boris johnson rishi sunak

LA CORSA DEI TORIES – LA SUCCESSIONE A LIZ TRUSS È UNA SFIDA TRA L’EX PREMIER BORIS JOHNSON E RISHI SUNAK, EX MINISTRO DELLE FINANZE – IL 42ENNE DI ORIGINI INDIANE HA UN CURRICULUM IMPECCABILE, TRA STUDI AD OXFORD E UN PASSATO ALLA “GOLDMAN SACHS” PRIMA DELLA CARRIERA POLITICA – SUNAK È SPOSATO CON UN'EREDITIERA INDIANA E DUNQUE "TROPPO RICCO" PER FARE IL PRIMO MINISTRO IN TEMPI DI CRISI. IL LORO PATRIMONIO È STIMATO IN…

Alessandra Rizzo per “la Stampa”

 

RISHI SUNAK BORIS JOHNSON

Uno è giovane, competente, attentissimo alla sua immagine.L'altro è, semplicemente, l'uomo più amato e odiato della politica britannica. Rishi Sunak contro Boris Johnson, l'ex ministro delle finanze che chiede al Paese scelte difficili contro l'ex premier talismano che ha portato i Conservatori a stravincere le ultime elezioni. 

 

La corsa per la successione a Liz Truss a Downing Street appare sempre di più come una sfida a due, e il partito dovrà decidere se puntare sul prudente e moderato Rishi o scommettere ancora una volta sull'imprevedibile e controverso Boris. Una scelta netta per l'anima del Partito Conservatore tra due candidati per molti versi antitetici.

rishi sunak

 

Non hanno ancora dichiarato ufficialmente la candidatura. Ma Sunak è stato il primo, ieri, a raggiungere le 100 preferenze da parte dei deputati Tory, soglia minima per potersi candidare alla guida del partito e del governo. In quelle stesse ore, Johnson tornava a Londra da una vacanza ai Caraibi, e fonti a lui vicine facevano sapere che anche lui aveva, informalmente, raggiunto la fatidica quota 100. Tra loro la terza incomoda è Penny Mordaunt, Brexiteer che piace alla base, ma che per ora resta indietro nel sostegno parlamentare.

rishi sunak

 

Sunak, 42 anni, è stato a lungo considerato un erede designato. Curriculum impeccabile, studi ad Oxford, è passato dalla banca d'investimento Goldman Sachs prima di approdare alla politica. Come cancelliere dello Scacchiere ha gestito il sostegno a lavoratori e aziende durante la pandemia, diventando uno dei volti più popolari del governo.

rishi sunak.

 

Ma la sua ribellione a Johnson, con dimissioni pesanti che hanno contribuito alla caduta dell'ex primo ministro nel luglio scorso, lo hanno alienato a una parte del partito. Per loro è un traditore del quale non ci si può fidare. Nato a Southampton da genitori indiani, è il simbolo vincente della Gran Bretagna multietnica. Sarebbe il primo premier con origini dall'Asia meridionale a entrare a Downing Street. 

 

rishi sunak e la moglie 5

Ma secondo alcuni Sunak, sposato con un'ereditiera indiana, due figlie, è troppo ricco per fare il primo ministro in tempi di crisi. Il loro patrimonio è stimato in 730 milioni di sterline, circa il doppio, per dire, di quello di Re Carlo e Camilla. La moglie è stata invischiata in una polemica perché ha eluso, legalmente, le tasse sui redditi esteri, e un vecchio video che mostra un giovane Rishi ammettere candidamente di non avere amici della «working class» non ha giovato alla causa.

 

rishi sunak boris johnson 1

Se Sunak, che aveva perso contro Truss la volta precedente, si presenta come il candidato maturo e competente, Johnson è la rockstar, il solo, secondo i suoi sostenitori, che può entusiasmare la base e risollevare le sorti di un partito a pezzi. Una tentazione enorme per i Tory, visto il trionfo elettorale cui Boris li aveva trascinati tre anni fa. Lui è pronto a tornare, come il Cincinnato citato nel discorso di addio, per aiutare la sua gente. Ma è davvero cosí?

 

RISHI SUNAK

Ex sindaco di Londra, volto della Brexit, aristocratico e populista, tre mogli e molti figli, 58 anni, Johnson è personaggio fuori da ogni schema, carismatico e cialtronesco, con la battuta sempre pronta e il ciuffo biondo spettinato ad arte.

 

Alla fine della sua premiership la sua enorme popolarità era crollata sotto il peso degli scandali, soprattutto il partygate, i festini del governo durante il lockdown che l'opinione pubblica non gli ha perdonato, e per il quale è stato multato. E' inviso a parte del partito, e grava su di lui l'incognita di un'inchiesta parlamentare per capire se abbia intenzionalmente mentito alla Camera dei Comuni sul partygate: per una convenzione non scritta, è un'offesa che comporta le dimissioni di un premier. Rishi, che appare favorito seppure in una crisi al buio, è un rischio calcolato. Boris è una scommessa, forse disperata, forse acuta, per un partito che nei sondaggi ha un deficit di 30 punti dal Labour.

rishi sunak RISHI SUNAK VINTAGE dibattito rishi sunak liz truss rishi sunak al dibattito bbc

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…