IL DECADENTE STUZZICA: "ALFANO RIDOTTO A RUOTA DI SCORTA DEL PD, LA SINISTRA TI ACCLAMA E POI TI BUTTA NEL CESTINO"

Amedeo La Mattina per "la Stampa"

«Povero Angelino, è finito a fare la ruota di scorta di Renzi. Un copione già visto: la sinistra prima ti acclama, ti porta sugli altari quando dividi i moderati e poi ti butta nel cestino». Berlusconi ha un misto di amarezza e soddisfazione per il sentiero sul quale cammina il suo ex delfino. Un sentiero pieno di spine che Renzi sta mettendo sotto i piedi di Letta. Fino al pugno in pancia al leader del Nuovo Centrodestra. Il sindaco di Firenze lo tratta come un cespuglio del Pd. Di quel Pd che si appresta a guidare, con i suoi 300 deputati che dovranno dettare l'agenda del governo mentre Alfano, con i suoi 30 senatori, sarà costretto a seguire come l'intendenza.

Mentre Berlusconi prova un fondo di amarezza, dentro Forza Italia si gode per le difficoltà di Alfano, stretto tra il rampantismo di Renzi e l'opposizione berlusconiana, destinata a diventare sempre più dura. Domani i parlamentari si riuniranno con il Cavaliere per dare sostanza al nuovo corso d'opposizione e mettere in difficoltà il governo sulle riforme.

Non è ancora stata scelta una strategia, ma cresce la volontà di votare contro, con la motivazione che tra le riforme non c'è quella sulla giustizia. Vedremo, dicono nel Ncd, le reali intenzioni di tutti i giocatori in campo. Di Berlusconi, se vuole essere un oppositore al sistema, come Grillo, o al governo, disponendosi a valutare nel merito riforme istituzionali e azione del governo. Lo stesso discorso vale per Renzi.

«Se l'obiettivo di Renzi è di prendere la sedia di Letta lo dica con chiarezza, senza girarci attorno come si faceva con la vecchia politica» è la controffensiva di Alfano. E ancora: «Renzi, a una settimana dalle primarie, deve spararla grossa per arrivare primo. Per fortuna le primarie si stanno concludendo. Finalmente dopo si potrà parlare dei problemi dell'Italia». Il capogruppo di Ncd, Enrico Costa, vede un rischio nel comportamento di Renzi, quello di spianare la strada a Berlusconi e di fare il gioco dei falchi di Fi.

Così facendo, osserva il ministro Lupi, si apre una crisi: «Se Renzi ha il problema di dover sostituire Letta è legittimo, ma si assuma le sue responsabilità». I 30 senatori che non hanno aderito a Forza Italia non contano nulla? «Noi pensiamo di esercitare un peso specifico e un peso politico», osserva Quagliariello, convinto che dopo le primarie dell'8 dicembre si tornerà a parlare di cose concrete.

L'obiettivo, insomma, è stanare Renzi. Schifani mette in fila i temi da portare alla verifica della nuova maggioranza, dall'economia alle riforme istituzionali. In fin dei conti tutte queste distanze l'ex presidente del Senato non le vede. «Anche sulla giustizia da tempo siamo pronti a discutere di carcerazione preventiva. Quindi, anche se rimaniamo distinti e distanti da Renzi, questo non significa che non sia possibile trovare una sintesi».

Forza Italia intanto si gode lo spettacolo. Brunetta parla di «parole insultanti», convinto che a questo punto si voti la sfiducia al «governo Letta-Renzi» e si vada alle elezioni al più presto. «Forza Italia, con la grande coalizione di centrodestra, è data da tutti i sondaggi nettamente vincente». Fitto distilla veleno, «sincera solidarietà al dinamico duo Alfano-Lupi. Il loro abbandono al partito che li ha eletti e li ha portati al governo, il loro abbandono al presidente Berlusconi nei giorni più difficili, la loro accettazione del tradimento degli elettori attraverso il ritorno della tassa sulla casa, vengono "compensati" con un'intervista in cui Renzi già li scarica».

 

 

alfano berlusconi adn x SILVIO BERLUSCONI E ANGELINO ALFANO ALFANO E BERLUSCONIMatteo Renzi lupismorfia Quagliariello intervistato

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