letizia moratti meloni salvini berlusconi

"RISCHIAMO LA FIGURA DEI PIRLA" - LE DIMISSIONI DI LETIZIA MORATTI DA VICEPRESIDENTE E ASSESSORE DELLA LOMBARDIA MANDA IN TILT IL CENTRODESTRA - LEGA E FDI SONO COSTRETTI A DIFENDERE ATTILIO FONTANA (MA VALUTANO L'IPOTESI DI CANDIDARE MASSIMO GARAVAGLIA) - BERLUSCONI, PER DARE L’APPOGGIO AL CANDIDATO LOMBARDO DI LEGA E FDI, PRETENDE LA GUIDA DI UNA REGIONE COME IL FRIULI-VENEZIA GIULIA (CANDIDANDO L’ATTUALE VICEPRESIDENTE RICCARDO RICCARDI) E A QUEL PUNTO FEDRIGA POTREBBE ENTRARE AL GOVERNO - LETIZIA MORATTI PORTA DALLA SUA PARTE MOLTI EX LEGHISTI E QUEI CONTATTI CON FORZA ITALIA…

Carmelo Caruso per “il Foglio”

 

berlusconi meloni salvini alle consultazioni

Ha fatto da sola quello che non sono riusciti a fare in tre. Cacciarla. I tre sono Salvini, Meloni, Berlusconi. Letizia Moratti si è dimessa da vicepresidente della regione Lombardia e assessore alla Sanità. Al suo posto va Guido Bertolaso. Questo è il commento di Lega, FdI, Forza Italia subito dopo la notizia: "Stiamo facendo la figura dei pirla". La Lega ce l'ha con FdI: "Ci hanno impedito di rimuoverla". FdI ce l'ha con la Lega: "Non siamo noi ad aver promesso alla Moratti la presidenza".

letizia moratti attilio fontana

 

Si realizza il peggiore degli scenari possibili. In milanese si dice pastrügn. Moratti candidata con il Terzo Polo, ma il Pd non esclude di convergere (Beppe Sala è il ponte). Lega e FdI costretti a difendere Attilio Fontana (ma valutano l'ipotesi Massimo Garavaglia). Silvio Berlusconi, per appoggiare il candidato lombardo di Lega e FdI, sta pensando di chiedere la guida di una regione come il Friuli-Venezia Giulia. Massimiliano Fedriga potrebbe a quel punto entrare al governo. L'Lsd, a confronto, procura meno visioni.

 

meloni berlusconi salvini al quirinale

Sembra di stare al Pentagono del Dottor Stranamore, quello di Kubrick. Il Pirellone è in orbita come la bomba. Quando Attilio Fontana, persona perbene e mite, spiegava al suo segretario: "Caro Matteo, guarda che Letizia si candida, si candida contro di noi", Salvini lo rassicurava: "Ma scherzi? Troviamo una soluzione". Il 30 settembre, dopo un'intervista della Moratti, chiarissima, "mi candido", Fontana era pronto a toglierle le deleghe. E' stato bloccato. Bisogna dirla tutta. Era stata Giorgia Meloni a suggerire a Salvini: "Abbiamo tanti problemi da risolvere, della Lombardia ce ne occuperemo dopo". Alla Moratti hanno proposto un ministero. Ma con poca convinzione.

 

letizia moratti salvini

Ha rifiutato. Poi Salvini e i suoi: "E se le affidassimo la guida dell'evento Milano-Cortina"? Lo hanno fatto sapere ai giornali prima di alzare il telefono e chiederlo alla Moratti. Il capolavoro? "Cara Letizia, ti va bene una partecipata di stato". Si dice che fosse Cdp. Una partecipata alla Moratti? Spiega un leghista: "Ma la Moratti la partecipata se la compra con il suo patrimonio!". La ragione per cui questa donna, che è stata sindaco di Milano, ministro dell'Istruzione, presidente della Rai, presidente di un colosso bancario, candidata al Quirinale, persevera sulla candidatura è semplice.

 

meloni salvini berlusconi al quirinale

La spiega un suo caro amico: "Si sente presa in giro". Salvini, in un momento difficile per Fontana, non ha creduto in Fontana. Quando Moratti è stata chiamata al posto dell'assessore alla Sanità, Giulio Gallera, garantiscono che le fosse stata promessa la presidenza della Lombardia. Da almeno tre mesi, dopo aver compreso che la Lega avrebbe puntato su Fontana, Moratti organizzava il suo comitato elettorale. Ha già scelto uomini, depositato il simbolo della sua associazione-lista. Si chiama Lombardia migliore. La sorpresa è il referente.

GARAVAGLIA GIORGETTI

 

E' Luca Ferrazzi ed è un uomo che conosce benissimo la destra lombarda. E' un ex aennino, ex consigliere regionale. Ma con la Moratti è già confluita anche una vecchia Lega. Il responsabile di Lombardia Migliore a Monza (e Brianza) è Luca Talice, ex assessore provinciale del Carroccio. Un altro è Marco Tizzoni, un leghista che partecipò, ricordano i leghisti, alla fronda che portò alle dimissioni del sindaco di Seregno, "Seregnopoli".

 

fedriga e salvini 2

In regione un fedelissimo della Moratti si è rivelato il presidente della Commissione Sanità, il leghista Emanuele Monti. Se c'è una figura che i leghisti lombardi non tollerano quella è Moratti: "E' Letiziaroo, il delivery che consegna le amministrazioni di centrodestra al centrosinistra". Ma è anche vero che la Lega ha in pratica regalato alla Moratti tre mesi di campagna elettorale. Il centrosinistra adesso non può più escludere di appoggiarla. I nomi del Pd sono quelli di Carlo Cottarelli e Ferruccio Resta ma come dicono i lombardi del Pd: "Dipenderà molto da cosa farà il Terzo Polo. Del resto Moratti è stata abile.

 

meloni lupi berlusconi e salvini al quirinale

Nella nota delle sue dimissioni punta il dito contro i provvedimenti contraddittori assunti dal governo in materia di pandemia". Non si è solo candidata alle regionali ma pure a guida del governo ombra. Chi ci va di mezzo è Fontana uno che sulla pandemia si è battuto sempre dalla parte della scienza. Perfino i leghisti lo prendevano in giro: "Ti metti la mascherina, ma non capisci che ci fai perdere voti?".

 

Aveva ragione lui. Eccome se l'aveva. La nomina di Bertolaso serve a impedire alla Moratti di intestarsi l'uscita dalla pandemia. Ma le parole della Moratti sui provvedimenti di governo hanno un altro significato. Servono a fare leva su Forza Italia da giorni critica sul reintegro dei medici no vax. Oltre al rapporto antico tra Moratti e Berlusconi in regione c'è un consigliere che opera come collegamento tra Forza Italia e Moratti. E' Gianluca Comazzi.

letizia moratti lavora l orto 4

 

E' improbabile che il Cav. sostenga Moratti (si è complimentato per la scelta di Bertolaso) ma è confermato da FI che "è arrivato il momento per il premier Meloni di capire che c'è una vita oltre il governo e che ovviamente la Lombardia farà parte della pariglia tra alleati".

 

letizia moratti lavora l orto 3

Al prossimo tavolo, quello dove si deciderà la rosa dei candidati delle regionali, Forza Italia potrebbe infatti chiedere la guida della regione Friuli-Venezia Giulia per Riccardo Riccardi, vicepresidente attuale (era il candidato prima che la coalizione scegliesse Fedriga) e proporre l'entrata al governo di Fedriga in un ministero in quota Lega. E' la prova di cosa accade quando si rimandano i problemi: Fontana logorato, la Lombardia usata come merce di scambio, la sinistra che ci spera. Lo hanno detto loro: "Rischiamo la figura dei pirla".

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)