LA COZZA DI FERRO SFANCULA MATTEO – NEL PRIMO GIRO EUROPEO SALTA ROMA, VA SOLO A BERLINO A PARIGI – RENZI PREOCCUPATO: SE LA DOMANDA DI BREXIT ARRIVA A FINE ANNO, NON PUO’ RIEMPIRE LA FINANZIARIA DI REGALI (FINTI) A PENSIONATI E CONTRIBUENTI PER VINCERE IL REFERENDUM
Nella sua prima uscita europea, Theresa May va a Berlino (ieri) e Parigi (oggi). Salta Roma. Ed a Palazzo Chigi, Farnesina, Economia s’alza la pressione.
Benchè nel governo tutti cerchino di minimizzare, il messaggio è arrivato forte e chiaro: Matteo non conta nulla in Europa. Tant’è che “La Stampa” sottolinea come il tentativo di Renzi di infilarsi nell’”oliato meccanismo francotedesco” sia riuscito “solo a tratti”; e l’operazione di cavalcare Brexit per sfruttare margini di flessibilità rischia di tramontare.
Proprio queste considerazioni sono quelle che stanno mandando in fibrillazione il governo. Insieme alla scelta della May di avviare la procedura di uscita dall’Unione europea alla fine di quest’anno.
Se il governo inglese conferma la scelta dei tempi, per Matteuccio sono dolori. Brexit verrà ufficializzata, cioè, dopo la Legge di Stabilità. Ne consegue che Palazzo Chigi e ministero dell’Economia difficilmente potranno utilizzare quei margini di flessibilità di bilancio che dovrebbero loro consentire di “comprare” il voto sul referendum (almeno provarci).
In altre parole, il governo fa filtrare ogni giorno “drittate” per conquistare il voto dei pensionati (raddoppiata la platea dei pensionati che ricevono la 14/esima ed aumento di 80 euro delle minime) o dei lavoratori dipendenti (abbattimento dal 23 al 22 per cento dell’aliquota Irpef).
Si tratta di misure che costano e che possono essere accolte dalla Commissione europea solo se venisse concessa maggiore flessibilità di bilancio; insomma, Renzi le può fare solo aumentando il deficit. Deroghe che potrebbero arrivare soltanto se arrivassero scossoni dal mercato. Attesi al momento della formalizzazione del Brexit.
Ma se la May farà domanda di uscire dall’Unione solo a fine anno, il castello di regali di Renzi rischia di saltare; e con lui anche il referendum. E la boria di Matteuccio va in convento…