vladimir putin volodymyr zelensky joe biden xi jinping

DAGOREPORT - COM’È ANDATO L’INCONTRO TRA JOE BIDEN E XI JINPING AL G20 DI BALI? BENE, ANZI BENISSIMO! I DUE LEADER, RICONFERMATI DALLE MIDTERM E DAL CONGRESSO DEL PARTITO, POTRANNO PROCEDERE MANO NELLA MANO VERSO IL DISGELO - L’OBIETTIVO È AGIRE PARALLELAMENTE SU PUTIN E ZELENSKY E CONVINCERLI A NEGOZIARE, PER ABBASSARE LA TENSIONE E CON ESSA ANCHE L’INFLAZIONE – LA SENTENZA DI MORTE (POLITICA) DI TRUMP, LE PRESSIONI DI OBAMA E CLINTON SU “SLEEPY JOE” E LA CURIOSA PASSIONE DEI GIOVANI PER IL PRESIDENTE USA PIÙ ANZIANO DELLA STORIA…

 

DAGOREPORT

xi jinping joe biden al g20 di bali 3

Com’è andato l’incontro tra Joe Biden e Xi Jinping al G20 di Bali? Molto bene, come dimostrano le immagini della loro stretta di mano (entrambi erano molto sorridenti) e le dichiarazioni che sono seguite al bilaterale di tre ore.

 

Il vertice era stato ottimamente preparato dagli sherpa dei due presidenti, e non ci sono state incomprensioni. Prova illuminante è la dichiarazione, rilasciata in mattinata da un alto funzionario cinese al “Financial Times”, sul fatto che Xi non era stato informato dell’invasione russa dell’Ucraina: “Putin non disse la verità”. Una lampante presa di distanza di Pechino da “Mad Vlad”.

 

xi jinping vladimir putin a samarcanda

Biden e Xi Jinping  arrivavano entrambi all’incontro con una forte legittimazione popolare. Il leader americano esce meglio di quanto si ipotizzasse dalle Midterm, grazie in particolare a un fatto inedito e curioso: lui, il Presidente Usa più vecchio di sempre, ha fatto manbassa di preferenze tra i giovani della generazione Z.

 

Sono stati loro, votando nonno Joe, a frenare i candidati trumpiani. Da par suo, il dittatore cinese è stato confermato segretario del partito comunista cinese per la terza volta (praticamente, un’investitura a vita).

 

Quindi, ora che succede? BIden e Xi Jinping adesso potranno procedere, mano nella mano, verso l’agognato percorso di disgelo. Politicamente ma soprattutto economicamente, non conviene a nessuno dei due una nuova guerra fredda.

 

PUTIN ZELENSKY

E infatti, dopo il bilaterale, tutti e due hanno voluto rassicurare sul buon esito del vertice. Biden ha precisato che ha visto Xi “aperto ai compromessi”, che la politica statunitense dell’unica Cina “non è cambiata”, e ha detto che “non vede” una “intenzione imminente di Pechino di invadere Taiwan".

 

Quel vecchio dragone di Xi ha ricambiato la cortesia auspicando rinnovate relazioni tra i due giganti, arrivando addirittura a sperare che Cina e Usa possano “prosperare insieme”. Cin cin!

 

esercitazioni militari cinesi taiwan

Sullo sfondo, c’è ovviamente la questione Ucraina. I veri sconfitti del summit indonesiano al momento sembrano essere Putin e Zelensky. Entrambi adesso vedranno una moral suasion a tenaglia per arrivare a un negoziato, il prima possibile, per cessare il fuoco in Ucraina.

 

A “Mad Vlad” ci penserà il “caro amico” Xi Jinping. La Cina è intenzionata a fare pressione sullo Zar per farlo rinsavire e portarlo finalmente a un passo indietro.

 

jake sullivan

Non solo: Pechino userà la sua potente leva anche su Corea Del Nord e Iran, gli unici due paesi che hanno dato supporto militare a Mosca. Va sottolineato che Teheran, colpita duramente dalle sanzioni occidentali, sta esportando il suo greggio solo in Cina, e quindi la voce di Xi Jinping ha un grosso peso alle orecchie degli ayatollah.

 

Di contro, da Washington si occuperanno di far abbassare la cresta a Zelensky. Come appare ormai chiaro da settimane, l’approccio statunitense verso Kiev sta cambiando.

 

L’amministrazione Usa è spaccata tra falchi e colombe, ma le seconde stanno prevalendo, come dimostrano i ripetuti “inviti” del consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, che ha consigliato al presidente ucraino di prendere in considerazione una posizione negoziale “realistica”. Insomma, basta con il gioco al rialzo su Crimea e Donbass: dopo la riconquista di Kherson, il miglior momento per trattare è ora.

 

xi jinping joe biden al g20 di bali 2

L’obiettivo finale è chiaro: abbassare la tensione e con essa i prezzi del gas e l’inflazione, che sta mordendo forte in tutto il mondo.

 

La stretta monetaria della Fed inizia a far vedere i suoi effetti (negli Usa i prezzi al consumo sono saliti a ottobre del 7,7%, meno di quanto stimato dagli esperti) ma solo una trattativa chiara tra Mosca e Kiev può essere risolutiva per vedere la luce in fondo al tunnel della crisi economica globale.

 

Anche su questo, Biden e Xi Jinping sono d’accordo: continuare così non conviene a nessuno.

vladimir putin xi jinping a samarcanda

 

Ps. Le elezioni di midterm sono state una grossa tranvata per Trump. Anche se domani, come previsto, annunciasse la sua candidatura per il 2024, l’ex puzzone della Casa Bianca è politicamente finito.

 

È quello che confermano praticamente ogni giorno i media americani, anche quelli che negli scorsi anni hanno tirato la volata a “The Donald” (come tv e giornali di Rupert Murdoch).

 

xi jinping joe biden al g20 di bali

Ps 1. Biden si ricandiderà? Ringalluzzito dal risultato delle elezioni di metà mandato, e dal forte sostegno raccolto tra i giovani, lo vorrebbe fortissimamente, ma Barack Obama e Bill Clinton stanno provando a convincerlo che non è il caso.

 

Se venisse rieletto, il presidente finirebbe il suo mandato nel 2028, quando cioè avrà spento 86 candeline. E anche se sta dimostrando di essere più arzillo di quanto sembri, i due predecessori non credono sia una buona idea. Non vogliono però farla sembrare una cosa imposta per via dell'età: per questo, se la loro strategia andrà in porto, sarà Biden stesso a fare un passo indietro, magari tirando in ballo la sua salute o motivi familiari…

 

Vladimir Putin Ali Khamenei Ebrahim Raisi

MIDTERM USA, BIDEN E I DEMOCRATICI “SALVATI” DAI VOTI DELLA GENERAZIONE Z (CHE SFUGGE AI SONDAGGI)

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

Il presidente più anziano della storia degli Stati Uniti salvato dall’elettorato giovane e da chi votava per la prima volta alle elezioni di Midterm. È stata la “Generazione Z”, ovvero i ragazzi tra i 18 e i 29 anni, a frenare la temuta ondata rossa dei repubblicani (che non c’è stata) e a portare consensi a Joe Biden e ai democratici.

 

Secondo un rilevamento ai seggi dell’Edison Research National Election Pool, infatti, il voto giovanile per la Camera dei Rappresentanti è andato ieri per il 63 per cento al partito del presidente e per il 35 per cento a candidati repubblicani. Un dato tra tutti in Pennsylvania, dove il 70 per cento dei giovani della Gen Z ha aiutato il candidato democratico John Fetterman a battere il rivale repubblicano Mehmet Oz sostenuto da Donald Trump.

 

JOHN FETTERMAN

I temi che hanno convinto i giovani – Molti giovanissimi votavano per la prima volta, ispirati da temi come la prevenzione delle sparatorie di massa a scuola, il peso dei debiti contratti per pagare il college che Biden ha scelto tra i suoi cavalli di battaglia varandone una parziale riduzione, la difesa dell’aborto dopo la sentenza della Corte Suprema che ha cancellato ‘Roe contro Wade’, la salute mentale e alla fine il clima, tutti temi cari all’agenda liberal.

 

La Gen Z ieri è riuscita anche a mandare per la prima volta un suo esponente al Congresso: Maxwell Alejandro Frost, 25enne attivista contro le armi facili dopo la sparatoria al liceo di Parkland, è stato eletto in Florida con una piattaforma a base di giustizia sociale, razziale e economica.

 

xi jinping vladimir putin a samarcanda 3

Perché i sondaggi hanno sbagliato – La diga giovanile del 2022 potrebbe avere implicazioni di qui a due anni: nel 2024, gli americani Millennials – i nati cioè tra 1990 e 1996 – e della Gen Z avranno superato di numero i Baby Boomer e altri elettori più anziani.

 

Le ultime elezioni di Midterm potrebbero esser state dunque solo un assaggio di uno spostamento generazionale a cui si può ricondurre, tra l’altro, il flop dei sondaggi che da settimane davano i Repubblicani vincitori a valanga: Millennials e Gen Z non rispondono al telefono se non conoscono chi li sta chiamando e il telefono resta ancora lo strumento principe delle ditte di sondaggio.

xi jinping joe biden al g20 di bali

 

esercitazioni militari cinesi taiwan esercitazioni militari cinesi taiwan LA STRATEGIA DEL PORCOSPINO - TAIWAN VS CINA

putin zelenskyEmmanuel Macron con Zelensky

joe biden xi jinping g20 bali

xi jinping vladimir putin a samarcanda 2XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLIL ESERCITAZIONE MILITARE VOSTOK 2022xi jinping vladimir putin a samarcanda 1XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

xi jinping joe bidenxi jinping vladimir putin a samarcanda 4xi jinping vladimir putin a samarcandaxi jinping vladimir putin a samarcanda 5BIDEN XI JINPINGxi jinping joe biden joe biden

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni keir starmer emmanuel macron

SI ANNUNCIANO TEMPI SEMPRE PIU' DURI PER LA GIORGIA DEI DUE MONDI - AL SUMMIT DI LONDRA, STARMER E MACRON HANNO ANNUNCIATO UN PIANO DI PACE ASSIEME AD ALTRI PAESI (GERMANIA, POLONIA, SPAGNA, ETC) - PREMESSO CHE PUTIN È L'AGGRESSORE E IL SUPPORTO ALL'UCRAINA SARA' FINO ALLA FINE, IL LORO PIANO DI PACE HA BISOGNO DELLA NUOVA AMERICA DI TRUMP, MA NON È INDISPENSABILE LA SUA MEDIAZIONE - LA POSIZIONE ESPRESSA DA GIORGIA MELONI È STATA IL CONTRARIO AL PENSIERO DI FRANCIA E GRAN BRETAGNA: IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA È INDISPENSABILE PER IL CESSATE IL FUOCO - AMORALE DELLA FAVA: LA DUCETTA A STELLE E STRISCE CI STA SOLO SE LA TRATTATIVA SI FA INSIEME CON IL PAZZO DI WASHINGTON (AUGURI!)

los angelucci del rione sanita - vignetta by macondo antonio giampaolo silvio berlusconi alessandro sallusti

IL CONVENTO DEGLI ANGELUCCI E’ RICCO MA PER I GIORNALISTI DEL “GIORNALE’’, "LIBERO” E “TEMPO” TIRA UNA BRUTTA ARIA - NIENTE PIU’ INVIATI SE NON ‘INVITATI’, NIENTE PIU’ AUTO CON NOLEGGIO A LUNGO TERMINE, OBBLIGO DI STRISCIARE IL BADGE IN ENTRATA, TOLTE PURE LE CIALDE DEL CAFFE’ - DIECIMILA EURO IN MENO PER VITTORIO FELTRI, NIENTE MANLEVA PER LE QUERELE (FILIPPO FACCI HA PAGATO 30MILA EURO PER UNA CAUSA) - SALLUSTI NON C’E’ E QUANDO C’E’ NON PARLA. E IN BARBA AL MELONISMO SENZA LIMITISMO (‘’VELINE’’ DI PALAZZO CHIGI A STRAFOTTERE), LE COPIE CALANO - NERVOSISMO PER L’INSERTO ECONOMICO DI OSVALDO DE PAOLINI - L’ASSEMBLEA E LA PAROLA INNOMINABILE: “SCIOPERO”…

donald trump volodymyr zelensky giorgia meloni keir starmer emmanuel macron ursula von der leyen

DAGOREPORT – IL "DIVIDE ET IMPERA" DEL TRUMPONE: TENTA DI SPACCARE IL RIAVVICINAMENTO TRA GRAN BRETAGNA E UNIONE EUROPEA EVITANDO DI PORRE DAZI SUI PRODOTTI "MADE IN ENGLAND" – STARMER SE NE FOTTE, ABBRACCIA ZELENSKY E SI ERGE A NUOVO LEADER DELL’EUROPA (PARADOSSALE, DOPO LA BREXIT) – OGGI, PRIMA DELLA RIUNIONE DEI LEADER EUROPEI A LONDRA, BILATERALE TRA IL PREMIER BRITANNICO E GIORGIA MELONI, PER CAPIRE CHE ARIA TIRA NELL’“ANELLO TRUMPIANO DELL’EUROPA” - SPACCATURA NELLA LEGA PER IL TRUMPIAN-PUTINISMO DI SALVINI - SCETTICISMO CRESCENTE IN FRATELLI D’ITALIA (FAZZOLARI, URSO E LOLLOBRIGIDA SI SMARCANO DALLA LINEA PRO- KING DONALD) – SCHLEIN E CONTE IN BANCAROTTA - LA PARALISI DEI DEMOCRATICI AMERICANI: AVETE SENTITO LA VOCE DI OBAMA, CLINTON E BIDEN?

volodymyr zelensky donald trump jd j.d. vance

DAGOREPORT - ZELENSKY È CADUTO IN UN TRANELLO, STUDIATO A TAVOLINO: TRUMP E JD VANCE VOLEVANO MORTIFICARLO E RIDURLO ALL’IMPOTENZA CON LA SCENEGGIATA NELLO STUDIO OVALE, DAVANTI AI GIORNALISTI E ALLE TELECAMERE - D’ALTRO CANTO LA VERA DIPLOMAZIA NON SI FA CERTO “ON AIR”, DAVANTI ALLE TELECAMERE E A MICROFONI APERTI - TRUMP E JD VANCE HANNO CONSEGNATO UN ‘PIZZINO’ IN STILE CAPOCLAN: TACI, PERCHÉ SENZA DI NOI SEI FINITO. DUNQUE, OBBEDISCI. E DIRE CHE GLI SHERPA UCRAINI E STATUNITENSI AVEVANO TROVATO PERSINO UN ACCORDO DI MASSIMA SULLE VARIE QUESTIONI APERTE, COME L’ACCORDO-CAPESTRO PER KIEV SULL’ESTRAZIONE DELLE TERRE RARE (UN TRATTATO CHE DI FATTO AVREBBE PERMESSO AGLI USA DI SPOLPARE IL SOTTOSUOLO UCRAINO PER GLI ANNI A VENIRE)… - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO