RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?
DAGOREPORT
massimiliano romeo matteo salvini
Riuscirà Matteo Salvini a ritrovare la fortuna politica misteriosamente scomparsa? Per non perdere la faccia e il nevralgico presidio lombardo del Carroccio è stato costretto a ritirare dall’agone per la segreteria della Lega in Lombardia il suo candidato Luca Toccalini. E ora in lizza c’è solo Massimiliano Romeo, capogruppo al Senato, ex fedelissimo di Salvini.
Una mossa sospinta soprattutto dall’assoluto bisogno del ministro delle Infrastrutture di avere più uniti che mai i capoccioni della Lega: per il 20 dicembre è attesa, infatti, la sentenza dal Tribunale di Palermo per il processo Open Arms.
matteo salvini - processo open arms
Alle gazzette tuona: "Sarò assolto, 6 anni di carcere non si danno neanche a uno stupratore". Ma dentro di sé, Salvini spera in una sentenza di condanna: diventare “martire della giustizia“ sul tema della migrazione potrebbe trasformarsi in una medaglia sul petto per risalire nel cuore dei leghisti sempre più delusi e frustrati, dopo le sconfitte alle Politiche e alle Regionali, con la legge sull’Autonomia fatta a pezzi e con gli alleati di governo, Fratelli d’Italia e in parte Forza Italia, che non perdono nessuna occasione per umiliare il leader della Lega.
L’altro giorno, il consiglio dei ministri doveva trovare un accordo sulle nomine alle Ferrovie, dove Salvini, come ministro delle Infrastrutture, vuol dire la sua. Invece, nisba: si è ritrovato con le sorelle Meloni che vogliono salire sul treno.
La Ducetta vuole lo scalpo, per i ritardi e i disservizi sulla rete ferroviaria della scorsa estate, dell’ad di Trenitalia Luigi Corradi. Il manager che gestisce il trasporto viaggiatori fu scelto all’epoca dal M5S e oggi è stato adottato dal leghista Rixi.
E così Corradi dovrebbe essere confinato in FS International e sostituito a Trenitalia da Gianpiero Strisciuglio, attuale AD di RFI, ingegnere di lunga esperienza cresciuto all’ombra dell’ex Ad Mauro Moretti. Strisciuglio a sua volta dovrebbe lasciare il vertice di Rfi ad Aldo Iso, attuale Ad di Anas. Dove è scoppiato il casino Salvini-Meloni: all’Anas il Capitone vuole la nomina di Claudio Gemme, che è considerato troppo vicino alla Lega e di conseguenza non piace a Giorgia Meloni e Antonio Tajani.
In compenso, in pole per l’Anas, c’è Sabrina De Filippis, ad di Mercitalia e grande amica di Arianna Meloni. Cosa che ha fatto sbottare Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva: "A questo punto mi chiedo: Arianna Meloni non potrebbero farla direttamente ministra dell'attuazione del programma? Parentocrazia".
Risultato: è scesa la sbarra del passaggio a livello e le nomine ferroviarie sono state rinviate al prossimo Cdm. Il bordello continua: fino a quando?
claudio andrea gemmesalvini open arms vignetta by rolli per il giornalone la stampa romeo salvini molinarimatteo salvini - processo open armsSABRINA DE FILIPPISsalvini rixiTACHIBURINA - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA anna paratore giorgia meloni arianna meloniGIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNAGIORGIA E ARIANNA MELONIgiorgia arianna meloniMATTEO SALVINI - PROCESSO OPEN ARMS - VIGNETTA BY DEMARCO