1. SERRACCHIANI: ‘’SÌ SONO ANDATA A ‘’BALLARÒ’’ CON UN VOLO DI STATO, CHE MALE C'È?” 2. DOPO LA BOLDRINI, ECCO UN’ALTRA SINISTRATA VOLANTE, LA PRESIDENTE DEL FRIULI: VIAGGIO DA TRIESTE A ROMA A BORDO DELL’AEREO-BLU DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LETTA, PER SEDERSI SU UNA POLTRONCINA DEL SALOTTO TV DI GIOVANNI FLORIS 3. A COGLIERE LA RENZIANA VOLANTE È STATO IL CONSIGLIERE GRILLINO CRISTIAN SERGO 4. SE LADY MONTECITORIO QUALCHE ATTENUANTE ISTITUZIONALE CE L’HA, PERCHÉ LA SUA PRESENZA IN SUDAFRICA, PER QUANTO NON NECESSARIA NÉ SOLLECITATA, POTREBBE PASSARE PER SOSTITUTIVA DI QUELLA DI NAPOLITANO (AHINOI, LAURA È PUR SEMPRE LA TERZA CARICA DELLO STATO), LA SERRACCHIANI INVECE ERA PRESENTE A ‘’BALLARÒ’’ COME RAPPRESENTANTE DEL PD E NON COME PRESIDENTE DELLA REGIONE FRIULI

1. VIDEO: SERRACCHIANI A BALLARÃ’ IL 26 NOVEMBRE 2013
Da ‘youtube.com'

2. VIDEO: SERRACCHIANI A BALLARÃ’ IL 26 NOVEMBRE 2013 - SCONTRO CON LA POLVERINI
Da ‘youtube.com'

3. VIDEO: SERRACCHIANI A BALLARÃ’ IL 26 NOVEMBRE 2013 - SCONTRO CON CASINI
Da ‘youtube.com'

 

Ignazio Stagno per "Libero"

«Sì sono andata a Ballarò con un volo di Stato, che male c'è?» Debora Serracchiani, la renziana presidente del Friuli Venezia Giulia, lo scorso 26 novembre a Trieste è salita a bordo dell'aereo-blu della Presidenza del Consiglio, destinazione Roma per sedersi su una poltroncina del salotto tv di Giovanni Floris. A cogliere la Serracchiani con le mani nella marmellata è stato il consigliere grillino Cristian Sergo.

Il pentastellato ha notato l'ubiquità della governatrice che a pomeriggio inoltrato presenziava a Trieste a un vertice internazionale col premier Enrico Letta, ma tre ore dopo, con tanto dimake upe trucco in viso, era già davanti alle telecamere di Rai3 in via Teulada a Roma. A ricostruire gli spostamenti della Serracchiani, c'è un'interro - gazione in Consiglio Regionale.

«La presidente alle ore 17.10 - si legge nel documento - era ancora a Trieste. Poco meno di quattro ore dopo, la Serracchiani si trovava già a Roma negli studi di Rai3 per partecipare alla trasmissione Ballarò in qualità di rappresentante del Pd. Mai di governatrice del Friuli Venezia Giulia».

I fatti sono chiari. Con le spalle al muro la Serracchiani non ha potuto far altro che ammettere: «Il 26 novembre scorso, seguendo una prassi consueta gestita dal Cerimoniale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per il viaggio d'andata sono stata ospite del presidente Letta, con il quale ho proseguito i colloqui iniziati a Trieste. Del mio ritorno in Regione invece si è occupata la redazione di Ballarò». Insomma, si scopre che il «metodo- Boldrini» era stato testato pochi giorni prima dalla Serracchiani.

Ma se in fondo - proprio in fondo in fondo - Lady Montecitorio qualche attenuante ce l'ha, perché la sua presenza in Sudafrica, per quanto non necessaria né sollecitata, potrebbe passare per sostitutiva di quella di Napolitano (ahinoi, Laura è pur sempre la terza carica dello Stato) e lo scandalo verte soprattutto sulla presenza del giovane (rispetto a lei) fidanzato e del nutrito codazzo, la Serracchiani invece non ha attenuanti. In questo caso infatti il volo di Stato di Letta è stato utilizzato dalla governatrice per farsi gli affari propri quasi fosse un taxi gratuito; o meglio pagato da altri (ovviamente noi). La governatrice infatti era presente a Ballarò come rappresentante del Pd e non come presidente della Regione Friuli.

Durante la serata, da Floris si è parlato soprattutto delle primarie del Pd che sarebbero poi arrivate l'8 dicembre con la vittoria di Renzi. Debora era a Ballarò proprio per dare voce all'anima renziana del Nazareno. Ma la Serracchiani ribadisce : «Chemalec'è ad accettare un passaggio su un volo della presidenza del Consiglio? È tutto in regola. È una prassi normale».

Nulla di male, peccato però che per tirare acqua al mulino del Pd in diretta tv ha sfruttato l'aereo blu di Letta. D'altronde sembrerebbe proprio che per i compagni di schieramento l'aereo blu del premier sia spesso a disposizione. Basta trovarsi nei paraggi; e avere magari l'accortezza di non caricare flirt e di non scordarsi la tessera del Pd o di Sel; ve la chiedono all'imbarco.

 

Serracchiani DeboraDebora Serracchiani Giovanni Floris DEBORA SERRACCHIANI letta Laura Boldrini ai funerali di Mandela

Ultimi Dagoreport

maria rosaria boccia gennaro sangiuliano giorgia meloni

IL BOTTO DI FINE ANNO: IL 1 AGOSTO 2024 (DUE SETTIMANE DOPO IL TAGLIO SUL CAPOCCIONE) GENNARO SANGIULIANO FIRMO' IL DECRETO DI NOMINA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A SUA CONSULENTE – IL DOCUMENTO SBUGIARDA “GENNY DELON” (CHE AL TG1 MINIMIZZO' IN MODO VAGO “MI ERA VENUTA L’IDEA DI NOMINARLA”) E SOPRATTUTTO GIORGIA MELONI, CHE MISE LA MANO SUL FUOCO SULLA BUONA FEDE DEL MINISTRO (“HA DECISO DI NON DARE L’INCARICO DI COLLABORAZIONE. MI GARANTISCE CHE QUESTA PERSONA NON HA AVUTO ACCESSO A NESSUN DOCUMENTO RISERVATO”) – L’ITER SI BLOCCO', DANDO IL VIA ALL’INCHIESTA DI DAGOSPIA CHE PORTÒ ALLE DIMISSIONI DEL MINISTRO. MA QUESTO DOCUMENTO APRE NUOVE DOMANDE: 1) PERCHÉ, DOPO UN PRIMO STEP, LA NOMINA NON È STATA FINALIZZATA? 2) COSA È AVVENUTO TRA IL GIORNO DELLA NOMINA, E IL 26 AGOSTO, GIORNO DEL DAGO-SCOOP? 3) QUALCUNO È INTERVENUTO A BLOCCARE LA NOMINA A CONSULENTE DELLA BOCCIA? 4) CHI SI È MOBILITATO PER SILURARE L'IMPRENDITRICE? 5) DAVVERO TUTTO È AVVENUTO A COSTO ZERO PER LO STATO? 

pierferdinando casini e matteo renzi nel 2009

DAGOREPORT – RENZI CI AVEVA VISTO GIUSTO: VOLEVA COME LEADER DEL CENTRO PIERFERDINANDO CASINI - PECCATO CHE L’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ABBIA DETTO DI NO NELLA SPERANZA DI ARRIVARE, UN DOMANI, AL QUIRINALE. MA IL SUCCESSORE DI MATTARELLA VERRÀ ELETTO SOLTANTO NEL 2029 E FINO AD ALLORA, CAMPA CAVALLO, PUÒ SUCCEDERE DI TUTTO E DI BRUTTO -  “PIERFURBY” POSSIEDE I CROMOSONI PERFETTI PER FEDERARE LE DIVERSE ANIME ORFANE DI UN PARTITO LIBERALE CONSERVATORE A FIANCO DEL PD: DEMOCRISTIANO, BUONI RAPPORTI CON IL VATICANO, POI NELLE FILE DEL BERLUSCONISMO FINO ALL'ARRIVO COME INDIPENDENTE, GRAZIE A RENZI, NELL'AREA PD, IL BELL'ASPETTO, L'ELOQUIO PIACIONE E I 40 ANNI IN PARLAMENTO... (SE L’AMORE PER IL DENARO NON L'AVESSE RINCOJONITO, CHISSÀ DOVE SAREBBE OGGI RENZI)

antonio tajani cecilia sala giorgia meloni ali khamenei

DAGOREPORT - CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI (E UN GOVERNO) ALL'ALTEZZA, CECILIA SALA NON SAREBBE FINITA IN UNA GALERA DI TEHERAN - LA NOTIZIA DELL'ARRESTO A MILANO DELLA ''SPIA'' IRANIANA ABEDINI, SU "ORDINE" USA, E' DEL 17 DICEMBRE. DUE GIORNI DOPO LA SALA VIENE IMPRIGIONATA - BENE, CONOSCENDO LA "DIPLOMAZIA DEGLI OSTAGGI" PRATICATA DALL'IRAN (ARRESTI UNO DEI MIEI, IO SEQUESTRO UNO DEI TUOI), PERCHE' LA FARNESINA E PALAZZO CHIGI, SOTTOVALUTANDO I "SEGNALI" DELL'INTELLIGENCE-AISE, NON SI SONO SUBITO ATTIVATI PER METTERE IN SICUREZZA GLI ITALIANI IN IRAN? - SCAZZO CROSETTO-TAJANI - NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL GOVERNO MELONI SI TROVA A GESTIRE NEL PEGGIORE DEI MODI UN DETENUTO NEL MIRINO DI WASHINGTON (NEL 2023 IL RUSSO ARTEM USS). IL VICEMINISTRO AGLI ESTERI, EDMONDO CIRIELLI (FDI), GIÀ ANNUNCIA CHE LA “SPIA” IRANIANA ''POTREBBE NON ESSERE ESTRADATO, HA COMMESSO UN REATO SOGGETTIVO, NORDIO STA STUDIANDO LE CARTE” (A NORDIO E MELONI CONVIENE FARE IN FRETTA, PRIMA CHE TRUMP SBARCHI ALLA CASA BIANCA) - VIDEO

carlo freccero dago ferragni fagnani de martino meloni giambruno

TE LO DO IO IL 2024! - CARLO FRECCERO: “NELL’EPOCA DELLA NOTIZIA TAROCCATA, IL GOSSIP RAPPRESENTA IL PRESENTE DELL’INFORMAZIONE. E DAGOSPIA VINCE (IL 2024 È L’ANNO DEL SUO MAGGIORE SUCCESSO)’’ – ‘’ IDEOLOGIE NELLA POLVERE, IDEE NEL CASSETTO, IDEALI NEI CASSONETTI. ANCHE LA POLITICA È CONIUGATA A PARTIRE DAL GOSSIP. I DUE FAMOSI FUORIONDA DI GIAMBRUNO IN CALORE SONO DIVENTATI UN EVENTO POLITICO - DI FRONTE AL NUOVO DISORDINE MONDIALE, LA TELEVISIONE HA CHIUSO FUORI DALLA PORTA LA CRUDA REALTÀ E L’HA SOSTITUITA CON IL MONDO REALITY, IN CUI NULLA È SERIO, TUTTO È ARTIFICIO - OGGI IL VERO MISTERO DEL MONDO DIVENTA IL VISIBILE, NON L’INVISIBILE. E, COME BEN SAPPIAMO, TUTTO CIÒ CHE NON VIVE IN TELEVISIONE NON HA UNA DIMENSIONE REALE”

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…