COSE CHE POSSONO SUCCEDERE SOLO IN ITALIA: I MASSONI DIFENDONO IL REDDITO DI CITTADINANZA! – IN POCHI HANNO FATTO CASO ALLA VISITA DI GIUSEPPE CONTE AGLI ASILI NOTTURNI UMBERTO I DI TORINO, STORICA ISTITUZIONE LEGATA ALLA MASSONERIA. AD ACCOGLIERE PEPPINIELLO APPULO C’ERA IL GRAN MAESTRO ONORARIO DEL GRANDE ORIENTE D’ITALIA, SERGIO ROSSO, CHE SI È SPERTICATO IN UNA DIFESA DEL SUSSIDIO GRILLINO: “SENZA QUESTO STRUMENTO MOLTE PERSONE NON POTREBBERO SOPRAVVIVERE”. E TANTI SALUTI A UN ALTRO TABÙ GRILLINO: GLI STRALI CONTRO GREMBIULI, COMPASSI E CAPPUCCIONI. NON A CASO TRA LE REGOLE PER LE AUTOCANDIDATURE DEL MOVIMENTO SPUNTA IL DIVIETO PER CHI È ISCRITTO AD ASSOCIAZIONI MASSONICHE. IL MELENCHON CON LA POCHETTE AVRÀ CAMBIATO IDEA?
GIUSEPPE CONTE CON IL MASSONE SERGIO ROSSO
Un piccolo paradosso. Un asse che non è sfuggito agli occhi di qualche attivista. la visita di ieri a Torino del leader M5S Giuseppe Conte lascia qualche perplessità nel Movimento. Il presidente stellato ha fatto visita nel capoluogo piemontese agli Asili Notturni Umberto I, una storica istituzione torinese legata alla massoneria. Ad accogliere Conte in una sorta di alleanza in difesa del Reddito, Sergio Rosso, gran maestro onorario del Grande Oriente d’Italia e tra i fondatori della Federazione Italiana Solidarietà Massonica, di cui è presidente onorario («Un’Associazione come la Fism può diventare un raro modello di solidarietà e testimoniare tangibilmente che i liberi muratori lavorano per rendere feconda la propria terra interiore», scrive Rosso sul sito dell’ente).
Il Movimento però ha fatto della presa di distanza dalla massoneria uno dei suo tratti distintivi. Una caratteristica che è rimasta costante nel tempo nonostante le molteplici evoluzioni dei Cinque Stelle. Per esempio: è vietato per i massoni candidarsi tra le fila stellate. Catiello Vitiello, ex deputato, nella scorsa legislatura fu cacciato proprio per questo motivo dal M5S. Tra le regole per le autocandidature del Movimento contiano alle Politiche 2022 il no secco ai massoni rimane un dogma inviolabile. Non a caso, l’articolo 3 comma h recita che ogni candidato «non dovrà essere iscritto ad associazioni massoniche».
GIUSEPPE CONTE CON IL MASSONE SERGIO ROSSO
A Torino, però, Conte e Rosso si sono schierati insieme. A sostegno del Reddito. «Ad oggi sono circa il 20-25% i percettori di reddito che si rivolgono a noi per usufruire dei nostri servizi, che sono anche di natura sanitaria, per esempio l’odontoiatria. Senza questo strumento non potrebbero sopravvivere e noi non saremmo in grado con le nostre mense di far fronte a tutti i bisogni perché i numeri si moltiplicherebbero in misura esponenziale», ha detto Rosso. «A Torino ho toccato con mano le difficoltà economiche di tanti cittadini che nella struttura di «Asili notturni» trovano una speranza e un sostegno irrinunciabile. Chi ogni giorno affronta e combatte la povertà in prima persona conferma che tagliare il Reddito di cittadinanza vuol dire abbandonare alla disperazione intere famiglie», ha sostenuto Conte.