de falco movimento 5 stelle

CACCIA AL DE FALCO - IL COMANDANTE CHE RANDELLÒ SCHETTINO VOTA L’EMENDAMENTO DI "FORZA ITALIA" E PD PER RESTRINGERE IL CONDONO DI ISCHIA E RISCHIA L’ESPULSIONE DAL M5S - IL GOVERNO VA SOTTO IN COMMISSIONE ANCHE GRAZIE ALL’ASTENSIONE DI PAOLA NUGNES - VERTICI FURIOSI: “HANNO TRADITO L’IMPEGNO CON I CITTADINI”, MA LA FRONDA SI ALLARGA…

Dino Martirano per il “Corriere della Sera”

 

gregorio de falco paola nugnes

È il primo incidente parlamentare per la maggioranza M5S-Lega ed è successo proprio sull' articolo 25 del decreto Genova, quello che riapre il condono edilizio in tre comuni di Ischia. Così, grazie a un emendamento di Forza Italia condiviso dal Pd, da Leu e Autonomie, ora la nuova sanatoria pur rimanendo nel decreto sarà comunque più ristretta.

 

I voti determinanti di due dissidenti grillini - Gregorio De Falco e Paola Nugnes - hanno dunque mandato sotto il governo in commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Senato dove, ieri sera, è stato messo in votazione anche quello di Urania Papatheu di Forza Italia. È finita 23 a 22 per le opposizioni (Pd, FI, Leu, Misto, Autonomie) con il comandante De Falco che si è espresso contro gli ordini del suo Movimento e la senatrice Nugnes che si è astenuta. Invece Domenico De Siano (FI), favorevole al condono, si è unito a Lega e M5S ma alla fine la maggioranza, che aveva guadagnato un voto, ne ha persi due.

 

gregorio de falco elena fattori

Ora però i due dissidenti grillini - «Loro sono game over», è l' indicazione che viene dai piani alti del M5S - rischiano l' espulsione (De Falco) e la sospensione (Nugnes). Luigi Di Maio conferma l' avvio di un procedimento davanti ai probiviri e sfida i due dissidenti: «È un fatto gravissimo ma ora è tempo di tagli di stipendi e restituzioni. Vedremo...». In altre parole, lascia intendere Di maio, vogliono essere espulsi per non restituire le quote degli stipendi. Ma la Nugnes non si piega: «Non ho paura, quando si è nel giusto non si ha paura di niente».

gregorio de falco

 

Con l' emendamento approvato il condono rimane in forma ridotta. Vengono strette le maglie della nuova sanatoria riferibile ora non più ai criteri introdotti dal condono dell' '85 (governo Craxi) ma a quelli successivi del '94 e del 2003 (governi Berlusconi) con i voti della Lega.

 

Nel M5S, i vertici sono furiosi con i «traditori» che dopo aver tentato il colpaccio con il decreto Salvini (approvato poi con la fiducia) sono riusciti a imporre la voce critica del Movimento sul condono di Ischia: «Quello che è successo non riguarda nè il governo né la maggioranza che è e resta solida», prova a sdrammatizzare il capogruppo grillino Stefano Patuanelli.

 

STEFANO PATUANELLI M5S

Che però aggiunge: l' incidente «riguarda due persone che hanno tradito l' impegno preso con i cittadini, Gregorio De Falco e Paola Nugnes». Eppure il dissenso pare più esteso: Matteo Mantero ha votato con il gruppo ma solo perché teme un rallentamento del decreto Genova; Lello Ciampolillo parla di condono «ad insulam».

 

La maggioranza pensa di rimediare. «I lavori della commissione vanno avanti e in Aula correggeremo questa spiacevole stortura», è il pronostico di Patuanelli. La Lega resta a guardare («Non ci mettiamo a giudicare cosa succede in casa di altri») ma è sicuro che il Carroccio non si tirerà indietro in aula per tornare al condono largo: «Lo dobbiamo fare perché non c' è tempo per una terza lettura».

 

gregorio de falco elena fattori 1

Le opposizioni però hanno assaporato una piccola rivincita anche se nessuno, a partire dal Loredana De Petris (Leu), si fa grandi illusioni di azzoppare il condono di Ischia. Andrea Ferrazzi del Pd dice però che l' incidente fa male al M5S perché «hanno voluto nascondere nel decreto Genova il condono che in tre comuni di Ischia riguarda 6000 case abusive su un totale di 13 mila». Matteo Renzi prova a blandire Matteo Salvini: «Il nostro lavoro di lotta senza quartiere al condono voluto da Di Maio sta producendo i primi risultati...Togliete lil condono e noi voteremo con voi il decreto Genova».

 

gregorio de falco in senato per la votazione del dl sicurezza

Molta irritazione, da parte del M5S, viene ora concentrata su Forza Italia che alla fine si è schierata con le altre opposizioni: «Sono molto soddisfatta, grazie a una mia iniziativa si rompe un incantesimo e speriamo che sia solo l' inizio», replica la senatrice Papatheu che insieme al collega Massimo Mallegni ha condotto questa battaglia.

paola nugnesgregorio de falco 4gregorio de falco 1gregorio de falco 2gregorio de falco 3gregorio de falco 5

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…