albano e romana - meme by emiliano carli giorgia meloni edi rama albania italia

LA CORTE COSTITUZIONALE ALBANESE HA DATO IL VIA LIBERA AL PATTO CON L’ITALIA, FIRMATO IL 6 NOVEMBRE DAL PRIMO MINISTRO EDI RAMA E DA GIORGIA MELONI. E TE CREDO: PER IL PAESE BALCANICO È UNA MANNA DAL CIELO! IL PROTOCOLLO VALE UN PACCO DI SOLDI E INVESTIMENTI. TIRANA SI PRENDERÀ SUBITO 16,5 MILIONI, NEL 2024 NE ARRIVERANNO ALTRI 89. E POI, PER I SUCCESSIVI QUATTRO ANNI, VIA CON ALTRI 480 MILIONI. POI C'È IL COSTO DELLA COSTRUZIONE DEI CPR. IL TUTTO PER L’OSPITALITÀ A UNA MANCIATA DI MIGRANTI…

EDI RAMA - GIORGIA MELONI

NON SOLO L’ACCORDO CON L’ALBANIA NON SERVIRÀ A LIBERARCI DAI MIGRANTI, MA COSTERÀ ANCHE UNO SPROPOSITO – IL GOVERNO MELONI HA IMPEGNATO PER I PROSSIMI CINQUE ANNI 900 MILIONI DI EURO, CHE SERVIRANNO PER PORTARE A COMPIMENTO IL MEMORANDUM FIRMATO DALLA DUCETTA CON IL SUO CARO AMICO EDI RAMA – TIRANA SI PRENDERÀ SUBITO 16,5 MILIONI, NEL 2024 NE ARRIVERANNO ALTRI 89. E POI, PER I SUCCESSIVI QUATTRO ANNI, VIA CON ALTRI 480 MILIONI. A CUI DEVONO AGGIUNGERSI…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/non-solo-rsquo-accordo-rsquo-albania-non-servira-liberarci-378699.htm

 

ALBANO E ROMANA - MEME BY EMILIANO CARLI

LA CORTE DELL’ALBANIA DÀ IL VIA LIBERA AI CENTRI PER MIGRANTI DI MELONI

Estratto dell’articolo di Marika Ikonomu per www.editorialedomani.it

 

Il protocollo Italia-Albania è in linea con la Costituzione albanese. Così l’Alta corte di Tirana ieri ha dato il via libera all’intesa per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, firmato lo scorso 6 novembre, dal primo ministro Edi Rama e dalla premier Giorgia Meloni.

 

La decisione è arrivata in anticipo rispetto al 6 marzo, data limite che la Corte aveva per giudicare la costituzionalità dell’accordo, che prevede la realizzazione di due centri per migranti sul territorio albanese, dove portare le persone salvate in acque internazionali dalle imbarcazioni delle autorità italiane.

 

Cinque giudici su nove hanno considerato l’intesa legittima, respingendo il ricorso dei 29 deputati dell’opposizione albanese che nutrivano dubbi sul rispetto della Costituzione e delle convenzioni internazionali.

 

RISHI SUNAK - GIORGIA MELONI - EDI RAMA

I giudici costituzionali hanno precisato che «il protocollo non stabilisce i confini territoriali né altera l’integrità territoriale della repubblica d’Albania», non producendo quindi effetti sul territorio in senso fisico. Inoltre, hanno aggiunto, insieme al diritto italiano si applicherà il diritto albanese. Al contrario di quanto si legge sul testo presentato alla Camera secondo cui si applicherà solo la legge italiana.

 

L’intesa, continua la corte, «non crea nuovi diritti e libertà costituzionali e non impone restrizioni aggiuntive ai diritti e alle libertà umane esistenti, al di là di quanto previsto dall’ordinamento giuridico albanese».

 

DAL TRAMONTO ALL ALBANIA - MEME BY EMILIANO CARLI

Con la decisione della Corte la ratifica dell’accordo torna ora all’esame del parlamento albanese. Ma, secondo l’Albanian Post, non dovrebbero esserci ostacoli [...]

 

La decisione dei giudici albanesi era l’unico intralcio formale che rimaneva da superare. Le istituzioni europee hanno già avallato il protocollo [...] Anche sul versante italiano il passaggio parlamentare sta procedendo rapidamente: il 24 gennaio la Camera dei deputati ha approvato con 155 voti favorevoli, 115 contrari e due astenuti il disegno di legge di ratifica, che è ora all’esame del Senato.

 

[...] Sembra quindi avvicinarsi l’operatività dell’accordo quinquennale, rinnovabile per altri cinque anni, considerando che, come aveva rivelato Domani, una delegazione dell’esercito è già volata a Tirana, il 19 gennaio, per i primi sopralluoghi nelle aree interessate. Ma i dubbi sulla legittimità dell’intesa non sono ancora stati risolti.

RISHI SUNAK - GIORGIA MELONI - EDI RAMA

 

In base al contenuto del protocollo, l’Albania concede all’Italia a titolo gratuito il diritto di utilizzo di determinate aree sul suo territorio su cui realizzare le due strutture, dove inviare massimo 3mila persone al mese salvate in acque internazionali.

 

Un primo centro sarà realizzato nei pressi del porto di Shëngjin, sulla costa settentrionale del paese, per le procedure di ingresso. La seconda struttura è invece prevista a una ventina di chilometri nell’entroterra, a Gjadër, e valuterà le richieste di protezione internazionale e gli eventuali casi di rimpatrio.

L ACCORDO ITALIA - ALBANIA VISTO DA ELLEKAPPA

 

Due strutture che, secondo quanto risulta a Domani, dovrebbero essere entrambe di nuova realizzazione, i cui costi rimangono però un mistero. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, lo scorso dicembre, ha assicurato che non si supereranno i 200 milioni.

 

Secondo il protocollo, tutti i costi verranno coperti dall’Italia, così come rimane di competenza italiana la gestione dei centri e la giurisdizione. Rimane invece esclusa la sicurezza esterna delle strutture: spetterà alle autorità albanesi, si legge nel testo, «il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica nel perimetro esterno alle aree e durante i trasferimenti via terra, da e per le aree».

 

giorgia meloni edi rama – costi dei migranti in albania - vignetta by osho

Restano però molti punti da chiarire e molti dubbi sulla garanzia dei diritti delle persone migranti. A partire dal fatto che le navi battenti bandiera italiana, come quelle che dovrebbero portare i migranti in Albania, sono da considerarsi, secondo la normativa, territorio dello stato di appartenenza. Le persone si troveranno già sul territorio di uno stato membro dell’Ue e «viene pertanto meno l’oggetto stesso del protocollo, che è di accertare il diritto all’ingresso», sottolinea un’analisi dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione.

 

Non è poi chiaro come considerare l’Albania il luogo sicuro di approdo più vicino, come richiede il diritto internazionale, né come verrà assicurato il diritto di difesa ai migranti.

VACANZE RAMANE - MEME BY EMILIANO CARLI edi rama giorgia meloni 1edi rama e giorgia meloni firma accordo per i migranti italia albania 1edi rama giorgia meloni EDI RAMA - GIORGIA MELONI - RISHI SUNAK

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATOI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…