VAFFANPUTIN – DOPO IL FERMO DI IERI, LUXURIA CI HA PRESO GUSTO: ARRESTATA DI NUOVO! - ERA ENTRATA AL PARCO OLIMPICO CON UN VESTITO RAINBOW URLANDO: ‘ESSERE GAY È OK!’


1. LUXURIA, ALTRI GUAI CON LA POLIZIA
Da ‘gazzetta.it'

Ancora guai per Vladimir Luxuria. Dopo essere stata rilasciata dalla polizia appena 24 ore fa, l'ex parlamentare è entrata alla Shayba Arena per assistere, con tanto di biglietto in mano, a un match di hockey ghiaccio, vestita in versione arcobaleno. Attirando l'attenzione per la moltitudine di fotografi al seguito. Ebbene, 4 agenti in borghese l'hanno portata fuori e in questo momento la stanno trattenendo fuori dall'impianto. Vladimir è stata presa dagli agenti di peso e messa in un auto dell'organizzazione, insieme a Pio e Amedeo delle Iene ,che dovevano fare un servizio con lei.


2. 'GAY OK', LUXURIA SFIDA LEGGE PUTIN AL PARCO OLIMPICO
Da ‘ansa'

(ANSA) - La transgender Vladimir Luxuria ha sfidato la legge contro la propaganda gay entrando al parco olimpico dei giochi di Sochi vestita in versione arcobaleno e gridando davanti alle telecamere: "Essere gay è ok". "Sono qui per dire a Putin che la modernità non è soltanto la tecnologia di questo bellissimo parco olimpico ma anche l'apertura mentale in tema di diritti per la difesa delle minoranze sessuali". Luxuria si è presentata con una corona di fiori arcobaleno, una giacca nera e una gonna arcobaleno in stile rainbow. Al suo arrivo è stata accolta da un folto gruppo di giornalisti italiani e stranieri.

3. "UN INVIATO TRANSGENDER E COMUNISTA PER NOI IENE LA PROVOCAZIONE PERFETTA"
Leandro Palestini per "la Repubblica"

Il reportage da Sochi sull'omofobia in Russia, affidato dalle Iene a Vladimir Luxuria, ieri da provocazione televisiva ha rischiato di trasformarsi in una sorta di vicenda poliziesca. A Mediaset erano preoccupati, oltre che per l'ex parlamentare transgender, anche per Pio D'Antini e Amedeo Grieco, gli altri due inviati del programma rimasti a Sochi, che avrebbero potuto rischiare ancora un duro interrogatorio da parte della polizia. Invece anche loro hanno tranquilizzato tutti: «E' passata a salutarci in hotel, abbastanza provata ma sta bene» hanno detto ai giornalisti in piena notte.

«L'arresto di Vladimir Luxuria è stato un fulmine a ciel sereno. Siamo in un forte stato di agitazione per lei e ora dobbiamo tutelare i suoi due accompagnatori », spiegava ancora in serata Davide Parenti, autore delle Iene prima del rilascio, amareggiato per il comportamento della polizia russa. «No, certo che non lo avevamo messo in conto. Non pensavamo mai all'arresto. Luxuria era da due giorni a Sochi, stava facendo un reportage sull'omosessualità nella Russia di Putin, tutto stava filando liscio. Ma non era previsto che uscisse, da sola, dal suo albergo, sventolando una bandiera con la scritta in cirillico
È Okay essere Gay.

Forse è stata un'imprudenza anche l'aver messo su Twitter la frase "Sono a Sochi. Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin!". Poi ha postato una sua foto all'ingresso del parco olimpico con un ventaglio arcobaleno. Queste imprudenze credo che le siano state fatali, purtroppo », commenta Parenti, preoccupato che la polizia di Putin ora possa fermare anche gli altri componenti della troupe, Pio e Amedeo.

Non sarà che la provocazione, nello stile delle Iene, questa volta è sfuggita di mano? «Non direi. Il tono del servizio (che spero potrete vedrete mercoledì sera a
Le Iene) per noi era abbastanza tranquillo. Si partiva dal fatto che Luxuria è comunista come Putin, che lei si chiama Vladimir come il capo di Stato sovietico. Certo, nel reportage sottolineavamo una certa differenza di vedute tra Putin e Luxuria sui diritti umani, sull'omosessualità.

Eravamo sempre in contatto con lei, in mattinata ci eravamo sentiti al telefono e tutto procedeva nel migliore dei modi, direi secondo la sceneggiatura che ci eravamo prefissati. Nei primi due giorni di riprese insomma tutto è andato bene, la nostra inviata Vladimir ha fatto delle belle interviste tra gli atleti delle Olimpiadi, affrontando ovviamente i temi dell'omofobia in Russia come avevamo previsto.

La polizia di Sochi non ci aveva mai creato problemi. L'arresto ci ha preso davvero alla sprovvista», insiste Davide Parenti. Ma questa volta, la sfida allo "zar" Putin è stata troppo audace. La troupe aveva magari messo in conto che la polizia strappasse un loro striscione, ma non che ci fosse il fermo dell'inviata-provocatrice.

 

LUXURIA LUXURIA Russia LGBT Protest SPIAGGIA NUDISTA DI SOCHI PUTIN A SOCHI davide parenti

Ultimi Dagoreport

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…

donald trump xi jinping coronavirus mondo globalizzazione

DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI DELL'ORDINE GEOPOLITICO MONDIALE. UNO TSUNAMI MAI VISTO. DA ORIENTE A OCCIDENTE, SI STANNO CAGANDO SOTTO. TUTTI, ECCETTO UNO: LA CINA - AL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, L'UNICO ANTIDOTO È L’IMPERO DEL DRAGONE, LA SOLA POTENZA CHE OGGI PUO' RIBATTERE AD ARMI PARI AL BORDELLO NEO-IMPERIALISTA DELLA TECNODESTRA USA - DAVANTI AL BULLISMO DI TRUMP, XI JINPING È RIMASTO TRANQUILLO COME UN PISELLO NEL SUO BACCELLO. ALL’ANNUNCIO DEI DAZI USA AI PRODOTTI CINESI, LA RITORSIONE DI PECHINO È STATA IMMEDIATA - POCHI MEDIA HANNO SOTTOLINEATO QUAL È STATA LA DURA RISPOSTA DI XI JINPING SUL NAZI-PROGETTO TRUMPIANO DI DEPORTARE DUE MILIONI DI PALESTINESI: “GAZA È DEI PALESTINESI, NON UNA MERCE DI SCAMBIO POLITICA, NÉ TANTO MENO OGGETTO DI QUALCOSA CHE SI PUÒ DECIDERE IN BASE ALLA LEGGE DELLA GIUNGLA" - RISULTATO: LE SPARATE DEL TRUMPONE STANNO RENDENDO INAFFIDABILE WASHINGTON AGLI OCCHI DEL MONDO, COL RISULTATO DI FAR SEMBRARE IL REGIME COMUNISTA DI XI JINPING, UN INTERLOCUTORE SERIO, PACIFICO E AFFIDABILE PER FARE AFFARI, A PARTIRE DALL'EUROPA. LA SVOLTA PRO-CINA DI URSULA CON SBERLA AL PRIMO BULLO AMERICANO...