1. NELL’OSCENO POLITICO EVOCATO IN TV DALL’ON. ANDREA ROMANO VERSUS DAGOSPIA IRROMPE IL PROF. ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA CHE DOMENICA SCORSA SUL CORRIERE SODOMIZZA “IN CORPO 11” RIGOR MORTIS: IL CLASSICO “CALCIO DELL’ASINO” BY DE BORTOLI 2. COSÌ, DOPO OLTRE 750 GIORNI, CROLLA IL MONUMENTO A MONTI E AL SUO “GOVERNO TECNICO” 3. UN FLEBUCCIO CHE NON RISPARMIA NEPPURE UN CALCIO ASININO A DON VINCENZO PAGLIA 4. E SUL GIOVANE EDITOR ANDREA ROMANO IL GRANDE EDMONDO BERSELLI AVEVA VISTO GIUSTO GIA’ NEL 2006: “…QUELLI COME ROMANO E GLI ALTRI MODERNISTI E BLAIRIANI (…) COSTITUISCONO L’INCIDENTE PROBATORIO CHE LA MODERNIZZAZIONE FA MALE…”

DAGOANALISI
Forse Dagospia, almeno a dare ascolto al professor Andrea Romano, non aveva l'"autorità morale" per bocciare brutalmente l'operato del governo di Rigor Mortis.

Questo sito (libertario e impertinente), a dissomiglianza dell'ex ragazzo spazzola del compagno Massimo D'Alema e del marchese Luca Cordero di Montezemolo, non appartiene infatti né alla chiesa cattolica né all'ideale comunista.

Due parrocchie che l'ex "futurista" da riformatorio, invece, ha ben frequentato cadendo pure nel peccato grave di simonia (soldi&potere).

Dunque, se l'"autorità morale", secondo logica, è un'opzione trascendente alta (Dio) o immanente bassa (il montismo "alla Romano") per giudicare cosa sia il bene o il male, Dagospia si trova un tantino a disagio a misurarsi con l'Altissimo Triglione, simbolo della sua città natia.

L'Andreuccio da Livorno che in tv, all'"Ultima parola" di Gianluigi Paragone, ci aveva accusato, en passant, di praticare la "pornografia e calunnia" a mezzo web. Sì, proprio lui il maestro insuperabile nell'arte del kamasutra (politico) che dopo essersi accoppiato (a pagamento) con l'ex comunista Massimo D'Alema si è dato anima e corpo al suo nuovo amante, Luca Montezemolo, prima di finire tra le braccia voluttuose di Mario Monti. E potersi sedere finalmente tra i velluti rossi di Montecitorio.

Di fronte a tanta fatica erotica (non orwellianamente eroica!) sulle spoglie del suo ultimo amante, ci siamo domandati se non era un tantino sconveniente anche da parte nostra, abusare ancora del "cadavere" ancora caldo di Rigor Mortis.

Un premier "moribondo afflitto da longevità" (Emile Cioran), dal quale hanno cominciato a prendere le distanze anche chi, da settimane, lavorava per la sua imbalsamazione (riconferma) a palazzo Chigi. Forse anche a causa degli afrori emanati dai suoi resti sui cui infierisce pure il nobile ministro degli Esteri, Terzi di Sant'Agata, dimessosi dall'incarico dopo la doppia figuraccia internazionale dei due marò prima sottratti e poi riconsegnati all'India come merce pericolosa.

E nell'opera d'impagliatura di Monti in prima fila c'era il "Corriere della Sera" di Flebuccio de Bortoli, il quale ha aspettato ben settecentocinquanta giorni prima di sferrare il classico "calcio dell'asino" al premier ormai in via di completa decomposizione.

Per chi non legge i giornali (e sono la stragrande maggioranza dei cittadini) ricordiamo che nel suo editoriale di domenica scorsa il professore in pensione, Ernesto Galli Della Loggia, ha tirato giù dal piedistallo il monumento a Rigor Mortis che era stato eretto e puntellato, anche con la saliva, dei suoi colleghi dal Corrierone dei Poteri marci.

Per dirla con il codice osceno tanto caro in tv al professor Andrea Romano, sulle pagine del quotidiano milanese abbiamo assistito così alla "sodomizzazione" del premier più amato nell'harem di via Solferino.

Dopo tanta riverenza intellettuale, il Corrierone di Flebuccio de Bortoli con la stroncatura di Ernesto Galli Della Loggia arrivava, sia pure ultimo e con un avversario ormai alle corde, a sferrare a Monti, appunto, il classico "calcio dell'asino".

Uno sport in cui sono maestri i politologi à la carte e i Gabibbo alle vongole dell'ex casa Rizzoli.
Così lunedì mattina anche il mitico Don Vincenzo Paglia, considerato dal Corrierone una reliquia da rispettare e venerare in nome di Sant'Egidio e del montismo cattolico di Andrea Riccardi, è finito nell'inferno delle cronache giudiziarie (accusa a Terni di bancarotta).

Già, c'era una volta a palazzo Chigi il Monti(no) bianco che sfornava leccornie (indigeribili) che il "Corriere della Sera" sponsorizzava tra i suoi poveri lettori... Ma avuto sentore che la rinomata fabbrica governativa aveva esaurito le scorte (e le speranze di produrne ancora) anche Flebuccio de Bortoli è stato costretto a rinnegare il "marchio Monti", che fin lì voleva dire fiducia.

Che poi sia l'autodifesa del prof. Monti sul Corriere sia quella in tv del suo sprezzante assistente, Andrea Romano, siano state più penose dell'inflizione riservata a Monti dai suoi criticoni, non abbiamo davvero l'autorità e soprattutto l'ironia saggistica del mai tanto rimpianto Edmondo Berselli per metterci ancora becco.

Soltanto al grande Edmondo, all'autore dell'operetta immorale "Venerati Maestri" (Mondadori, 2006), tra le tante "figurine" (o "figuracce") dell'intellighenzia italiana non era sfuggita quella esuberante del giovane editor dell'Einaudi, Andrea Romano: "Adesso, quelli come Andrea Romano e gli altri modernisti e blairiani, che sono stati ipnotizzati dalla modernizzazione e costituiscono la prova, che dico l'incidente probatorio che la modernizzazione fa male, tanto che hanno pure cambiato le copertine, ritoccando il bianco...".

Capovolgendo allora un geniale paradigma di Alberto Arbasino, su Andrea Romano si potrebbe solo aggiungere che è passato in fretta: "da giovane stronzo a mancata promessa".

 

 

 

Andrea Romano Massimo Dalema MARIO MONTI E LUCA DI MONTEZEMOLO jpegGianluigi Paragone FLEBUCCIO DE BORTOLIAndrea Riccardi VINCENZO PAGLIAEDMONDO BERSELLI

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...