viktor orban e vladimir putin

CHE CULO: SIAMO NELLE MANI DI UN PUTINIANO – DAL 1 LUGLIO ORBAN TERRÀ LE REDINI DELL’UE: QUEL GIORNO SI INAUGURA IL SEMESTRE DI PRESIDENZA UNGHERESE DELL’UNIONE - IL “VIKTATOR” INAUGURERÀ IL NUOVO PARLAMENTO E GESTIRÀ LA TRANSIZIONE CON LA NUOVA COMMISSIONE, CON LE SOLITE PRIORITÀ: METTERSI DI TRAVERSO ALLE DECISIONI IN FAVORE DI KIEV E PENSARE AI PROPRI INTERESSI – LA SPADA DI DAMOCLE DELL’ARTICOLO 7 PER LE VIOLAZIONI DELLO STATO DI DIRITTO A BUDAPEST…

viktor orban e vladimir putin

Estratto dell’articolo di Ma. Bre. per “La Stampa”

 

Il Grande Show è previsto per la terza settimana di luglio, quando Viktor Orban farà il suo ingresso nell'arena del Parlamento europeo di Strasburgo da presidente di turno dell'Unione europea.

 

L'agenda non è ancora definita e potrebbe esserci uno slittamento a settembre, ma al momento l'ipotesi più probabile è che il premier ungherese faccia il suo intervento davanti ai neoletti durante la prima sessione della plenaria per presentare le priorità del semestre di presidenza ungherese. Quello che molti eurodeputati hanno chiesto di cancellare per via delle violazioni dello Stato di diritto […].

 

viktor orban ursula von der leyen

Orban si troverà davanti un emiciclo spaccato: i gruppi progressisti lo aspettano al varco, ma quelli della destra sovranista sono pronti a incoronarlo come icona di un'Unione europea «da cambiare». E non ci sono segnali che il premier ungherese intenda ammorbidire i suoi toni nel presentare le priorità […]: competitività, sicurezza e Difesa, politica agricola, politiche di coesione e un focus particolare sulla questione del calo demografico, […] per non parlare delle sanzioni alla Russia.

 

Orban vuole organizzare un vertice straordinario a Budapest a novembre, che sarà principalmente dedicato alle questioni economiche, ma punta anche a un summit con i Paesi dei Balcani occidentali.

 

GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN

Per la Commissione europea sembra intenzionato a riconfermare il suo uomo Oliver Varhelyi per cercare di mantenere il portafoglio all'allargamento e alle politiche di vicinato che gli consentirebbe di tenere sotto controllo la politica estera dell'Ue con i Paesi confinanti e con quelli della sponda Nord dell'Africa.

 

C'è poi l'elefante nella stanza che è la procedura per articolo 7 avviata nei confronti di Budapest su richiesta dell'Europarlamento: se il Consiglio decidesse di portare avanti l'iter, in teoria spetterebbe proprio alla presidenza ungherese presiedere le riunioni nel prossimo semestre.

URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI - VIKTOR ORBANviktor orban e vladimir putin

VIKTOR ORBAN EMMANUEL MACRON VIKTOR ORBAN - 2viktor orban, giorgia meloni, robert abela, mark rutte, emmanuel macron, kyriakos mitsotakis, luc frieden

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, IL “CAPITONE” È NELLE SABBIE MOBILI: CHE FARE? - COME DIMOSTRA IL ''GOLPE'' DEL PAPEETE DEL 2019, SALVINI E' IMPREVEDIBILE E STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...