
IL DELIRIO DEI SENSI DI RENZI - E' IL QUINTO GIORNO CONSECUTIVO CHE IL GUARDA-BOSCHI INVADE NELLE FORME PIU' AVARIATE GLI SCHERMI CON LA "REGIA" DI QUEL GENIO (DEI TRIGLICERIDI) FILIPPO SENSI - UN CRESCENDO CHE CON LA DIRETTA FACEBOOK DI IERI RAGGIUNGE IL TRIPUDIO: "CERTO, RAMBO FA DI PIU'" (E' PRONTO PER RAI YO-YO)
Wanda Marra per il “Fatto quotidiano”
Quasi un milione di persone raggiunte". Maniche di camicia (bianca), cravatta (nera) da premier, movimento ondulatorio sulla sedia, dopo 65 minuti di esibizione social virtuosistica e accelerata, Matteo Renzi appare soddisfatto. È il quinto giorno consecutivo che invade nelle forme più varie gli schermi degli italiani, in un crescendo che con la diretta Facebook (ma pure Twitter) di ieri, #Matteorisponde raggiunge il tripudio.
Il caso Guidi-Tempa Rossa è scivoloso e dunque da affrontare a passo marziale. Che per lui significa dire ossessivamente la sua, riempendo tutti gli spazi possibili. Certo, "Rambo fa di più", ammette (autocitando una sua polemica con i talk).
Nel frattempo lo spin doctor, Filippo Sensi, alias Nomfup, posta su Twitter il video di Rambo. Spettacolo con controprogrammazione. A Palazzo Chigi ad assistere ci sono anche il responsabile social, Nicodemo e il consigliere per l' innovazione, Barberis. Lo show va brevettato.
"Il canone Rai sarebbe la tassa più odiosa? Ogni tassa è quella più odiosa". Renzi guarda lo schermo davanti a lui, mentre digita sullo smartphone. La diretta (video) è su Fb. Domande, complimenti e insulti, si susseguono alla velocità della luce tra i commenti. Impossibile seguirli. Lui legge, chiosa. Parla, parla, parla. Ogni tanto saltella su Twitter. E, allora, mentre parla, scrive pure. A un certo punto si sbaglia e comincia a chattare su WhatsApp. Deliri virtuali. Il format si chiama #Matteorisponde.
Per la prima volta lo usò Mario Monti, Renzi lo adottò prima della corsa alla segreteria del Pd, e poi dopo, fino all' arrivo a Palazzo Chigi e un po' oltre. Poi, l' aveva abbandonato. Ora l' ha ripreso, aggiornato. Twitter è in crisi? E allora, è il caso di sbarcare in pompa magna su Fb, più popolare. Lui a giocare con la rete si diverte: "Vorrei ringraziare fake e troll che passano la vita a insultarmi". Le domande sono uno spunto, il discorso va dove vuole lui. "Silvio Renzi che è un fake, perché ha la mia faccia, mi chiede, 'parlaci del tuo babbo in giudizio per bancarotta'. Bene, è stata chiesta l' archiviazione".
Via, la prossima. Si mangia le parole in continuazione, Renzi. "Io accuserei i magistrati.
Ma dove? Accuso il sistema: voglio che i ladri siano dentro e le opere siano sbloccate". Sul video c' è un numerone che dà conto delle visualizzazioni. Christian Guzzetta gli chiede: "Perché la scuola lavoro dovrebbe funzionare?" Elisa Costantini: "La lotta alla criminalità organizzata italiana.
Qual è la strategia?" . Visto il ritmo forsennato con cui tutto accade, impossibile capire come il premier scelga le domande: "Dite che rispondo a quello che voglio? Magari potessi rispondere a tutti.". E poi: "Adesso Twitter, eh.. se no. Tra un saltello e l' altro, ci va giù diritto: "Spero che il referendum sulle trivelle fallisca.
Mette a rischio 12mila posti di lavoro".
Contraddittorio? Impossibile. Esiste un controllore e un mattatore unico. Tanto è vero che da qui arriva l' annuncio della "fuga" dai luoghi del petrolio: domani non va a Matera. "Daniele Molinari continua a scrivere scuola: è la mia ferita più grande non essere riuscito a coinvolgere nel modo giusto il mondo della scuola". Scorrono i minuti.
Ma lui più che stancarsi si galvanizza "Questa è 'Valeria S' una grillina che tutte le volte mi insulta. 'Torna la marchetta'", dice. Cioè, gli 80 euro. Ecco lui: "La marchetta per chi i soldi ce li ha. Disprezzo verso gli italiani".
Riferimenti alti? "Tutto il resto è noia come avrebbe detto Giacomo Leopardi e non Franco Califano" (peccato che la citazione viene da una lettera del poeta, e non da un verso noto: difficile pensare che sia entrata nella testa di Matteo tipo ritornello da lì). Non manca la (mezza) promessa: "Allo studio c' è l' ipotesi di allargare gli 80 euro a chi prende la pensione minima".
Il tempo stringe. "Air Force one", legge Renzi. "Non c' è nessun Air force. C' è un aereo che è stato preso in leasing per risparmiare sui viaggi internazionali, durerà una decina d' anni. Dobbiamo fare come in America, dove i presidenti acquistano gli aerei per quelli dopo".
Fuori tempo massimo, il premier spiega quello che sta facendo, ovvero saltare i media e arrivare direttamente ai cittadini. Risposta a Claudia Vago, "'Il trionfo della disintermediazione è la morte del giornalismo?'. Secondo me è uno strumento bello".
Palazzo Chigi dà i numeri: 1 milione e 300mila persone raggiunte, quasi 50mila utenti in contemporanea. addirittura, l' esperimento sarebbe "best practice tra i leader mondiali".
Renzi, tra spiegoni e battute, fa il premier della porta accanto. Se la legge e se la risponde. Ma le vere risposte si danno così? La domanda, per la prossima puntata.