massimo d'alema

D'ALEMA TORNA, TUTTO E' PERDONATO! – “IL PD NON È UN PARTITO, ZINGARETTI NON HA IL GOVERNO DEI GRUPPI PARLAMENTARI (IN MANO A RENZI). SALVINI È PIÙ INTOSSICANTE DEL M5S” - "E’ IN CORSO UN’OPERAZIONE DI CAMUFFAMENTO DELLA REALTA FATTA ALLA MANIERA DEI FASCISMI: I NAZISTI RACCONTAVANO CHE SI STAVA MALE PER COLPA DEGLI EBREI, LA DESTRA, OGGI, DA LA COLPA AGLI IMMIGRATI" - “HO FATTO DEGLI ERRORI, MA...”

Vittorio Zincone per “Sette – Corriere della Sera”

 

MASSIMO D'ALEMA AL TIMONE DELLA BARCA IKARUS

Sede romana della Fondazione ItalianiEuropei. E il giorno del trentacinquesimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer. Chiedo un ricordo a Massimo D’Alema. Mi restituisce una citazione: «Vladimir Putin ha detto: “Chi volesse ricostruire l’Unione Sovietica sarebbe un uomo senza cervello, ma chi non ne ha un rimpianto e un uomo senza cuore”. Io applico lo stesso discorso al Partito Comunista Italiano». D’Alema e stato giovanissimo Pioniere, segretario della Fgci, leader del Pds e unico premier della storia d’Italia cresciuto a Botteghe Oscure.

 

massimo d'ALEMA rondolino VELARDI

Spiega: «La politica non puo non avere una radice ideale, direi persino esistenziale, altrimenti diventa un mestiere come un altro». Segue condanna del filone di pensiero per cui i partiti sono la cancrena del Paese e quindi la democrazia non ne ha bisogno: «I partiti, come tutti i corpi intermedi, svolgono una funzione di mediazione fondamentale, servono a costruire un rapporto stabile con l’elettorato, formare le classi dirigenti e legare le istituzioni al popolo. Se spariscono i corpi intermedi la democrazia cede al sondaggio del momento e i consensi si fanno volatili».

 

Consensi volatili: il Pd nel 2014 era al 40% e alle ultime Politiche ha toccato il 17%, la Lega cinque anni fa era al 6% oggi ha raggiunto il 34%, il M5S nel 2018 era al 32% e ora e al17%. «C’e stata un’epoca in cui se un partito guadagnava l’1% si parlava di “grande vittoria”».

massimo d'alema a palazzo chigi nel 1998 ph guido harari:contrasto

 

Le ultime Europee che assetto hanno fotografato?

«La cosiddetta “post-politica” dei Cinque Stelle e stata ridimensionata. Il Paese si riassesta su un bipolarismo destra-sinistra, ma zoppo. C’e uno squilibrio a favore della destra».

 

Lei nel 1994, da neo-segretario del Pds, propizio il celebre Patto delle Sardine e convinse la Lega di Umberto Bossi a far cadere il primo governo Berlusconi. Oggi e ipotizzabile un nuovo ribaltone parlamentare con protagonisti Pd e M5S a scapito della Lega?

«No. Noi avevamo perso le elezioni, ma eravamo un partito».

Massimo D\'alema - dal corriere.it

 

Il Pd non e un partito?

«La nuova segreteria non ha il governo dei gruppi parlamentari. Non e nelle condizioni di prendere iniziative politiche cosi impegnative e spregiudicate. Nicola Zingaretti ha ereditato un partito diviso, ancora condizionato, e non in senso positivo, da chi lo ha preceduto».

 

Lei e uscito dal Pd nel 2017. E stato un errore?

«E stata un’iniziativa generosa che non ha avuto successo. Ci sono 2000 battaglie che devono essere fatte anche se non c’e possibilita di vittoria».

bersani d'alema

 

Voi di Articolo 1 rientrerete nel Pd?

«Sono favorevole a una nuova unita e a un rinnovamento del centrosinistra, ma sono un militante disciplinato. Faro quel che decideremo insieme ai miei compagni».

 

Bersani dice che il centrosinistra dovrebbe guardare alla linea spagnola di Pedro Sanchez.

«Sono d’accordo. Ma considero inutile e vecchio il dibattito se guardare a sinistra o al centro. Il problema e sanare la frattura tra la sinistra e il mondo del lavoro. La sinistra si e trovata disorientata di fronte a una globalizzazione che ha acuito le disuguaglianze».

 

Quando e successo lei aveva responsabilita di governo.

MAURIZIO MARTINA PEDRO SANCHEZ

«Il blairismo, che allora abbiamo frequentato con moderazione, negli anni Novanta aveva un senso. La crisi si e aperta in modo drammatico a partire dal 2007-2008. In alcuni Paesi la sinistra ha capito che doveva recuperare la sua ragione sociale, in Italia ci si e esibiti in un revival del blairismo fuori tempo massimo».

 

Sinistra, mondo operaio e blairismi. Carlo Calenda, europarlamentare del Pd, l’ha attaccata

CARLO CALENDA

in tv sostenendo che il primo a flirtare con i poteri forti e a voler toccare l’articolo 18 fu lei.

«Basterebbe informarsi prima di parlare, anche per capire il senso di quel che fu fatto. L’effetto del blairismo fuori tempo massimo è stato che la destra ha potuto approfittare dello smarrimento dei ceti sociali più deboli.

 

La destra leghista...

UMBERTO BOSSI

«I reati diminuiscono, i flussi migratori si restringono, eppure il dibattito pubblico e dominato da una destra che invoca piu sicurezza. E’ in corso un’operazione di camuffamento della realta fatta alla maniera dei fascismi: i nazisti raccontavano che si stava male per colpa degli ebrei, la destra, oggi, da la colpa agli immigrati».

 

Lei defini la Lega di Bossi «una costola della sinistra».

«E una delle tante scemenze messe in giro per poi dire che io considero la Lega di sinistra. Nel 1994 dissi al Manifesto che la Lega era una costola del movimento operaio. Lo affermai perche gli operai votavano Lega».

 

UMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI

La Lega oggi.

«Il populismo di Salvini ha una connotazione razzista piu intossicante del populismo del M5S. Sono i capi delle dittature che indossano le divise. In lui c’e uno scimmiottamento che cerca di far riemergere l’anima piu torbida del popolo italiano».

 

D’Alema ogni tanto si ferma e spiega che lui ormai e lontano dalle bassezze del dibattito italiano: «Giro molto, viaggio. Mi occupo dei rapporti tra l’Europa e la Cina, di Donald Trump che non difende il modello occidentale e punta sullo slogan “America First”.

 

massimo d'alema e paolo gentiloni alla lumsa – convegno sulla seconda repubblica

Oggi la nozione stessa di Occidente e messa in discussione. E’ per questo che abbiamo bisogno dell’Europa. O l’Europa e unita o scompare, e con l’Europa scompaiono i nostri valori e i nostri interessi».

 

Lo riporto alle beghe nostrane, quelle che lo riguardano piu da vicino: c’e una vulgata che avvolge il nome di D’Alema, fatta di accuse di spregiudicatezza e di aneddoti su barche, scarpe, vigne. Ogni volta che spunta il suo nome nel dibattito politico italiano una parte della sinistra bofonchia e storce il naso.

napolitano MASSIMO d'alema

«Penso che abbiano concorso diversi motivi. L’abitudine sciocca di punzecchiare i giornalisti non ha aiutato la mia immagine. Ma piu in profondita credo che contro di me abbiano operato il diffuso sentimento contrario alla politica e la forza di una tradizione anticomunista che, anche nella sinistra, ha sempre guardato con sospetto alla cultura togliattiana».

 

Togliattismi. La leggenda vuole che lei, a dieci anni, tenne un discorso davanti a Palmiro Togliatti.

«Portai il saluto dei pionieri del Pci al Congresso».

massimo d'alema silvio berlusconi

 

Ci sono due versioni su come Togliatti commento la sua performance: “Se tanto mi da tanto questo fara strada”, oppure “Questo non e un bambino, e un nano!”.

«Non ho idea di quale fu la sua reazione».

 

Nel 1975, divenne segretario della Fgci con Berlinguer leader del Pci.

«Parlavamo spesso: i giovani, il ’77. Nel 1980, dopo il disgelo tra il Partito comunista cinese e quel- lo italiano, venne organizzata una missione di Berlinguer a Pechino. Lui mi mando in esplorazione qualche mese prima con una delegazione della Fgci. E al mio rientro voleva racconti dettagliatissimi. Berlinguer aveva una incredibile curiosita del mondo».

sandro pertini funerale berlinguer

 

Pochi mesi prima di morire la porto con se in Russia al funerale del leader sovietico Yuri Andropov.

«A Mosca constatai quanto prestigio internazionale avesse pur non essendo mai stato al governo».

 

La sorprese vedere che alla camera ardente di Berlinguer inter- venne anche Giorgio Almirante, segretario postfascista del Msi?

almirante

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Ricordo la scena: Almirante si stacco dalla sua scorta e si mise in fila con i militanti del Pci. Gian Carlo Pajetta gli ando incontro e lo prese sottobraccio. Parliamo di uomini che durante la Resistenza si erano sparati a vicenda. Allora c’era una forma di rispetto politico che oggi sembra non esserci piu: l’idea era che anche se ci si combatteva si faceva parte della classe dirigente del Paese e si aveva una responsabilita nei confronti di tutti i cittadini».

 

funerali berlinguer 1

La diffidenza a sinistra nei suoi confronti viene anche dall’essere sceso a patti con Berlusconi, quando era presidente della Commissione Bicamerale per le Riforme, nel 1997.

«Le regole si scrivono insieme. E quell’operazione avrebbe portato a un riconoscimento reciproco che avrebbe reso piu stabile la Seconda Repubblica. Una delle responsabilita piu gravi di Berlusconi e averla fatta fallire».

 

massimo d'alema con bono vox

Nel 1990 lei ando a trovare Bettino Craxi nel suo camper alla conferenza programmatica del Psi di Rimini.

«Ci si scorda sempre di dire che con me c’era Walter Veltroni. E che ci mando il segretario del Pci, Achille Occhetto».

 

Una volta ha detto: “Godo della fama di essere un buon tattico. E immeritata”.

«E vero, ho fatto degli errori e ne ho gia pagato le conseguenze. Ma la strategia l’ho sempre scelta bene».

 

Qual e stato il suo errore tattico piu maldestro?

«Considerando quello che e avvenuto dopo, oggi tendo ad essere indulgente con i miei errori. Almeno, e qui cito Paolo Conte, “era un mondo adulto e si sbagliava da professionisti”».

massimo d'alema e paolo gentiloni alla lumsa per il convegno sulla seconda repubblicafunerali berlinguerCARLO CALENDA

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)