DALL’EDITTO ALLA SEPARAZIONE BULGARA – BERLUSCONI PROMETTE AL PPE CHE VOTERA’ CONTRO IL GOVERNO SALVINI/DI MAIO: “SONO MOLTO PREOCCUPATO PER AZIENDE E RISPARMIATORI ITALIANI” – SILVIO ASSICURA: NON SONO TENTATO DI TORNARE IN PARLAMENTO. NEMMENO DOPO L'ANNUNCIO CHE LA PROCURA NON FARA’ RICORSO ALLA RIABILITAZIONE POLITICA
Marco Bresolin per “la Stampa”
matteo salvini SILVIO BERLUSCONI
È scuro in volto, non sorride mai e per una volta lascia perdere le solite battutine. La parola che ripete cinque-sei volte, a raffica, è «preoccupazione». «C' è grande preoccupazione». A guastare l' umore di Silvio Berlusconi non sono le ultime puntate della sua lunga telenovela giudiziaria (ieri è stato rinviato a giudizio a Roma per corruzione e la procura di Torino ha chiesto il processo, due filoni del Ruby ter). Il suo tormento sono Salvini, Di Maio e il loro contratto di governo che ha fatto scattare l' allarme nelle cancellerie internazionali e sui mercati.
Un tema che ieri è stato al centro del vertice del Partito Popolare europeo a Sofia: la presenza di Berlusconi è rimasta in forse fino al mattino, ma la situazione in Italia lo ha convinto a volare in Bulgaria per raccogliere i timori dei colleghi europei. E provare, ancora una volta, a presentarsi come unico punto di riferimento del Ppe in Italia. «Noi vogliamo rivedere il centrodestra unito, con Berlusconi in prima linea» confida Antonio Lopez, segretario generale del Ppe.
LA SVOLTA DI FORZA ITALIA
Gli eventi delle ultime 24-48 ore sembrano aver convinto l' ex premier che Forza Italia non può certo «sporcarsi le mani» con un' astensione. «Berlusconi e Tajani - spiega chi era in sala - ci hanno fatto capire che con questi chiari di luna il loro partito non potrà che votare contro la fiducia a un esecutivo di Lega e Cinque Stelle». Addio astensione benevola, quindi. FI è pronta a fare opposizione.
Sempre che - con lo spread in salita e la Borsa in calo - il governo riesca a partire. Il grillino Di Battista evoca lo spettro del Grande Complotto, facendo un paragone con il 2011 e dunque sostenendo la tesi berlusconiana: il governo di centrodestra «fu abbattuto dalla congiura dello spread». Oggi c' è una situazione simile? «Ma quale complotto internazionale - sbotta Berlusconi -, semmai c' è la voglia di aiutare l' Italia per la situazione in cui siamo». Questione di prospettiva.
Il leader di FI è ricomparso in quella Sofia in cui nel 2002 pronunciò il celebre «Editto Bulgaro» contro «l' uso criminoso» della tv pubblica da parte di Michele Santoro, Enzo Biagi e Daniele Luttazzi. Il presidente Ppe, Joseph Daul, gli ha chiesto di fare una fotografia della crisi italiana. Lui ha aggiornato sullo stato delle trattative e ha citato i punti più controversi del contratto di governo, specialmente quelli sull' Europa. Il resto lo hanno fatto le notizie in arrivo dai mercati.
«Sono molto preoccupato per quello che può succedere alle aziende e ai risparmiatori italiani» ha ripetuto Berlusconi. Come se ne esce? «Non lo so, ma le notizie e i comportamenti che abbiamo visto inducono a grande preoccupazione».
ORBAN SCARICA SALVINI
Gli altri esponenti del Ppe (assenti i big Merkel e Rajoy) hanno condiviso i timori per i possibili contraccolpi sulla tenuta politica ed economica dell' Europa. Persino il premier ungherese Viktor Orban, con cui Berlusconi si è trattenuto a lungo, ha scosso il capo di fronte alle proposte del programma giallo-verde. Uscendo dalla sala, con una battuta ha scaricato Salvini (che spesso lo indica come modello da seguire): «Cosa penso del governo Lega-M5S? Sono un ragazzo all' antica, sono leale. In Italia ho un solo grande amico e si chiama Silvio Berlusconi».
Quella di ieri era la prima uscita pubblica dopo la riabilitazione ottenuta dal Tribunale di Sorveglianza di Milano. Decisione a cui la procura ha annunciato ieri di non volersi appellare. Ora, teoricamente, Berlusconi potrebbe provare a tornare in Parlamento. «Non sono tentato» giura. Nemmeno con elezioni suppletive in un collegio uninominale? «Per ora - assicura - non c' è alcun programma», ma «vediamo che cosa succede nel prosieguo». Leggasi elezioni in autunno.