disoccupazione giovani millennials

FATE LAVORARE I GIOVANI - DAL 2021 AZZERATI PER TRE ANNI I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI A CARICO DELLE IMPRESE CHE DARANNO LAVORO A PERSONE CON MENO DI 35 ANNI - IL TETTO DI REDDITO SU CUI CALCOLARE LO SCONTO VERRÀ FISSATO A 24 MILA EURO LORDI L'ANNO - PREVISTA LA SEMPLIFICAZIONE DELLE MODALITÀ DI ACCESSO ALL' ESERCIZIO DI ALCUNE PROFESSIONI REGOLAMENTATE (ODONTOIATRA, FARMACISTA, VETERINARIO E PSICOLOGO)

Jacopo Orsini per “il Messaggero”

 

giovani lavoro

Il governo cerca di far ripartire l'economia puntando anche sul lavoro dei giovani. Nella legge di bilancio entra infatti un nuovo incentivo per le assunzioni. Dall' anno prossimo verranno azzerati per tre anni i contributi previdenziali a carico delle imprese che daranno lavoro a persone con meno di 35 anni. Lo sconto, che si affianca a quello già previsto per le aziende del Sud senza limiti di età, vale su tutto il territorio nazionale. Per finanziare gli sgravi nella manovra sono stati destinati 700 milioni. Per le imprese si tratta di un risparmio che può arrivare fino a circa 6mila euro l'anno. Il tetto di reddito su cui calcolare lo sconto verrà fissato infatti a una retribuzione di 24 mila euro lordi l'anno.

 

giovani lavoro 1

Il bonus per le assunzioni ai più giovani si affianca a una radicale semplificazione delle modalità di accesso all' esercizio di alcune professioni regolamentate - fra cui odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo - varato nella notte di sabato insieme alla manovra dal governo. Il Consiglio dei ministri ha dato via libera infatti a un disegno di legge che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti «finalizzato a una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro».

 

donne lavoro

«Far ripartire l' economia significa innanzitutto avere più lavoro, a partire dai giovani. Per questo in tutta Italia chi assumerà giovani sotto i 35 anni avrà i contributi integralmente pagati dallo stato, mentre con 200 milioni consentiremo a decine di migliaia di giovani di partecipare al servizio civile universale», ha spiegato il ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri. «È una misura che ho fortemente voluto per rilanciare concretamente l' inserimento lavorativo dei giovani, una delle nostre risorse più grandi. Rendiamo i nostri figli protagonisti della rinascita del Paese», ha aggiunto la titolare del Lavoro, Nunzia Catalfo.

 

Non tutti comunque hanno approvato lo sconto. Il deputato di Leu, Stefano Fassina, ha definito l' azzeramento dei contributi una misura «sbagliata perché, a livello macroeconomico, non genererà un posto di lavoro in più nella fase in corso segnata dal crollo della domanda aggregata ma avrà l' unico effetto di riallocare la scarsa domanda di lavoro che c' è da parte delle imprese». A essere colpita, ha aggiunto, sarà «quell' enorme fascia di precariato over-35 che sarà buttata fuori dalle aziende o, nel migliore, dei casi rimarrà prigioniera della precarietà».

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

 

Tornando alla manovra da complessivi 39 miliardi un altro pilastro è il rifinanziamento per l' anno prossimo con 5 miliardi della cassa integrazione per le aziende colpite dalla pandemia. Gli aiuti non saranno per tutti, come era stato nella prima fase dell' emergenza Covid, ma solo per le imprese che hanno subito perdite oltre una certa soglia. I fondi, ha puntualizzato il ministro dell' Economia, «garantiranno la cassa integrazione a chi ne avrà bisogno anche nel 2021».

 

Prorogato per tutto l' anno anche il blocco dei licenziamenti. «Siamo fiduciosi in una forte ripresa economica. Ci aspettiamo più assunzioni e un aumento dei posti di lavoro, non dei licenziamenti», ha detto ancora Gualtieri.

 

IL FISCO

conte - cassa integrazione

Un altro capitolo rilevante è quello che riguarda le tasse. Alla riforma del fisco vengono destinati 8 miliardi a cui si aggiungeranno eventualmente le risorse recuperate dalla lotta all' evasione. Il dettaglio delle misure è comunque ancora tutto da definire e nel governo per ora le idee su come agire sono diverse. Anche se di sicuro si punta a varare già a metà del prossimo anno l' assegno unico per i figli, che a regime vale 6 miliardi.

 

In sostanza i vari bonus mamme e bambini previsti finora e le detrazioni per i figli verranno razionalizzati e sostituiti da un nuovo aiuto unico che verrà esteso anche agli autonomi e agli incapienti (i contribuenti che hanno un reddito lordo annuo inferiore a 8mila euro) .

«La manovra stanzia le risorse per realizzare la riforma fiscale e mette a regime il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori entrato in vigore lo scorso luglio - ha sottolineato il ministro dell' Economia -.

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

 

A luglio partirà l' assegno unico per i figli, e dal 2022 la riforma dell' Irpef, che verrà alimentata anche da un fondo in cui confluiranno le maggiori entrate derivanti dal contrasto all' evasione fiscale, che insieme alla digitalizzazione dei pagamenti è una priorità di questo governo». Al taglio del cuneo fiscale, cioè la differenza tra il costo complessivo per l' azienda di un dipendente e lo stipendio netto del lavoratore, vengono destinati 1,8 miliardi. Si tratta dei 100 euro in busta paga che da gennaio diventeranno strutturali anche per i redditi da 28mila a 40mila euro (per i redditi più bassi il bonus era già previsto).

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...