migranti sbarcati in calabria

COVID' O MARE QUANT'È BELLO - 28 POSITIVI AL CORONAVIRUS TRA I 70 MIGRANTI SBARCATI SABATO A ROCCELLA JONICA, SULLE COSTE CALABRESI. GLI STRANIERI, TUTTI PAKISTANI, SONO STATI MESSI IN ISOLAMENTO, MA STAMATTINA È SCATTATA LA PROTESTA AD AMANTEA (COSENZA), DOVE 13 PERSONE SONO STATE TRASFERITE PER ESSERE MESSE IN QUARANTENA: 200 PERSONE IN STRADA HANNO BLOCCATO IL TRAFFICO SULLA PROVINCIALE - SANTELLI: ''SE IL GOVERNO NON INTERVIENE, VIETO GLI SBARCHI''

 

SANTELLI A CONTE, INTERVENGA O VIETO SBARCHI

 (ANSA) - Dopo gli ultimi sbarchi di migranti in Calabria, alcuni dei quali positivi al Covid, per la presidente della Regione Jole Santelli l'unica soluzione è "la requisizione di unità navali, da dislocare davanti alle coste delle regioni italiane maggiormente interessate, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e in caso di positività la quarantena obbligatoria". Santelli scrive al premier Giuseppe Conte che senza una risposta rapida "non esiterò ad agire, vietando gli sbarchi in Calabria".

 

Claudio Del Frate per www.corriere.it

 

Ci sono 28 positivi al coronavirus nel gruppo di circa 70 migranti sbarcati sabato a Roccella Jonica, sulle coste della Calabria. È il risultato dei primi tamponi eseguiti poche ore dopo l’arrivo dall’ospedale di Reggio Calabria. Gli stranieri, tutti di nazionalità pakistana, sono stati smistati in centri di accoglienza della zona e messi in isolamento. Del gruppo fanno parte 48 adulti e 20 minori. Il gruppo era stato avvistato nel primo pomeriggio su un’imbarcazione al largo della costa ionica ed è stato fatto sbarcare con l’ausilio del personale della Croce Rossa. Si tratta del secondo sbarco nella zona nel giro di dieci giorni e che vede le coste della calabria e della Puglia come «terminale» della rotta dei migranti provenienti dalla grecia e dalla Turchia.

 

 

 

Nella mattinata di domenica è scattata la protesta . Tredici pachistani (pare appartenenti al gruppo arrivato nei giorni scorsi) sono stati trasferiti in un centro di accoglienza gestito da privati nel centro di Amantea, cittadina della costa tirrenica in provincia di Cosenza. Trattandosi di persone positive al tampone ma asintomatiche, non è stato ritenuto necessario il ricovero in ospedale. Al diffondersi della notizia un gruppo di 200 persone è sceso in strada, bloccando il transito sulla provinciale.

 

Ad Amantea la presenza dei migranti è da tempo fonte di tensione dunque sul posto si trovavano già schierate le forze dell’ordine. I contestatori chiedono il trasferimento dei migranti in una sede più idonea, sostengono che la presenza di queste persone rischia di danneggiare il turismo locale. La governatrice della Calabria Jole Santelli si è detta pronta a «vietare gli sbarchi in Calabria».

 

 

La giornata di sabato ha registrato una forte ripresa degli arrivi di barconi sulle coste italiane. La pressione maggiore riguarda l’isola di Lampedusa dove in 48 ore sono approdati 791 profughi, in massima parte salpati dalla Tunisia. I migranti arrivano di solito in piccole gruppi, su imbarcazioni forse messe in acqua a poche miglia dalla costa dalle cosiddette «navi madre». Nell’hotspot di Lampedusa, una struttura in grado di ospitare 100 persone, si trovavano ieri oltre 700 stranieri. Interventi immediati di sostegno sono stati chiesti dal sindaco totò Martello e dal governatore della Sicilia nello Musumeci. Anche in questo caso tutti i nuovi arrivati sono stati sottoposti a tampone e posti in quarantena.

 

Secondo i dati del Viminale dall’inizio dell’anno sono giunti in Italia 8.087 migranti: più dei 3.165 arrivati nello stesso periodo del 2019 ma meno dei 16.937 del 2018 (sempre tra il primo gennaio e il 10 luglio). Sensibilmente mutata è la mappa del fenomeno: se fino all’anno scorso la libia era il principale punto di partenza di chi attraversava il Mediterraneo nell’ultimo periodo preso in considerazione il baricentro si è spostato con decisione sulle coste della Tunisia.

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…