matteo renzi daniela santanche

LA CORRISPONDENZA DI AMOROSI SENSI TRA RENZI E SANTANCHÈ FA SOBBALZARE CALENDA - LA CENA AL TWIGA DEL TRIO DI "ITALIA MORTA", BOSCHI-BONIFAZI-NOBILI (PIU' ANDREA RUGGERI), FA INCAZZARE CALENDA: "SANTANCHE' DEVE DIMETTERSI. LE CENE DEI PARLAMENTARI DEL NOSTRO GRUPPO SONO INOPPORTUNE” – RISPOSTA DI BONIFAZI: “LEGGERE CHE CARLO CALENDA DA CAPALBIO PRETENDE DI DECIDERE COSA DEVO FARE IO IL VENERDÌ SERA MI DÀ L’IMPRESSIONE DI UN UOMO CHE NON HA NULLA DI LIBERALE MA CHE SOGNA UNO STATO ETICO” - DOPO LA SVOLTA A DESTRA DI MATTEONZO, PER CHIUDERE CON ITALIA VIVA, CALENDA MIRA A UNA SOLIDA ALLEANZA CON PD ALLE EUROPEE, PARTENDO DAL SALARIO MINIMO. GRAN PARTE DEI DEM E' D'ACCORDO. E SCHLEIN SI ADEGUERA' (EFFETTO-ELLY E' SVANITO, VEDI I SONDAGGI)

Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per www.repubblica.it

 

DANIELA SANTANCHE MATTEO RENZI

Prima la scelta di non chiedere alla ministra Santanchè alcun passo indietro in Parlamento. Poi, lo scorso weekend, la cena dello stato maggiore renziano – Maria Elena Boschi, Francesco Bonifazi e Luciano Nobili – proprio con la “Dani” nella lussuosa cornice del Twiga, lo stabilimento di Forte dei Marmi che la titolare del Turismo ha aperto insieme a Flavio Briatore prima di cedere le sue quote (al compagno Dimitri Kunz) per aggirare le accuse di conflitto di interessi. Troppo, per Carlo Calenda, socio alla pari di Italia Viva nel Terzo polo.

 

DIMITRI KUNZ E DANIELA SANTANCHE AL TWIGA NEL 2016

Dopo aver appreso la notizia, il leader di Azione ci ha riflettuto sopra per un’intera mattinata, masticando amaro e meditando lo strappo con i coinquilini considerati sempre più “imbarazzanti”. Ma si è trattenuto, […]. Quando però ha capito che il malumore fra i suoi era fortissimo e l’indignazione social un moto ondoso in aumento, ha deciso di rompere gli indugi.

 

Autorizzando l’uscita di una nota, pensata incendiaria e via via smorzata, in grado di segnare un distinguo. "La linea sulla permanenza di Daniela Santanchè al governo è sempre stata netta: deve dimettersi perché i suoi comportamenti (e capacità) non sono adeguati o accettabili per chi deve rappresentare gli italiani in qualità di ministro del turismo”, ribadisce Azione.

 

maria elena boschi francesco bonifazi a formentera

Pur non avendo votato la mozione di sfiducia “ritenendola un regalo alla ministra”, il partito di Calenda ricorda poi come non si sia sia “mai riconosciuto nella linea espressa dai vari interventi dei parlamentari e del capogruppo di Italia Viva, che non hanno mai pronunciato la parola dimissioni”. E dunque, “per quanto concerne le cene con la ministra al Twiga, che coinvolgono parlamentari di IV appartenenti al nostro gruppo, le si ritiene del tutto inopportune".

 

Secondo la ricostruzione della serata pubblicata dal Corriere, a “fare da collante” fra il tavolo dove erano ospiti gli esponenti renziani e quello di Santanchè in compagnia di amici è stato l’ex deputato di Forza Italia Andrea Ruggeri, ora direttore responsabile del Riformista, quotidiano guidato politicamente da Matteo Renzi. Unirsi in un’unica comitiva è stato un attimo. […]

 

“Deplorevole gossip”, bolla la vicenda Ruggieri. […] “Io stavo a Forte dei Marmi per la Versiliana, a presentare il libro scritto dai figli di Andreotti sulle sue lettere mandate alla moglie. La sera eravamo stati invitati da un avvocato di Firenze al Twiga e siamo andati, ci siamo seduti e naturalmente non sapevamo chi ci fosse al ristorante. Siamo capitati accanto alla Santanché che è una mia amica e […] ci siamo messi a parlare […]. Fine. Non vedo dov’è lo scandalo”.

 

La reazione di Italia Viva

MATTEO RENZI ANDREA RUGGIERI

Chi non l’ha presa bene è il renziano Bonifazi, che fra l’altro ha casa a Forte dei Marmi ed è un habitué del lido caro alla ministra meloniana. “Sono stato a cena al Twiga venerdì sera”, racconta su Twitter. “Come era già stato altre volte essendo da sempre un frequentatore della Versilia. Potrei fare l’elenco dei parlamentari di tutti gli schieramenti che ho visto in quel locale. Leggere che Carlo da Capalbio pretende di decidere lui che cosa devo fare io il venerdì sera mi dà l’impressione di un uomo che non ha nulla di liberale ma che sogna uno stato etico”, attacca l’esponente renziano.

 

band of brothers renziana (con andrea ruggieri) a formentera

“Sostenere che si debba chiedere al leader politico con chi cenare e con chi no mi sembra assurdo. E pensare che la politica si faccia con il gossip e non con le idee è puro populismo”. E non basta. “Quanto alla vicenda Santanchè: noi abbiamo votato in aula esattamente come Azione. Esattamente allo stesso modo. Paro paro”, prosegue. “Per noi non si caccia un ministro sulla base di un avviso di garanzia. Se qualcuno vuole diventare giustizialista faccia pure: noi no. Noi quotidianamente votiamo la sfiducia a tutto il governo, a tutti i ministri, a tutta la maggioranza. Santanchè inclusa. Ma lo facciamo sulla base di valutazioni politiche. […]”.

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