ora prima del lancio delle candidature per il Comitato di Garanzia, Grillo era intervenuto con un appello a firmare il referendum radicale a favore della legalizzazione della cannabis. Un'altra mossa per disorientare Conte, che sul tema tentenna. Tra una frenata e un pit stop, l'avvocato del popolo è stato bruciato dal Garante.

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...