IL COPRIFUOCO ALLE 21 O ALLE 22 PER ALMENO DUE SETTIMANE. È QUESTA L’IPOTESI SUL TAVOLO DEL GOVERNO – L’INFETTIVOLOGO MATTEO BASSETTI APRE: "E’ OPPORTUNO A ROMA, NEL LAZIO, A GENOVA E A MILANO, LA SITUAZIONE È PEGGIORATA RAPIDAMENTE" - AL RIENTRO DA BRUXELLES IL PREMIER SARÀ ATTESO DA RIUNIONI CRUCIALI: IL DPCM FIRMATO NELLA NOTTE TRA LUNEDÌ E MARTEDÌ È GIÀ VECCHIO…
GIUSEPPE CONTE FIRMA UN DECRETO
Coprifuoco alle 21 o alle 22 per almeno due settimane. È questa l’ipotesi sul tavolo del governo presieduto da Giuseppe Conte, che è stato messo alle strette dal Comitato tecnico scientifico ed invitato a prendere provvedimenti più consoni all’attuale situazione epidemiologica dell’Italia.
Il coronavirus sta dilagando un po’ dappertutto, al punto che anche Matteo Bassetti ritiene che il coprifuoco sia un’idea tutt’altro che campata in aria: “Potrebbe essere una soluzione alternativa al lockdown, ma solo in alcune situazioni e non su base nazionale. Penso a Milano, all’area di Genova, a Roma e anche nel Lazio.
GIUSEPPE CONTE FIRMA UN DECRETO
Sicuramente potrebbe essere uno strumento per limitare la circolazione notturna, quando è più difficile il controllo del territorio e c’è anche più leggerezza nei comportamenti da rispettare”.
L’infettivologo del San Martino di Genova ha ammesso che non si aspettava di vedere numeri così importanti così presto: “La situazione epidemiologica è rapidamente peggiorata, è stata anticipata la previsione dei casi di 3-4 settimane con una brusca accelerazione”. Al rientro da Bruxelles il premier Conte sarà atteso da riunioni cruciali: bisogna fare in fretta perché la curva dei contagi non mostra alcun segno di rallentamento e il Dpcm firmato nella notte tra lunedì e martedì è già vecchio.
Matteo BassettiMatteo Bassetti