CIR PENSO IO - IL DIRETTORE DEGLI AFFARI GENERALI DELLA SOCIETÀ DEI DE BENEDETTI INTERVIENE CON DE VINCENTI PER OTTENERE NORME A SUO FAVORE (OVVERO: FA IL SUO LAVORO) - IL VICEMINISTRO SUGGERISCE DI ANDARE ALL'ATTACCO DEI PM CHE HANNO SEQUESTRATO LA CENTRALE DI TIRRENO POWER

Erika Dellacasa per il “Corriere della Sera

 

francesco dini FDfrancesco dini FD

Interviene anche Francesco Dini, direttore degli affari generali della Cir società della famiglia De Benedetti, nel tentativo di «salvataggio» della centrale elettrica Tirreno Power di Vado Ligure posta sotto sequestro dalla Procura di Savona per reati ambientali. La Cir è uscita da Sorgenia, azionista di riferimento di Energia Italiana che con i francesi di Gdf controlla Tirreno Power, nel marzo del 2014 ma evidentemente i rapporti sono rimasti. È proprio Dini infatti a cercare contatti con l’allora viceministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti per affrontare il caso Tirreno Power.

 

MATTEO RENZI CLAUDIO DE VINCENTIMATTEO RENZI CLAUDIO DE VINCENTI

Il 29 aprile del 2014 viene intercettata dai carabinieri del Noe una telefonata (non è l’unica) fra Francesco Dini e il direttore generale di Tirreno Power Massimiliano Salvi, il tema è una «norma interpretativa» del ministero che permetta di bypassare il fatto che l’azienda elettrica non ha rispettato una serie di prescrizioni. Salvi: «...se ci fosse la famosa norma interpretativa quella aiuterebbe in maniera determinante per noi...».

 

Dini: «...sono d’accordissimo... sono stato il primo a sostenerlo lì al ministero». Poi il dirigente di Cir rassicura Salvi: «Io oggi sono con Andrea (Dini ha appuntamento con Andrea Mangoni e con Claudio De Vincenti vice ministro) e quindi io della norma transitoria ne parlo molto chiaramente» (Mangoni è il direttore generale di Sorgenia). Salvi: «Eh... quella ci aiuterebbe moltissimo... ci dà una garanzia».

rodolfo E carlo de benedetti lap rodolfo E carlo de benedetti lap

 

Poi Salvi si sfoga: «...ovviamente essendo un animale ferito la gente invece di aiutarti continua a prenderti a calci... noi riceviamo venti calci al giorno... allora per me a quel punto, se dobbiamo chiudere basta».

 

Dini: «Io le ho dette queste cose ad Andrea e spero che sia d’accordo stasera di dire a De Vincenti di questo ultimo appello, se ci affidiamo al Tar è la roulette russa come quelli che si sparano e non si sa dov’è il proiettile (Dini si riferisce a un ricorso al Tar fatto da Tirreno Power n.d.r) io infatti il discorso che mi sono preparato per questa sera per De Vincenti è quello di fare la norma interpretativa... Nel caso Dio non voglia di un esito negativo del Tar ...sarà molto più difficile per lui... ma si deve fare prima».

 

Paola Severino Paola Severino

In seguito sarà Salvi a incontrarsi con il sottosegretario e ne parlerà ai funzionari del ministero: «Ho incontrato ieri sera alle diciannove il professor De Vincenti», dirà poi che De Vincenti «ha chiamato Galletti per il discorso Procura». E Salvi va oltre: “La Severino (legale della società nd.d.r) dice in sto Paese i procuratori possono fare quello che vogliono... in teoria... in pratica... è un gesto molto forte... per cui dico... pure De Vincenti... ieri mi dice... ma non si può fare un esposto al Csm? Non si può far aprire un’indagine da parte del ministero della Giustizia?».

 

Secondo i carabinieri a suggerire l’intervento del Csm è De Vincenti. Il sottosegretario a un certo punto si preoccupa di apparire inopportuno e parlando con Mangoni chiarisce: «...devo evitare di dare l’impressione di ingerenza...».

 

Va detto che l’indagine della Procura si è conclusa con 86 indagati per disastro ambientale, omicidio colposo e abuso ma nè l’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio De Vincenti nè funzionari del ministero dello Sviluppo economico sono indagati. Lo sono invece l’ex presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e la sua giunta. I tentativi di ottenere la «norma transitoria» dal ministero dello Sviluppo Economico finiscono in fumo, la norma non ci sarà mai.

 

 

ANDREA MANGONI ANDREA MANGONI

 

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